135mila Euro.
È questo è il prezzo per una vita?
A quanto pare si, dato che questa è la cifra che Vendola ha pagato una donna della California per utilizzarla come incubatrice umana e far nascere suo figlio.
Una donna usata come un oggetto, un utero che è merce per soddisfare l’egoismo di qualcuno che se lo può permettere.
È questo il motivo per cui ci siamo da subito opposti al Ddl Cirinnà e a qualsiasi tipologia di norma e di legge che vuole provare a giustificare in Italia pratiche abominevoli come questa, permesse all’estero.
Vorrei vedere il mondo femminista, che fieramente e giustamente protesta contro l’uso di una donna in vendita come strumento per soddisfare un capriccio.
Vorrei vedere saggi e scrittori avere il coraggio di schierarsi contro la sorte di questi bambini, costretti a loro insaputa a non poter sapere per tutta la vita da chi sono nati.
Vorrei vedere il mondo della cultura a difesa di chi mette in discussione concetti basilari come la maternità, o chi vuole introdurre il “Gender” nelle scuole.
Dietro allo slogan “diritti per tutti” si nasconde la volontà di utilizzare a piacimento la Vita, sovvertire la naturalità della società, e rendere tutto possibile… Basta desiderarlo.
Accanto ai diritti esistono i doveri.
Accanto alla libertà esistono principi non negoziabili.
Paolo Spath