(foto di Riccardo Scardovelli)
Il destro perfetto di Luca Mora, il risultato perfetto per la Spal nel derby. Un sabato, a tutti gli effetti, perfetto: i biancazzurri superano, grazie alla prodezza dell’esterno mancino, il Rimini e tornano al successo dopo il pareggio di Lucca. Tre punti salutari per il morale della formazione di mister Semplici, protagonista di una partita in crescendo ed in cui l’unica pecca resta quella di non aver saputo concretizzare la mole di occasioni da gol nitidissime creata nell’arco dei 90′. Tre punti pesantissimi per la classifica: perchè, a sorpresa, il Pisa cade in casa con il Teramo e i biancazzurri allungano a +6 in classifica sulla squadra guidata da Rino Gattuso e sono sempre più primi.
LA GARA. Dopo le prime due partite dell’anno in terra toscana, la Spal torna a respirare aria di casa. I biancazzurri disputano la prima partita al “Mazza” nel 2016 ed è subito un match molto sentito: il derby con il Rimini. Si gioca, per la terza settimana consecutiva, di sabato e spicca l’assenza, sugli spalti, dei tifosi romagnoli – a causa del divieto di trasferta imposto dall’Osservatorio – che avrebbe dato sicuramente ulteriore ‘pepe’ alla sfida.
La Spal vuole immediatamente scrollarsi di dosso il non convincente secondo tempo dell’ultima gara giocata a Lucca: in classifica il Pisa ha accorciato le distanze ed ora segue gli estensi a – 3; il Rimini è invece invischiato nella lotta per la salvezza e seppure ancora a digiuno di vittorie, il cambio in panchina (l’ex trainer spallino Brevi rilevato da Acori) ha restituito energia ai biancorossi. Mister Semplici, senza gli indisponibili Cottafava e Gentile, ritrova Castagnetti in cabina di regia e Branduani tra i pali, conferma la difesa vista al “Porta Elisa” una settimana addietro ed in attacco rilancia Cellini con Finotto.
L’inizio di partita è vibrante: passano appena 3′ e la Spal si ‘divora’ il vantaggio proprio con Finotto che, innescato sul versante mancino da Mora, riesce a bruciare sullo scatto la difesa del Rimini ma, al momento di battere Anacoura, ‘allarga’ troppo la conclusione con il piatto destro mettendo sul fondo da buonissima posizione (azione praticamente in fotocopia di quella vista nel finale di partita a Lucca).
Pur correndo un rischio clamoroso è però il Rimini ad esprimersi in maniera più fluida nella prima metà di gara: gli ospiti sfruttano il continuo movimento degli esterni Bifulco e Lisi che in più di una occasione riescono a tenere in allerta la difesa estense come al 13°, come quando un traversone dalla destra dello stesso Bifulco costringe Gasparetto ad un salvataggio in extremis che per poco non inganna Branduani. Per la Spal è una gara non semplice da sbloccare, vuoi per la buona fase difensiva dei romagnoli, vuoi per i troppi errori in fase di costruzione della manovra.
Quando però i biancazzurri riescono ad ingranare, il divario qualitativo tra le due squadre appare netto ed arrivano tre palle da gol nitide in appena cinque minuti: Finotto al 31°, così come ad inizio gara, scatta sulla sinistra e si ritrova davanti ad Anacoura ma ancora una volta è impreciso al momento della battuta facendosi ipnotizzare dal portiere ospite; poi Mora al 33°, che su cross dalla sinistra di Lazzari, non trova la deviazione vincente nell’area piccola per una questione di centimetri; infine Castagnetti, al 35°, con la conclusione dai 30 metri che, ad Anacoura battuto, si va a stampare incredibilmente sull’incrocio dei pali per poi finire la sua corsa sul fondo.
Il Rimini barcolla paurosamente sotto gli assalti estensi, ma il primo tempo non riserva altre emozioni e si conclude sullo 0 a 0.
Nessun cambio tra gli schieramenti dopo l’intervallo: la Curva Ovest accoglie il rientro della Spal in campo incitando a gran voce Giani e compagni che, forse anche motivati a dovere da mister Semplici durante l’intervallo, ripartono a marce elevate.
Passano infatti 5′ della ripresa e arriva il vantaggio. Lo segna Mora, raccogliendo un pallone crossato dalla sinistra da Lazzari e ribattuto dalla difesa romagnola: il laterale mancino si coordina, in corsa, e lascia partire dal limite dell’area un ‘bolide’ di contro balzo che piega le mani ad Anacoura e si infila sotto la traversa facendo letteralmente esplodere il “Mazza”. Importantissimo gol per la Spal, che riesce a mettere sui binari giusti, anche psicologicamente, la gara. Biancazzurri sulle ali dell’entusiasmo e ospiti alla ricerca di correttivi dalla panchina: dentro Carcuro e Marin Vladut al posto di Torelli e Albertini.
Anche Semplici ricorre alla panchina intorno al quarto d’ora della ripresa: è il momento di Zigoni, gli lascia il posto Cellini, autore di un grande lavoro ‘sporco’ e di sacrificio per la squadra.
Al 21° occasione per il raddoppio spallino: cross dalla sinistra di Mora, i centrali romagnoli si perdono Finotto che, tutto solo all’interno dell’area piccola, manda però alto di testa. Momento no per l’ex Monza che, seguendo la tendenza delle prime due partite del nuovo anno, risulta bravissimo nel ‘costruirsi’ le occasioni ma altrettanto impreciso al momento di concretizzare.
La gara perde d’intensità nella seconda parte della ripresa: il Rimini fatica terribilmente ad ad arrivare in area spallina, merito soprattutto della crescita da parte di Giani e compagni, più bravi nel fare girare il pallone ed occupare il campo rispetto ad inizio gara.
Applausi per Schiavon alla mezzora: l’ex Avellino, ancora non al meglio della condizione dopo il lungo periodo di inattività ma sicuramente in crescita, lascia il campo a Spighi. Gli ultimi cambi nelle due squadre sono quelli di Della Rocca per Bifulco e Beghetto, che prende il posto di Di Quinzio, con Mora che si sposta a centrocampo.
Il vantaggio di una sola rete che già in passato aveva costretto i biancazzurri a finali di gara ed alcune rimonte avversarie beffarde proprio nel recupero, costringe il “Paolo Mazza” a vivere in apnea i 4′ di extra time concessi dal direttore di gara e Semplici a muoversi, ‘tarantolato’, dinnanzi alla panchina.
In campo, però, Giani e compagni sono bravi ad annullare qualsivoglia tipo di intenzione da parte dei rimagnoli e concedere praticamente nulla (unico batticuore una conclusione devìata da Lazzari che fortunatamente non sorprende Branduani): l’esultanza al fischio finale e la festa, del gruppo, sotto la Curva Ovest sono la dimostrazione di quanto importanti siano i tre punti conquistati.
Per il morale, certo, ma soprattutto per la classifica, che vede la Spal gioire doppiamente. La prima a fare le spese della ‘pressione’ nel non dover sbagliare è infatti il Pisa, che viene sconfitta in casa dal Teramo 2 a 1 e scivola a – 6 dai biancazzurri. Primi, davanti a tutti, a volare sempre più in alto.
SPOGLIATOI. Sorrisi, come detto, anche sul volto del Presidente Walter Mattioli nel dopo gara di Spal-Rimini: «Questa è una vittoria pesante, davvero pesante – commenta -, perchè dopo la partita contro la Lucchese e un po’ di amarezza anche tra i ragazzi per il risultato finale non era facile oggi scendere in campo e fare risultato. Lo dico sempre, nel calcio quella che alla fine fa la differenza è… la testa. E sono stati tutti bravi a scendere in campo con l’atteggiamento giusto e a conquistare una vittoria che, guardando anche solo il numero di occasioni avute, credo sia stata più che meritata. Poi certo, ogni tanto dalla tribuna mi arrabbio con i miei ragazzi quando sbagliano qualche gol come oggi, ma lo faccio perchè voglio loro tanto bene. Non è un caso che a fine partita, quando mi incontrano, mi abbracciano così affettuasamente. Nel girone di ritorno inizia un campionato diverso, ci saranno sempre delle partite difficili da sbloccare come quella di oggi, sappiamo cosa ci aspetta e quali difficoltà andremo ad incontrare. Il Rimini oggi ha giocato una partita tosta, con grande ‘cattiveria’ agonistica, noi siamo stati bravi a rispondere con le nostre qualità che alla fine ci hanno portato a conquistare i tre punti. E sono convinto che se fosse arrivato quel gol di Finotto ad inizio partita, il risultato sarebbe stato più largo dell’1 a 0».
Mattioli elogia poi la prestazione della difesa: «Sono contento perchè la nostra retroguardia non ha praticamente mai sofferto, concedendo pochissimo agli avversari anche nel finale di gara. Si sono espressi tutti bene, in generale quindi gli elogi vanno fatti a tutta la squadra. Schiavon? Sta ritrovando il ritmo giusto partita dopo partita, era normale dopo diversi mesi in cui si è potuto solo allenare e giocare partite amichevoli, il campionato comporta inevitabilmente un dispendio di energie differenti».
Infine il mercato: il nome è quello di Grassi. «L’accordo con il giocatore c’è, lui vuole venire alla Spal. Sappiamo che oggi potrebbe andare in panchina o addirittura giocare, ma domani dovrebbe poi incontrare i dirigenti dell’Ascoli e quindi potrebbe essere il giorno buono per concretizzare una trattativa che credo, in ogni caso, di poter definire come molto ben avviata. Però nel calcio mai dire mai, quindi aspettiamo che sia tutto nero su bianco. Bisogna ringraziare la famiglia Colombarini, che ha dato la disponibilità per questo ulteriore sacrificio importante accogliendo la richiesta del nostro allenatore: Semplici voleva un giocatore con queste caratteristiche. Grassi può giocare da attaccante, seconda punta e trequartista ed all’occorenza anche più indietro, questo ci consentirà di avere tante opzioni in più. Cessioni? Non abbiamo intenzione di cedere alcun componente di questo gruppo, se poi dovesse venire qualcuno a chiedere di andare via quello è un discorso diverso. Gentile? L’Ascoli non ce lo ha chiesto. Anzi – confessa Mattioli -, ci hanno chiesto Finotto, ma abbiamo sorriso davanti a questa richiesta.Il Pisa? Adesso vado a riscaldarmi, perchè ho preso freddo e sofferto troppo negli ultimi minuti di partita, non credo guarderò la partita dei toscani. Sono felice di aver ritrovato il nostro pubblico oggi dopo tante partite in trasferta e mi sono emozionato a sentire i cori dei ragazzi della Curva al 94°: ci hanno spinto ed hanno combattuto sofferto con noi fino all’ultimo secondo di partita, non credo possa esserci una cosa più bella per una squadra, per un Presidente e per un tifoso stesso».
Tocca poi a mister Semplici, che si presenta in sala stampa in gilèt nonostante il freddo. Il tecnico evidentemente è ancora ‘caldo’ dal finale di partita: «Si, mi sono arrabbiato – racconta -, perchè in qualche occasione servirebbe essere più scaltri, più furbi, senza correre rischi inutili e prendere punizioni laterali contro nella nostra metà campo. Sono errori che non dobbiamo commettere perchè rischiano di vanificare una gara giocata benissimo da parte della squadra, in cui abbiamo messo in campo voglia, determinazione e grinta creando più volte i presupposti per andare in vantaggio e siamo stati bravi a concretizzare la supremazia ad inizio secondo tempo. Non era una partita facile, e credo che il successo sia doppiamente di valore proprio per questo motivo: si pensa sempre che la Spal affronti una squadra più in basso in classifica e che il risultato sia scontato a nostro favore, ma non esistono gare facili o dall’esito certo. Nel finale ho invitato la tribuna ad incitare i ragazzi perchè credo ci siano dei momenti durante le partite in cui questa squadra abbia bisogno di sentire la carica di tutto il nostro pubblico. Se al grande incitamento che arriva dalla Curva ogni domenica riusciamo ad unire anche il supporto di tutto il resto dello stadio credo che questo da qui alla fine del campionato possa essere non solo importante, ma anche determinante per raggiungere l’obiettivo che tutti vogliamo. Finotto? Non gli voglio fare troppi complimenti oggi perchè dovrei anche tirargli le orecchie – sorride Semplici -. Lo considero un grande giocatore, se solo riuscisse a concretizzare il 50% di quanto è capace di creare, staremmo parlando di almeno una quindicina di gol segnati. E’ giovane, deve crescere, stiamo lavorando con lui per migliorare tutti gli aspetti e sicuramente questi errori lo aiuteranno a fare esperienza, bisogna avere fiducia anche perchè questi ragazzi escono dal campo dando comunque tutto, sempre».
Il tabellino della gara:
Reti: 5′ st Mora (S)
SPAL (5-3-2): Branduani sv; Lazzari 7, Gasparetto 6,5, Giani 7, Ceccaroni 6,5, Mora 7,5; Schiavon 6 (dal 30’st Spighi 6), Castagnetti 7, Di Quinzio 6 (dal 40’st Beghetto NG); Finotto 5, Cellini 6 (dal 17’st Zigoni 6). A disp.: Contini, Bellemo, Capezzani, Ferri, Posocco, Silvestri. All. Semplici 6,5.
Rimini (4-3-3): Anacoura; Albertini (dal 17’st M. Vladut), Signorini, Martinelli, Pedrelli; Torelli (dal 11′ st Carcuro) Esposito, Bariti; Bifulco (dal 30’st Della Rocca), Polidori, Lisi. A disp.: Ferrari, Todisco, Puccio, Kumih, Sapucci. All. Acori.
Arbitro: Valiante da Nocera Inferiore 6.
Ammoniti: Albertini, Esposito, Torelli, Lisi (R).
La classifica: (* una gara da giocare)
1 SPAL 41
2 Pisa 35 (- 1)
3 Maceratese 31 *
4 Carrarese 30
5 Pontedera 29
6 Ancona 27 *
7 R. Siena 26 *
8 Tuttocuoio 24
9 L’Aquila 23 * (- 1)
10 Arezzo 23 *
11 Teramo 22 (- 6)
12 Santarcangelo 22
13 Lucchese 21 *
14 Prato 20 *
15 Pistoiese 18 *
16 Rimini 17
17 Lupa Roma 11*
18 Savona 5 (- 12)