La diplomazia “estense” al lavoro per permettere ai tifosi estensi di seguire la squadra nella trasferta in programma a Macerata sabato

La Spal vuole i suoi tifosi alla partita di Macerata in programma sabato pomeriggio. E ci sta provando, in qualsiasi modo. E’ quanto emerge dalle parole del Presidente Walter Mattioli ventiquattro ore dopo la notizia del doppio divieto di trasferta imposto ai residenti in Emilia Romagna e, di fatto, ai supporters ferraresi per le trasferte di Mantova (domani per la gara di Coppa Lega Pro) e Macerata (sabato in campionato).

E anche se la rabbia non è ancora smaltita, quello che si presenta alla conferenza stampa del martedì al “Paolo Mazza” è un Mattioli determinato e leggermente più fiducioso riguardo ad un possibile ripensamento da parte del ‘rigidissimo’ Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive per la gara nelle Marche. «Siamo tutti al lavoro da ieri (lunedì; ndr) appena saputo della notizia. Si sono attivati il nostro Sindaco e l’Assessore Merli, dimostrando una attenzione ed un affetto nei confronti dei tifosi spallini che personalmente ho davvero apprezzato molto: sono a conoscenza di un contatto tra Tagliani e i vertici dell’Osservatorio in mattinata. Il primo approccio non registra dei ripensamenti, ma vedremo cosa potrà scaturire perchè il nostro Sindaco si è preso a cuore la vicenda. Ci sono poi i vertici dello Spal Club che si sono mossi con la loro federazione per vedere di fare qualcosa. E, per quanto mi riguarda, ho messo in moto la mia Lega (Pro; ndr) e il commissario Miele per cercare, almeno, di avere una motivazione valida su quanto deciso. Mi dicono che non sarà facile fare cambiare idea all’Osservatorio, ma chissà che per una volta non prevalga il buon senso comune. Siamo tutti in attesa, ne sapremo di più nelle prossime ore».

Difficile, da parte del ‘Pres’, tenere da parte l’amarezza. «Ci è stato detto che il tutto sarebbe nato da un diverbio e nulla più tra una manciata di nostri tifosi e supporters del Rimini durante il ritorno della trasferta da Prato (lo scorso 10 ottobre; ndr); e sempre da quanto riportato i pochissimi responsabili sarebbero, e sottolineo sarebbero, stati identificati. Non riesco a concepire come un epidosio di pochi singoli possa così portare a penalizzare centinaia di tifosi. Oltretutto quando tutti hanno la tessera del tifoso. E, aggiungo, la tifoseria della Spal da quando sono qui non si è mai ‘macchiata’ di comportamenti sbagliati negli stadi, al “Mazza” così come un trasferta, dimostrando grande civiltà e passione per la propria squadra. Ma voglio arrivare a fondo a questa vicenda, per questo mi sono messo in moto facendo anche le mie.. ‘indagini’».

C’è chi chiede lumi a Mattioli riguardo a Schiavon, altra vicenda spinosa: «Ho parlato con il ragazzo proprio stamattina. Anche in questo caso la situazione è molto strana: lui ha fatto una richiesta, legittima, facendo valere un suo diritto del lavoro. Nello stesso caso, l’anno passato, i tempi sono stati molto più brevi, mentre qui l’attesa si è prolungata e nessuno è a conoscenza di quando si potrà avere una risposta. Ad Eros, essendo lui autore dell’istanza di trasferimento in deroga presentata alla FIGC, ho consigliato di prendere contatto con la Segreteria di Federazione per avere almeno un segnale o una indicazione. Come Spal, in questo caso, non possiamo muoverci e possiamo limitarci ad attendere con fiducia, al pari del giocatore e di altri tre o quattro atleti che hanno avanzato la stessa richiesta e stanno aspettando. Ostruzionismo dalle nostre avversarie del girone? Non sono malizioso, non voglio nemmeno pensarci perchè sarebbe una cosa poco simpatica. E unita al discorso dei due divieti di trasferta in una settimana mi porterebbe a pensare male. Ma, ribadisco, non voglio pensarci: questa è una società seria, che si è sempre attenuta alle regole con il massimo rispetto e senza mai alzare la voce. Non è nel nostro stile. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni».

Per la squadra, intanto, c’è l’impegno di Coppa Lega Pro a Mantova. La prima di due trasferte in una settimana senza i tifosi biancazzurri al seguito. Inevitabile che anche mister Semplici parta dall’argomento delle ultime ore: «Spiace, davvero tanto – commenta il trainer -. Abbiamo appreso questa notizia e ci siamo rimasti male perchè la nostra tifoseria non è importante ma semplicemente fondamentale in ogni gara, che si giochi in casa o in trasferta. Non sappiamo da dove derivi questa decisione e sicuramente queste sono scelte che fanno organi designati lontani dalla realtà del campo. Personalmente posso solo dire che in un momento simile per il nostro calcio non è un bene tenere lontano il pubblico dagli stadi piuttosto di avvicinarlo. Cercheremo di iniziare una settimana importante come questa facendo una bella gara a Mantova per poterla dedicare a tutti quelli che ci avrebbero seguito già nella trasferta di domani».

Una gara a cui Semplici tiene in particolar modo: «Passando il turno abbiamo la possibilità di affrontare il derby con la Reggiana? Io penso prima di tutto a questa partita perchè è altrettanto sentita e ci teniamo a fare un bel risultato. In campo andrà chi non ha giocato contro la Lupa Roma e quindi anche giocatori solitamente titolari che hanno riposato: sarà una formazione in grado di fare bene. Il Mantova? Squadra costruita per primeggiare e che ha affrontato alcune difficoltà in questo inizio di stagione. Oltretutto nelle ultime ore c’è stato il cambio del tecnico (Maspero esonerato, al suo posto l’ex allenatore del Brescia Javorcic; ndr), quindi non so che tipo di avversari ci troveremo davanti, ma sono sicuro che avranno voglia di fare bella figura davanti al nuovo mister ed al pubblico amico. Sarà una gara in cui dovremo dare il massimo come sempre. La Maceratese? Una squadra importante e molto forte, carica di entusiasmo e qualità. Ma ci penseremo da domani sera».

Fischio d’inizio di Mantova-Spal, valevole per il primo turno di Coppa Lega Pro a eliminazione diretta, domani ore 18,30 al “Martelli” di Mantova.