Sport
25 Settembre 2015
Il centrocampista rescinde ufficialmente con l'Avellino: apertura per il clamoroso ritorno in biancazzurro?

Schiavon-Spal, ora si può

di Federico Pansini | 5 min

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Il comunicato dell'Avellino: Eros Schiavon ha rescisso

Il comunicato dell’Avellino: Eros Schiavon ha rescisso

Quella tra Eros Schiavon e la Spal potrebbe tranquillamente essere la storia di un romanzo d’amore, a cui manca ancora e solamente il lieto fine ma a cui si è aggiunto, nelle ultime ore, un capitolo forse decisivo.

E’ infatti del tardo pomeriggio di venerdì il comunicato ufficiale da parte dell’Avellino che annuncia la rescissione consensuale tra la società partenopea e il forte centrocampista veneto.

Dice: ora Schiavon è libero di tornare alla Spal. Ne parlano tutti, i ‘ben informati’ del caso lo danno come un affare fatto. Ma, come in tutti i romanzi ci deve essere un po’ di ‘brivido’ prima del finale: ancora non si sa se per il possibile, probabile, ritorno in biancazzurro servirà attendere Gennaio o, come tutti si augurano, solamente un paio di settimane.

ESTATE. Prima di arrivare alle ultime, frenetiche ore, bisogna però ripercorrere quanto è accaduto negli ultimi tre mesi. Un corteggiamento, da quel che sappiamo corrisposto tra Spal e Schiavon, nato, sviluppatosi e proseguito con una estate passata ad inseguirsi e contatti continui tra le parti (qui l’articolo dello scorso 17 giugno).

Poi l’arrivo di Tesser come nuovo allenatore ad Avellino, la volontà di valutare tutti gli elementi della rosa. La chiusura che pareva piuttosto netta da parte di Walter Mattioli lo scorso fine agosto: «Schiavon non verrà alla Spal – spiegava il Presidente biancazzurro – il suo procuratore (lo storico ex spallino Giorgio Zamuner; ndr) ci ha detto che il ragazzo non ha intenzione di muoversi dalla serie B, dove oltretutto ha diverse offerte».

Non siamo dell’idea che quel giorno il ‘Pres’ mentisse, perchè i segnali in arrivo da Avellino anche nei giorni di chiusura del mercato raccontavano della società irpina pronta ad ascoltare ed accogliere offerte per il centrocampista veneto: esborsi economici molto importanti per la serie cadetta, figurarsi per la Lega Pro.

Ma da allora la situazione si è ulteriormente ribaltata: Schiavon è rimasto in Campania, non ricevendo offerte da Ascoli ed Entella, squadre con la deroga di quindici giorni per il mercato dopo il – tardivo – ripescaggio in serie B. E se nel corso dell’estate Tesser pareva poter puntare sul centrocampista, con il passare dei giorni il neo tecnico degli irpini lo ha di fatto relegato a seconda scelta.

Sul versante opposto la Spal, protagonista di uno strepitoso inizio di stagione con l’unico neo del grave infortunio al ginocchio di Federico Gentile, rimediato nel corso della prima partita contro la Lucchese e che costringerà l’ex Savona ad uno stop almeno sino ai primi mesi del nuovo anno.

COINCIDENZE. Coincidenze, anche se sfortunate per quanto riguarda il centrocampista spallino e quello che potrebbe diventare il suo sostituto. Senza Gentile, la società biancazzurra deve gettarsi nuovamente sul mercato dei ‘senza contratto’: «Cerchiamo un certo tipo di giocatore. E si tratta di un giocatore capace di farci fare il salto di qualità, quindi non inseriremo in rosa qualcuno tanto per coprire un buco». Parole e musica di ‘patron’ Simone Colombarini: i nomi delle ultime due settimane sono tanti, alcuni anche fantasiosi (Lodi e Mudingayi) se solo si ipotizza l’ingaggio. Negli ultimi giorni arrivano ‘spifferi’: la Spal vuole solo Eros Schiavon che, ormai ai margini della squadra, potrebbe rescindere con l’Avellino.

RESCISSIONE E FUTURO. Dalle parole ai fatti ed eccoci alla giornata odierna. «U.S. Avellino comunica di aver rescisso, consensualmente alla volontà del calciatore, il contratto che legava Eros Schiavon a questa società, con scadenza 30 giugno 2017». Questa la nota della società partenopea che certifica la fine del rapporto lavorativo con Schiavon.

Il passaggio alla Spal viene dato per fatto dai ben informati, così come anche l’accordo sull’ingaggio pluriennale, ma l’operazione necessita di tempo e pazienza: anche in caso di risoluzione contrattuale, il centrocampista beniamino della Ovest non può, a termini di regolamento, unirsi alla rosa di mister Semplici, essendo questa avvenuta fuori dal mercato estivo chiusosi lo scorso 1 settembre. Servirebbe quindi attendere il primo giorno della finestra di trasferimenti invernali (1 gennaio 2016; ndr).

A favore della Spal c’è però un cavillo al regolamento Fifa che potrebbe aprire le porte per il clamoroso ritorno immediato di Schiavon in biancazzurro: l’opzione del ‘trasferimento in deroga’, modalità che lo scorso anno portò l’attaccante Mazzeo dal Perugia al Benevento nel periodo di chiusura del mercato. Servono diversi ‘passaggi’ burocratici e federali: il ‘si’ definitivo può infatti arrivare unicamente dal Consiglio Federale (in programma intorno a metà ottobre) in quanto la richiesta andrebbe avanzata direttamente con una istanza al Presidente della Federazione Tavecchio.

Ma i tifosi biancazzurri ci sperano e gli attestati di affetto e stima nei confronti di Schiavon sono tantissimi, soprattutto sui social. In casa Spal bocche ‘cucitissime’: non trapelano commenti, non ci sono prese di posizione ufficiali da parte dei vertici societari. Nessuno si sbilancia, conferma o smentisce. Comprensibile, vista la delicatezza dell’operazione, che in caso di successo rappresenterebbe un vero e proprio capolavoro di diplomazia e burocrazia su cui lo staff estense è impegnato al pari degli agenti del giocatore.

Schiavon è sempre stato il ‘sogno proibito’ di Walter Mattioli, che vorrebbe regalare ai tifosi estensi un colpo capace di infiammare una piazza già entusiasta dopo il bell’inizio di stagione.

Per mister Semplici si tratterebbe dell’innesto ‘fuori serie’, le cui potenzialità tecnico tattiche sono di e da categoria superiore. Elemento, Schiavon, capace di completare un centrocampo che diventerebbe di primo livello con Castagnetti e Di Quinzio, in attesa della miglior forma di De Vitis e del ritorno di Gentile.  Senza dimenticare l’impatto psicologico sul gruppo da parte di una persona umanamente apprezzata in campo e fuori.

E infine Schiavon: il giocatore  è legatissimo a Ferrara (la moglie Caterina è estense e tifosa spallina DOC) e mai ha nascosto la volontà di tornare a giocare al ‘Paolo Mazza’ in biancazzurro, dove nei quattro anni della sua prima esperienza è stato capace di diventare idolo indiscusso della Curva Ovest.

Insomma non resta che attendere ancora qualche giorno per sapere come e quando il sogno Schiavon potrebbe, incredibilmente, diventare realtà per la Spal e i suoi tifosi.

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