Marina di Altidona. La Hyundai ritorna al passato riproponendo il nome Tucson per il suo Suv di taglia media. La neonata auto coreana è disponibile con un motore Benzina (1600 da 132 o 177 cv), oppure con due motori turbodiesel Crdi (1700 da 115 cv, 2000 da 136 o 185 cv), negli allestimenti Classic, Comfort, XPossible.
La Suv coreana, realizzata su una piattaforma del tutto nuova, ha un aspetto più importante rispetto alla IX35, il modello che sostituisce: più bassa di due centimetri, più lunga di sette e più larga di tre, la Hyundai Tucson è una vettura imponente (merito soprattutto della grande mascherina esagonale, a contrasto con i fari allungati e sottili) con alcuni tratti che ricordano le fuoristrada “rudi” (i predellini sottoporta, appena accennati), e altri quasi da sportiva: passaruota pronunciati, tetto arcuato che si raccorda col lunotto, lo spoiler alla sua sommità. Il montante anteriore, in posizione piuttosto arretrata, contribuisce a dare slancio alla vettura. Dietro, la linea è caratterizzata dai sottili fanali che “abbracciano” la fiancata e dal profilo convesso del lunotto, parecchio inclinato.
Salendo a bordo, la prima impressione che si ha salendo a bordo della Hyundai Tucson è la sensazione di ariosità, l’abitacolo è realmente molto spazioso. La Hyundai Tucson ospita senza problemi anche cinque persone di statura elevata. I sedili anteriori sono decisamente accoglienti (la lunga seduta sostiene a dovere le gambe). Inoltre, il divano con lo schienale reclinabile e le bocchette posteriori rendono comodi i viaggi anche ai passeggeri posteriori. Nel complesso, sembra di viaggiare a bordo di una berlina, se non fosse per la posizione “sopraelevata”. Lo stile dell’abitacolo è quasi in contrasto con le linee ricercate della carrozzeria: lineare, sobrio, i comandi facili da individuare. Al centro della consolle troviamo il pratico e ben leggibile navigatore satellitare, con schermo di 8, la radio, con lettore cd e 6 altoparlanti, e connessioni Usb e Aux. Oltre alle ampie dimensioni dei portaoggetti, si apprezza la capienza del vano di carico, a cui si accede da un grande portellone, ad apertura elettrica, con il pianale posizionabile su due altezze differenti.
Ed ora il momento del test drive: la Hyundai Tucson provata è stata la 1700 Crdi 2WD XPossibile da 29000 euro. La Hyundai sostituisce la IX35 con la Tucson, facendo un tuffo indietro con il nome ma un balzo nel futuro con il prodotto. Il nuovo Suv made in Corea, grazie al nuovo family feeling Hyundai, unisce linee muscolose e sportive a forme compatte. Su strada, pare di stare a bordo di una berlina di gran classe grazie al confort di bordo, alla comodità dell’abitacolo, sia davanti che dietro, all’insonorizzazione interna. Molto maneggevole, ha un ottimo sterzo e un cambio sempre preciso e pronto a essere sollecitato.
La versione guidata monta il 1700 Turbodiesel da 115 cv (l’altro è il 2000 Crdi da 136 o 185 cv), che ben risponde al motto “piccolo è bello”. Infatti, nonostante la bassa cilindrata, questo motore può contare su 115 cavalli scalpitanti che rendono una Tucson una mangiasfalto e anche una mangiasterrati (anche se non monta la trazione integrale), dimenticandosi di andare dal benzinaio, visti i bassi consumi.
Infine il listino prezzi: si va da 21450 euro della 1600 Classic 132 cv 2WD per arrivare a 31650 euro della 1600 177 cv XPossible 4WD con cambio automatico (benzina); si va da 23450 euro della 1700 Crdi 2WD Classic per arrivare a 34950 euro della 2000 Crdi 185 cv XPossibile 4WD con cambio automatico (diesel).
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