(foto di Alessandro Castaldi)
Il calcio è davvero strano. 21 novembre 2014, a Forlì la Spal cade malamente per 1 a 0. A quella in Romagna seguiranno altri due ko, contro Pisa e Tuttocuoio che porteranno alla sostituzione di Brevi ed all’arrivo di mister Semplici. E, pochi giorni più tardi, alla contestazione dei tifosi ferraresi dopo l’ennesimo scivolone casalingo rimediato contro la Carrarese.
Un girone più tardi, la Spal festeggia la quinta vittoria consecutiva in campionato: una serie di successi impreziosita dai numeri, con 12 gol segnati e l’imbattibilità della porta di Menegatti che dura da più di 540 minuti. E, più in generale, un crescendo di prestazioni singole ed individuali. Squadra solida, capace di sfruttare a pieno le occasioni create, di giocare finalmente senza paura ed osare maggiormente sul fronte offensivo, senza disdegnare di “addormentare” le partite quando necessario.
Una ‘metamorfosi’, dopo la prima deludente metà della stagione, difficile da ipotizzare per il sempre “pessimista” cosmo spallino, ma costante e firmata dalla guida di mister Semplici in panchina e dall’inserimento, decisivo, degli innesti portati dal mercato di gennaio uniti alla voglia di riscatto dei compagni su cui la società aveva puntato sin da inizio stagione. La chiave di lettura dell’entusiasmante cambio di marcia della squadra è probabilmente questa ed ha, come altra faccia della medaglia, il rimpianto – espresso dal Presidente Mattioli – delle occasioni perse nella prima fase del torneo.
Oggi infatti la Spal si trova al 6° posto in classifica (49 punti) e può clamorosamente permettersi, con 15 punti in palio, di guardare in..avanti: il terzo posto, utile per l’accesso ai play-off, dista sei lunghezze ed è occupato dalla Reggiana a quota 55. Tra i biancazzurri e i granata ci sono Aquila, a 54, e Pisa a 51. Proprio i toscani devono recuperare una partita contro, neanche a dirlo, i granata: in palio la possibilità quindi di allungare forse in maniera decisiva per la volata agli spareggi promozione. Ma è anche vero che nelle cinque gare restanti al termine della stagione, i ragazzi di mister Semplici dovranno affrontare in trasferta proprio il Pisa (lunedì 13 in posticipo serale) ed in occasione dell’ultima giornata la Reggiana al “Mapei stadium”.
Difficile, quasi impossibile, pensare ad una clamorosa rimonta. Ma se mai fosse servito ai tifosi spallini un motivo per seguire con interesse ed entusiasmo il finale di campionato… Non mancano gli scongiuri, solo a parlarne, ma allo stesso tempo c’è chi il ‘sogno’ lo tiene ancora vivo. E sono proprio i giocatori biancazzurri.
Anche contro il Forlì, la Spal ha confermato tutte le note liete emerse nell’ultimo mese di marzo: squadra brillante fisicamente, propositiva, arrembante sin dalle prime battute. Uno spirito apprezzato ed appoggiato dal pubblico, che torna ad assestarsi intorno alle 3500 presenze. La Curva Ovest, come di consueto, offre un sostegno incessante ed impotente dal primo all’ultimo minuto e sarà premiata dall’ennesimo successo ‘rotondo’.
L’unica variazione rispetto all’undici di Ancona è rappresentato dall’assenza, iniziale, di Nava reduce dai giorni di allenamento con la rappresentativa under 20. Al suo posto Semplici rilancia Gerbaudo nell’inedita posizione di esterno mancino. Torna a disposizione dopo il lungo infortunio Filippini, menre Landi e Rosina restano fuori dai 18 per acciacchi fisici.
L’inizio, come già accennato, è tutto estense ed appena dopo 5′ arriva il vantaggio: Finotto per vie centrali trova la ‘sponda’ di Zigoni, lascia sul posto in velocità un paio di avversari ed appena dentro l’area, di destro, ‘fredda’ Scotti facendo esplodere la Ovest.
Il Forlì reduce dalla vittoria sull’ex capolista Ascoli, è chiaramente frastornato dall’inizio esplosivo dei biancazzurri: e mentre la Spal sembra poter tranquillamente gestire il possesso palla occupando gli spazi nella metà campo romagnola, gli ospiti riescono ad affacciarsi verso l’area estense solo intorno al quarto d’ora. Brutta palla persa di Capece, Melandri scodella dalla destra a centro area ma in extremis è Cottafava ad anticipare Docente ed annullare la potenziale occasione del pari.
Dopo il vantaggio lampo, l’unico errore dei biancazzurri è quello forse di allentare leggermente il piede dall’acceleratore nella fase centrale del primo tempo. Allo stesso modo, il Forlì – con uno spiritato Firicano in panchina – fatica tremendamente a costruire occasioni davanti al muro eretto da Cottafava e compagni: ci prova con un paio di traversoni insidiosi l’ex Fantoni, ma Menegatti deve limitarsi unicamente a ‘smanacciare’ la palla ed allontanare il pericolo.
Ed alla prima occasione utile, la Spal trova il gol che mette in ghiaccio la gara: succede pochi istanti prima dell’intervallo, quando Cottafava va a svettare a centro area su punizione di Gerbaudo, la palla sbatte sull’interno del palo e finisce in rete. Raddoppio dei biancazzurri e secondo gol in campionato (e consecutivo al “Mazza”) per il leader difensivo ex Latina.
La prima frazione si chiude tra i cori roboanti della Ovest e gli applausi convinti degli sportivi ferraresi. Che vengono estesi anche alla squadra Berretti ed al suo mister e indimenticato capitano della passata stagione, Max Varricchio: i giovani biancazzurri sono sin qui stati protagonisti di una splendida stagione che li ha portati a battere, tra gli altri, i pari età di Inter e Reggiana, risultato quest’ultimo particolarmente apprezzato dai sostenitori estensi.
Nella ripresa, senza rischiare, la Spal bada al sodo. I biancazzurri fanno girare il pallone, in qualche caso escono con azioni di prima (segnale di fiducia in crescita) dal pressing alto disperato degli ospiti, che si fanno notare per una conclusione dalla distanza di Pettarin al quarto d’ora ed a qualche mischia senza effetto in area estense.
Semplici toglie uno stremato quanto ottimo Gerbaudo e inserisce Nava, poi concede applausi e riposo a Capece per Togni. Ci prova Gentile, intorno alla mezzora, ben servito da Nava: il destro del centrocampista è però fuori misura.
La partita scivola così via sino all’ultima emozione: ancora Finotto, in straordinarie condizioni di forma, va in pressing su Fantini che perde la palla ed è costretto ad abbattere l’attaccante estense al limite dell’area. Cartellino rosso diretto per fallo da ultimo uomo, e punizione dal limite sul destro di Togni, specialista: la conclusione del brasiliano, a giro, è perfetta e si infila al ‘sette’. Prima rete in campionato per l’ex Avellino, sin qui protagonista di una stagione di luci ed ombre: quanto sia importante la rete lo dimostra la corsa dello stesso giocatore sotto la tribuna con i baci rivolti ad una parte dei suoi familiari, così come i festeggiamenti da parte di compagni e panchina nei suoi confronti.
La festa è completata dalla standing ovation dedicata a Finotto che lascia il campo a Rovini e dagli applausi dedicati alla squadra da parte di una entusiasta Curva Ovest.
Nel dopo gara, tra i tanti volti finalmente sorridenti – il mister Semplici, la famiglia Colombarini con Simone e Francesco, che ha potuto festeggiare al meglio il giorno del suo compleanno -, quello di Walter Mattioli: «Non voglio essere ripetitivo e nemmeno scontato, ma non potete immaginare quanto sia bello vedere contenti i nostri tifosi. Oggi sono arrivato allo stadio circa tre ore prima della partita, ho parlato con tante persone ed ho incontrato i ragazzi della Curva che mi hanno dato tanta carica, dando l’ennesima prova di attaccamento alla maglia, al di la dei risultati e dei momenti ed alla nostra società, mostrando grande fiducia nei nostri confronti. Poi è arrivata questa vittoria, ed allora si, posso dirlo, questa sera sono proprio felice». Anche se, conoscendo lo spirito ‘presidenziale’, c’è un però.. «Qualcuno mi ha chiesto se sono tanto felice quanto..arrabbiato per le tante occasioni che abbiamo lasciato indietro nel corso della prima parte della stagione: è vero, è una cosa che mi e ci fa rabbia, e sicuramente una esperienza per il futuro anche se io sono il tipo di persona che pensa che le occasioni vadano colte nel momento giusto. Non è stata una situazione facile. Mettetevi nei nostri panni: noi abbiamo sempre creduto in questi giocatori, e non ci siamo mai capacitati del perchè la squadra non sia riuscita a rendere. Nei momenti difficili abbiamo provato in tutti i modi ad aiutarli: con le parole ed il sostegno, poi, personalmente, anche a muso duro quando ho ritenuto fosse il momento di farlo. Probabilmente molti di loro mi hanno pure odiato in quei momenti, ma sono felice che oggi stiano dimostrando quello che sanno fare grazie alla mano di un allenatore, come Semplici, che ha saputo passo dopo passo proporre quello che serviva a questa squadra per riuscire a rendere come era nelle attese di chi l’ha costruita. Complimenti a lui, ed ai ragazzi. E peccato, perchè se non fossimo incappati in quella serie di risultati negativi oggi potremmo tranquillamente essere in alto e giocarcela con le prime». C’è chi chiede un commento al ‘Pres’ sulla zona play off a sei punti. Il sorriso è sornione, ma la risposta molto diretta: «E’ chiaro che possiamo permetterci di guardare a cosa succede davanti a noi, siamo sesti in classifica. Ci sono quindici punti in palio, probabilmente è tardi, probabilmente non succederà nulla ed è tutto difficilissimo. Ma vedo i ragazzi determinati, vogliono provare a coltivare questo sogno e nulla lo vieta. Noi però dobbiamo pensare a fare bene, partita dopo partita poi vedremo quello che succederà, nel calcio non si può mai sapere e noi dobbiamo essere pronti e fare il nostro prima di guardare ai risultati degli altri». Infine, Mattioli dedica un pensiero a Togni: «L’ho visto prima della partita, con la maglia 18 e gli ho sussurrato abbracciandolo che quella non è la maglia che deve portare un giocatore del suo calibro. E’ un bravissimo ragazzo, incappato in difficoltà come i suoi compagni, ma il valore è fuori discussione. Sono convinto che questa serata potrà sicuramente fargli bene, e che come tutto il gruppo sta dimostrando dopo essersi ritrovato, potrà darci un contributo importante da qui a fine campionato».
Il tabellino della gara con i voti:
SPAL-Forlì 3-0
SPAL: Menegatti sv, Lazzari 6,5, Giani 6,5, Capece 6,5 (20’ st Togni 6,5), Gasparetto 7, Cottafava 7, Gerbaudo 6,5 (9’ st Nava 6), Gentile 6,5, Zigoni 6, Di Quinzio 6,5, Finotto 7,5. A disp.: Albertoni, Filippini, Fioretti, Rovini, Silvestri. All.: Semplici 7
Forlì: Casadei, Casini, Turi (13’ st Morga), Pettarin (34’ st Castellani), Catacchini, Fantini, Pastore, Arrigoni, Docente, Fantoni (32’ st Capellini), Melandri. A disp.: Scotti, Bevitori, Bisoli, Gliozzi. All.: Firicano
Arbitro: D’Apice di Arezzo 6
Marcatori: 3’ pt Finotto, 44’ pt Cottafava, 39’ st Togni
Note: spettatori 3450. Ammoniti: Casini, Capece, Fantini, Pettarin, Lazzari, Docente. Espulso Fantini al 37’ st per fallo a ultimo uomo. Angoli: 3-3 Recupero: 0’ pt; 4’st