Comacchio. Lucilla Previati, per quasi vent’anni (dal 1997) fra le anime che hanno fatto crescere il Parco del Delta del Po, di cui è stata da sempre direttrice, ha consegnato lunedì la lettera di dimissioni dal suo incarico al comitato esecutivo.
Ufficialmente si tratta di “motivazioni personali”, legati alle condizioni di salute dell’architetto Previati: “Sono stata poco bene nell’ultimo periodo – racconta a Estense.com -, mi sto riprendendo ma non mi sento più di continuare”.
“Siamo molto dispiaciuti perché la dottoressa Previati ha significato tanto per questo Parco – commenta il presidente Massimo Medri -. Ha contribuito in maniera fondamentale alla sua affermazione a livello internazionale con la partecipazione a numerosi bandi europei, anche grazie al suo lavoro sono arrivati tanti milioni di euro in questo territorio. Lei è praticamente la memoria storica di questo Parco, una figura indispensabile – prosegue Medri con tono dispiaciuto e preannuncia -: la ringrazieremo anche ufficialmente per il suo contributo professionale e per la sua passione”.
Chi non è del tutto convinto delle reali motivazioni che hanno spinto la Previati alle dimissioni è Legambiente che da un po’ di tempo ha una vertenza politico-amministrativa aperta sulla gestione del Parco: “Ufficialmente sappiamo che sono motivi personali ma vorremmo capire se si tratta solo di quello o se c’è qualcosa di più e, inoltre, vorremmo capire cosa succederà adesso – dichiara il rappresentante di Comacchio Stefano Martini -. Lei è stata direttrice del parco da sempre, fin dalla sua fondazione e ne ha seguito tutte le vicende, secondo noi negli ultimi tempi il Parco si è prestato a operazioni che non rientrano nella sua mission”.
Al momento non ci sono nomi per la successione: “La notizia è arrivata solo ieri, ma abbiamo già in programma una riunione del comitato esecutivo per la prossima settimana e lì valuteremo il da farsi”, spiega ancora Medri.
Nel frattempo in ballo c’è un passo avanti molto importante per il Parco: la gestione unitaria con la parte di competenza della Regione Veneto. “C’è ancora la candidatura per il Mab Unesco e abbiamo presentato le integrazioni richieste sulla governance – spiega ancora Medri a Estense.com -: nelle prossime settimane dovrebbe arrivare il pronunciamento della commissione europea e speriamo possa dare il via a un percorso che dovrebbe portare ad avere finalmente un parco a gestione interregionale per molti aspetti importanti”.