Dopo le tre sconfitte in sei giorni, per la Spal è arrivata una ‘salutare’ settimana a bocce ferme. Lavoro e allenamenti in via Copparo per superare il momento e mettere fine soprattutto all’ennesima fase di alti e bassi che caratterizza ed ha più volte caratterizzato la stagione attualmente in corso.
Proprio l’andamento ondivago è, ad oggi, il problema più grande della gestione Semplici come lo era stato durante la precedente avventura con Brevi allenatore. E se il termine non piace, allora basta rifarsi alle dichiarazioni dello stesso tecnico nel dopo partita di sabato scorso, a Lucca, a margine della sconfitta per 2 a 0: «Abbiamo sicuramente fatto progressi dal punto di vista del gioco in queste settimane, ma da solo è un aspetto che non paga quindi bisogna cambiare atteggiamento, diventare più pratici e meno leziosi. Anche perchè quando c’è da fare il salto di qualità non sfruttiamo l’occasione».
Analisi lucida e perfetta da parte del trainer toscano. Un passo avanti.. due indietro: la Spal è passata dal mostrare la sua faccia più bella a quella meno convincente in pochi giorni. Dalla trasferta di Ascoli, dove i biancazzurri avrebbero meritato probabilmente il bottino pieno ed hanno tenuto sulla corda la capolista per lunghi tratti della gara, a quella di Lucca contraddistinta da errori più o meno banali in difesa quanto in attacco nella globalità di una prestazione comunque meno brillante rispetto a quella sfoderata sul campo dei forti marchigiani.
E non ha certo aiutato la sconfitta, netta e meritata, a metà della settimana scorsa contro il Como nella gara di andata delle semifinali di Coppa Lega Pro, traguardo a cui società e tifosi tengono in particolar modo in una stagione sin qui avara di soddisfazioni. Il ritorno è in programma mercoledì prossimo sul campo dei lombardi ed ai ragazzi di mister Semplici servirà l’impresa per ribaltare il risultato di 2 a 0 conquistato dai lariani al “Paolo Mazza”.
Restando al campionato, i due passi falsi consecutivi hanno pericolosamente riavvicinato la zona play-out ai biancazzurri, portando il margine a soli 3 punti. Nessun dramma, sia chiaro: la classifica è ancora molto corta e una vittoria potrebbe significare tornare immediatamente nel ‘gruppone’. Coltivare sogni di grandezza, in questo momento, appare però francamente troppo per una squadra ancora vittima dei suoi difetti, specialmente di costruzione nel corso della passata estate (segno di questa considerazione è il profondo intervento di ‘ristrutturazione’ della rosa nel corso della finestra di mercato invernale conclusa ad inizio febbraio) ed oltretutto il margine dalle prime è già piuttosto ‘marcato’.
La Spal allo stesso tempo però non può e non deve permettersi di ‘galleggiare’ nel limbo tra media e bassa classifica. Se la salvezza tranquilla è l’obiettivo dichiarato, diventa prioritario fare punti, trovare necessariamente continuità di risultati ancora prima che di prestazioni, soprattutto contro dirette concorrenti (ad esempio la Lucchese che battendo Giani e compagni li ha per altro raggiunti a quota 31). Una squadra più ‘cattiva’, o meglio, maggiormente pratica come auspica lo stesso Semplici nel presentare la sfida con i ‘titani’: «L’aspetto fondamentale sarà quello del risultato che poi rifletterà tutto sulla classifica. I ragazzi hanno acquisito una buona mentalità, ma devono evitare gli errori grossolani che condizionano i match. Tutti devono migliorare, non solamente alcuni reparti. Mi aspetto che le occasioni da rete siano sfruttate e le sbavature difensive siano appianate. La condizione necessaria dovrà essere la cattiveria».
Avversario di turno il San Marino, fanalino di coda in coabitazione con la Pro Piacenza a quota 19 punti. Attenzione, però, a non sottovalutare la squadra allenata da mister Tazzioli, che al “Mazza” arriva da una vittoria al 90° minuto nell’ultimo turno contro l’Aquila e, soprattutto, con il ricordo di una sconfitta di misura in casa contro l’Ascoli due settimane addietro (3 a 2 sofferto per la capolista il finale). E se la difesa ospite appare come punto debole (39 gol al passivo) i numeri del reparto offensivo superano quelli spallini (23 gol realizzati dagli estensi, 28 dal San Marino).
In termini di formazione c’è qualche dubbio per mister Semplici che dovrà fare ancora a meno di Albertoni e Filippini. Togni ha recuperato ma non è ancora al 100%. Confermato il 5-3-2, davanti a Menegatti Aldrovandi e Silvestri si giocano il posto per affiancare Gasparetto e Cottafava nel terzetto di centrali affiancati da Lazzari e Nava sugli esterni difensivi. In mediana, con Capece al centro, candidato al ritorno dal 1′ Gerbaudo (in vantaggio su Gentile e Landi) e verso la conferma Di Quinzio. Un dubbio anche per quanto riguarda i due attaccanti: Rovini, dopo i buoni spezzoni di gara contro Gubbio, Ascoli e Lucchese e l’unica presenza da titolare in Coppa, scalpita per il debutto dal 1′ in campionato, complice il momento di grande crisi di Zigoni e Fioretti.
Fischio d’inizio di Spal-San Marino domenica, ore 18, al “Paolo Mazza”. Prezzi popolari decisi per la gara dalla società biancazzurra, un modo per cercare di ricreare un clima di partecipazione ed entusiasmo attorno alla squadra e dare quella scossa all’ambiente per invertire in maniera concreta la rotta. Unica stonatura: l’assurda quanto insensata concomitanza con l’attesissimo match di basket tra la Mobyt prima in classifica e l’Acmar Ravenna, che costringerà gli sportivi ferraresi appassionati di calcio e di pallacanestro ad una scelta comunque sofferta e che toglierà parte di pubblico ad entrambi gli avvenimenti.
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