
L’allenatore biancazzurro Semplici accoglie Rovini, sesto acquisto del mercato di gennaio della Spal
Tanta carne al fuoco in via Copparo in queste ore: la squadra si prepara per la sfida di domani pomeriggio contro il Gubbio, sullo sfondo il mercato di gennaio, che si chiuderà alle 23 di lunedì e che vede la Spal molto attiva nelle ultime ore, con il sesto nuovo arrivo dall’inizio del nuovo anno: ieri pomeriggio, infatti, è stato ufficializzato il prestito ai biancazzurri della punta Emanuele Rovini, classe 1995, dall’Empoli.
ROVINI. La dirigenza biancazzurra, a poche ore dall’importante sfida di campionato, ha messo a segno un bel colpo mercato assicurandosi, con la formula del trasferimento temporaneo per i prossimi sei mesi, le prestazioni della giovane punta toscana. 20 anni tra poco meno di un mese, di Emanuele Rovini si dice un gran bene: giocatore brevilineo, ottima tecnica, talento purissimo. Mancino puro, può giocare da seconda punta o trequartista al fianco di un centravanti, e per rapidità e facilità nel saltare l’uomo anche come attaccante esterno.
«Sono felice di essere qui, e ho grandi motivazioni – le prime parole di Rovini dopo la firma sui documenti -. Ho avuto la possibilità di allenarmi stabilmente in prima squadra ad Empoli e far parte di un gruppo che sta facendo grandi cose in serie A sotto la guida di un allenatore bravissimo come Sarri: ora ho questa grande opportunità, in una piazza importante come Ferrara». Sull’argomento Spal, Rovini dimostra di essere piuttosto preparato: «Il mio procuratore, Davide Torchia (indimenticato portiere biancazzurro, tra i protagonisti della promozione in B della mitica squadra guidata in panchina da Gibì Fabbri; ndr) mi ha parlato tanto di questa società, del suo passato glorioso, degli splendidi tifosi e del ‘Paolo Mazza’. Mi ha anche detto – sorride il giovane attaccante toscano – che se gli faccio fare brutta figura mi lascia a piedi..». L’obiettivo è chiaramente di tornare in categoria superiore dopo i prossimi sei mesi in biancazzurro: «Ho 20 anni, è normale che il mio traguardo sia quello di tornare a fare parte ed essere protagonista nella realtà che ho vissuto in questi mesi. Ovviamente dovrò fare bene qui per riuscirci e quindi cercherò dare tutto per aiutare la Spal a risalire la china e disputare una grande seconda parte di stagione. Arrivo in una squadra che ha tanti giocatori importanti, da cui imparare: io cercherò di aiutare loro e spero che i miei nuovi compagni aiutino me a crescere ancora come calciatore e come uomo. La stima di mister Semplici? Non posso che ringraziare, sono felice di poter lavorare con un allenatore che ha usato belle parole nei miei confronti, mi metto a sua disposizione e spero ovviamente di ripagarla sul campo. Tra i convovati contro il Gubbio? Io sto bene, mi manca ovviamente un po’ il ritmo partita, ma sono pronto e sarei ovviamente felice di essere al “Mazza” già domenica». La Spal rimane in attesa del transfer: dovesse arrivare entro domenica, è ipotizzabile che Rovini possa essere tra i convocati e in panchina con il Gubbio. Ieri intanto, per non perdere tempo, appena arrivato in via Copparo, il nuovo attaccante si è sottoposto ad un allenamento personalizzato.
Il Digì Vagnati accoglie così il nuovo acquisto: «E’ giovane, e sarà una bella esperienza per lui. Non riempiamolo di pressioni ed aspettative esagerate, è pur sempre un ragazzo di 20 anni. Ha indubbiamente tanto potenziale, e non lo scopriamo certamente oggi, qui si potrà misurare con un campionato duro e competitivo e mettersi in mostra contro avversari che non gli renderanno la vita facile».
MERCATO. Dopo Zigoni, Gerbaudo, Nava, Cottafava, Papaianni ecco Rovini. Una ‘mini rivoluzione’, con le parallele partenze di Ferrettì, Legittimo, Germinale e De Cenco e squadra biancazzurra che, almeno ad oggi ed almeno sulla carta, esce rafforzata nell’organico.
Restano però, come detto, ancora due giorni. E le voci legate alla Spal non mancano. In primis Capece. E quella del biondo centrocampista appare come la vicenda che nelle ultime settimane ‘tocca’ particolarmente larga parte dei tifosi biancazzurri. La situazione è meno intricata di quello che sembra: con l’avvento di Semplici e il cambio di modulo, l’ex Ascoli ha faticato a trovare sino ad oggi lo spazio sperato. Da qui, la richiesta di un possibile trasferimento alla dirigenza: la Spal però non molla, o almeno non ancora. Il valore del giocatore è fuori discussione, e quindi la presenza di Capece in organico potrebbe venire utile in qualsiasi momento. In più la componente ambientale, come già accennato: i tifosi chiedono la permanenza di Capece. Diverse correnti di pensiero: il giocatore che vuole spazio, la società che cerca di convincerlo a restare. La questione si risolverà entro lunedì, in un senso o nell’altro, e a giocare in favore della Spal c’è pure il fatto che il centrocampista è stato impiegato per 90′ nella gara di Coppa in settimana, ricevendo gli elogi di mister Semplici. Fattore non trascurabile, che potrebbe spingere il centrocampista a decidere di restare in biancazzurro e giocarsi il posto: «Lo abbiamo detto tante volte nelle ultime settimane: Giorgio per noi è una risorsa importante, la nostra intenzione è quella assolutamente di tenerlo in squadra – ha ribadito il digì Davide Vagnati -. Dipende anche dalla sua volontà. Sensazioni? Se mi dovessi sbilanciare, oggi, posso dire che Capece resterà alla Spal».
Nelle ultime ore, poi, sono arrivate altre voci, legate a Giordano Fioretti: sull’attaccante si fa insistente l’interesse della Salernitana. Mattioli e Vagnati, sempre venerdì, hanno confermato un primo approccio della società campana: «Una chiacchiera, ad oggi, e nulla di più. Giordano per noi è un giocatore importante, ci hanno chiesto se fosse sul mercato e noi abbiamo risposto di no. La replica della Salernitana è stata “Nel caso vi faremo pervenirecomunque una offerta”, ma sino a questo momento abbiamo ricevuto nulla, a differenza di quanto vedo scritto in tanti siti di calciomercato. Poi, è chiaro che se dovesse arrivare una proposta, questa andrebbe sottoposta alla nostra proprietà. Non siamo io – spiega Vagnati – o il Presidente che possiamo permetterci di accettare o meno una offerta da altre società. Ma ripeto, al momento c’è nulla. Il mercato chiude lunedì, non credo ci saranno novità e non ho certo segreti da nascondere. Ma è anche vero che, come tutti sanno, in questi giorni che portano alla fine di mercato potrebbe succedere qualsiasi cosa». A sensazione: dovesse arrivare una offerta di quelle ‘irrinunciabili’ per società e giocatore, la Spal potrebbe pure prendere in considerazione l’idea della cessione di Fioretti, che sarà comunque regolarmente in campo domenica contro il Gubbio. Sempre che poi la stessa dirigenza estense riesca a reperire nelle ultime ore di mercato un sostituto dello stesso valore. Se ne saprà comunque di più dopo la gara con il Gubbio e sicuramente nella giornata di lunedì. Stesso discorso per quanto riguarda altri, possibili, movimenti in uscita. Il mercato, come usano dire gli addetti ai lavori, “non dorme mai”. Lunedì, sin dalla mattinata, il Presidente Mattioli e il digì Vagnati saranno a Milano per la giornata di chiusura delle trattative.
GUBBIO. Prima della chiusura delle trattative di gennaio, l’attenzione della Spal è e deve essere orientata unicamente alla sfida che Togni e compagni giocheranno contro il Gubbio al “Mazza”, domenica pomeriggio. Altro passaggio importante per il momento dei biancazzurri dopo i due mesi terribili di novembre e dicembre e l’inizio shock del nuovo anno. «E’ una gara chiave per noi – ha spiegato mister Semplici presentando la partita -. Ci teniamo a proseguire il buon momento, con i quattro punti nelle ultime due gare, vogliamo regalare al nostro pubblico una bella prova dando seguito a quella con il Savona di due settimane fa. Dobbiamo continuare a riavvicinarci ai nostri tifosi attraverso buone prestazioni e bei risultati. Il Gubbio è avversario da prendere con le molle, hanno due punti in più di noi in classifica e si tratta di una squadra quadrata, brava a difendersi e pericolosa in avanti con ottime individualità quali Loviso». La conquista delle semifinali di Coppa significa una ulteriore iniezione di buonumore e motivazioni: «Indubbiamente. Ci tenevamo a passare il turno davanti ai nostri tifosi. Lo abbiamo fatto, e bene, con una prestazione importante da parte dei giocatori che magari sino ad oggi avevano avuto meno occasioni di mettersi in mostra. E questo per un allenatore è un ottimo segnale: attraverso questa prova, so che posso contare su importanti alternative in campionato. Parlo di Capece, Veratti e tutti gli altri ragazzi che sono scesi in campo. Sono molto contento». Infine, su Rovini e le ultime battute di mercato: «Ci mancava una punta con quelle caratteristiche, e si tratta di un ragazzo che ha sicuramente grande potenziale. Il suo arrivo completa alla perfezione il nostro reparto avanzato. Lunedì, finalmente, si chiuderanno le trattative. Altri movimenti? Non dovete chiederlo al sottoscritto. Certo la società sta lavorando bene, è vigile ed attiva, vedremo se succederà qualcos’altro perchè le ultime ore di mercato sono sempre frenetiche».
In vista della sfida con il Gubbio, unico assente sarà lo squalificato Gasparetto: al suo posto, per completare l’asse centrale difensiva formata da Aldrovandi e Cottafava, si giocano il posto Silvestri e Giani, Lazzari a destra mentre come laterale mancino Di Quinzio (utilizzato a Santarcangelo con buoni risultati in quel ruolo) appare favorito su Nava. Centrocampo ed attacco confermati: Gentile, Togni e Gerbaudo alle spalle di Fioretti e Zigoni.
Fischio d’inizio di Spal-Gubbio domenica, ore 16, al “Paolo Mazza”.