La Procura ha aperto ufficialmente l’inchiesta sulla morte di Francesco Marzola, il 25enne dj ferrarese morto in superstrada dopo essere stato tamponato mentre si trovava alla guida della sua Opel Corsa in compagnia della fidanzata, rimasta ferita non gravemente. Titolare dell’indagine è la pm Barbara Cavallo e c’è già un indagato per omicidio colposo, il giovane 24enne bondenese che era al volante della Fiat Stilo che ha colpito in pieno l’auto di Marzola, facendolo finire fuori strada contro un albero.
Dopo l’autopsia per accertare con assoluta certezza le cause della morte del giovane deceduto, sul quale non è stata evidenziata alcuna positività ad alcol o droghe, la famiglia di Francesco ieri ha riconosciuto ufficialmente la salma e si è affidata ai legali Francesco Mantovani e Alessandra Milani per affrontare l’inchiesta che dovrà fare luce sulle responsabilità della morte del figlio.
La Procura ha nominato un consulente incaricato di ricostruire con precisione la dinamica esatta e le cause dell’incidente; altrettanto ha fatto la famiglia di Francesco Marzola, nominando l’ingegner Moro di Rovigo, mentre l’avvocato che assiste il giovane indagato ha preso tempo per poter scegliere a sua volta un consulente di parte. Fra le ipotesi al vaglio vi è quella di un colpo di sonno da parte del conducente della Stilo, ma secondo alcune indiscrezioni i controlli con l’etilometro sul giovane indagato compiuti dalla polizia stradale intervenuta sul posto avrebbero accertato che stesse guidando in stato di ebbrezza, anche se la presenza di alcol nel sangue sarebbe stata compresa nella fascia più bassa, cioé tra 0,5 e 0,8 mg/l, comunque superiore ai limiti consentiti dalla legge. Tutti particolari sui quali dovrà comunque fare luce l’inchiesta.