L’Azienda Usl di Ferrara lascia libertà di decisione ai medici, in “scienza e coscienza”, nella sommistrazione dei vaccini antinfluenzali dopo l’allarme sorto in seguito alle morti sospette in tutta Italia che potrebbero essere legate del siero Flaud e alla posizione assunta dal presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara, Bruno Di Lascio.
Ma la stessa azienda sanitaria sta attendendo indicazioni da parte del Ministero o, in assenza, dalla Regione Emilia Romagna, che secondo il direttore sanitario Ausl Mauro Marabini dovrebbero arrivare entro la giornata di oggi, lunedì 1 dicembre. Indicazioni che darebbero una risposta a tutti i medici che, dopo le esternazioni di Di Lascio, si stanno chiedendo come procedere. E’, ad esempio, il caso del coordinatore del Nucleo di Cure Primarie, Francesco Levato, che in queste ore attendeva una risposta dell’Ausl all’invito del presidente dell’Ordine dei Medici di sospendere la vaccinazione dei pazienti. “Devo invitare i miei colleghi a fare lo stesso?” chiede infatti Levato.
“Le vaccinazioni – spiega Marabini – sono un tema internazionale, non locale, e in merito tocca al Ministero o alla Regione fornire indicazioni. Le posizioni di Di Lascio sono molto drastiche, ma una nota dell’Aifa (leggi), che è l’agenzia sovrana sul farmaco, oltre a riferire del ritiro dei lotti sospetti, riafferma l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e aggiunge che non dovrebbe trattarsi di un problema nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino”.
In sostanza, al momento, non ci sono correlazioni tra il numero dei decessi e il vaccino, come riferito anche dalla Società Italiana di Medicina Generale. Secondo il presidente Claudio Cricelli, infatti, il legame tra vaccini e morti sospette è smentito dai dati epidemiologici. ”Dobbiamo dunque ricondurre gli eventi che si stanno verificando nelle ultime ore a una seria analisi scientifica. – ha sottolineato – Come dimostrano i dati epidemiologici a nostra disposizione, è evidente che le morti fra gli anziani, da sempre, sono più frequenti e non sono causate dalla vaccinazione antinfluenzale. Gli anziani – ha aggiunto Cricelli – costituiscono la popolazione più fragile e, indipendentemente dalla vaccinazione antinfluenzale, fanno registrare percentuali di mortalità più elevate. Ma, proprio per la loro condizione di fragilità, è importante che si vaccinino contro l’influenza. Altrimenti assisteremmo a un numero di morti sicuramente maggiore”.