Comacchio
11 Novembre 2014
Il tribunale estingue il reato a carico di Vitali dopo la modifica del capo di imputazione in lesioni personali

Legionella al camping, assolto il titolare

di Ruggero Veronese | 2 min

tribunale2Comacchio. Il caso di legionella contratta da un ospite del Camping Florenz nel maggio del 2011 non può essere imputabile ai gestori della struttura ricettiva del Lido degli Scacchi. Lo ha stabilito il tribunale di Ferrara estinguendo il reato a carico di Gianfranco Vitali e del campeggio di cui è titolare, al termine di una vicenda legale in cui le questioni mediche si sono intrecciate a quelle più propriamente ‘giurisprudenziali’ relative allo svolgimento del processo e alla scelta del capo di imputazione. Vitali era infatti imputato per il mancato rispetto delle normative antinfortunistiche sul posto di lavoro, ma l’accusa a suo carico è venuta a cadere dopo la decisione del tribunale – visto che la persona colpita da salmonella era un villeggiatore del camping – di riqualificare il reato in lesioni personali, reato estinto con la remissione di querela da parte del turista.

Un esito accolto con soddisfazione dall’avvocato di Vitali, Gianluigi Pieraccini, che già durane le precedenti udienze aveva espresso le sue perplessità circa la “stranezza di un’ipotesi di reato rubricata come infortunio sul lavoro, quando l’infortunio è occorso a un ospite e non a un lavoratore del campeggio”. Consulenti e periti della difesa e dell’accusa sono quindi stati ascoltati dal tribunale, per cercare di chiarire se la doccia del campeggio (dove secondo la procura il turista avrebbe contratto il virus della legionella) era a disposizione anche dei dipendenti della struttura. Un dettaglio che avrebbe potuto dare fondamento all’accusa verso Vitali e il Camping Florenz: anche l’ente infatti era stato chiamato in causa nel processo penale in quanto avrebbe tratto profitto o vantaggio dall’esecuzione di un reato.

Accuse smentite dal tribunale di Ferrara, che ha dichiarato l’impossibilità a procedere verso la struttura turistica e il suo titolare, che durante le precedenti udienze avevano già raggiunto un accordo per un risarcimento privato con il turista contagiato da legionella. La remissione di querela che ne è seguita è stata fondamentale per la conclusione del processo: durante l’ultima udienza il giudice ha deciso infatti di qualificare il capo di imputazione in lesioni personali, reato improcedibile d’ufficio se viene a mancare l’accusa privata della parte danneggiata.

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