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Il consueto grande tifo della Curva Ovest è l’unica nota positiva di Spal-Aquila
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(foto di Alessandro Castaldi)
Netta, senza appello e sconcertante. La sconfitta con cui la Spal esce dal “Paolo Mazza” dopo l’anticipo del sabato pomeriggio contro l’Aquila non lascia spazio a recriminazioni e giustificazioni: gli abruzzesi dominano in lungo ed in largo i 90′ ed oltre di gara facendo tornare immediatamente i biancazzurri con i piedi per terra dopo la bella vittoria in rimonta della passata settimana a Grosseto.
Un passo indietro tanto rumoroso quanto doloroso per la squadra allenata da mister Brevi: sbagliato l’approccio alla partita con tre gol al passivo rimediati nei soli primi 45′ minuti, quasi nulla e completamente confusionaria la reazione nel corso della ripresa con Giani e compagni incapaci pure di sfoderare l’orgoglio davanti al pubblico amico ed al consueto, straordinario e mai domo appoggio incondizionato di una Curva Ovest commovente nell’incitare i giocatori sino al fischio finale. Come era giusto compiacersi della bella prestazione sfoderata in Toscana la scorsa settimana, ora è naturale chiedersi i motivi di uno scivolone così pesante (e molto simile a quello della prima giornata, sempre in casa, contro il Pontedera) ed inaspettato: l’augurio di tutti i tifosi spallini è quello di un passaggio a vuoto isolato. Certamente i biancazzurri possono trarre insegnamento dal pomeriggio da incubo del “Mazza”: il campionato non regala nulla e nulla perdona, specialmente in termini di concentrazione ed approccio alla gara.
Come scritto, la gara si decide tutta nei primi 45′, dove la Spal scende in campo con il 5-3-2 consueto il ritorno di Giani in difesa, quello di Filippini in mediana e la conferma di Finotto a supporto di Fioretti in attacco. L’Aquila è reduce dal pesante scivolone casalingo (1-4) contro il Pisa ed inizia timido la gara. Al 2° prima occasione per i biancazzurri: corner di Togni, testa di Giani e respinta di riflesso da parte di Zandrini proprio sui piedi di Finotto che però non riesce a ribadire in rete. La Spal ci riprova poco più tardi con Fioretti che sfiora un bel cross di Legittimo dalla sinistra, ma quello dei biancazzurri è un fuoco di paglia.
Al 17° infatti ecco il vantaggio degli ospiti: il traversone è di Sandomenico, la rete è di Pacilli che punisce l’asse centrale difensiva estense, completamente ferma, e batte Menegatti di testa. La reazione dei biancazzurri è immediata, con Finotto che impegna con un bel diagonale Zandrini nella deviazione in angolo. E’ però la fase difensiva della Spal a non funzionare: minuto 22, azione letale degli ospiti in contropiede con la difesa ancora mal posizionata e questa volta è Pacilli che restituisce il favore a Sandomenico mettendolo solo davanti alla porta estense e libero di battere Menegatti per il clamoroso 2 a 0 degli abruzzesi.
E’ un colpo durissimo, quello subìto dalla Spal, che barcolla pericolosamente in più di una occasione: Pacilli dal limite prima (palla di poco alta sopra la traversa) e una deviazione di Aldrovandi su cross di Sandomenico – con bel riflesso di Menegatti a spingere il pallone sopra la traversa – sono i prodromi dello 0-3. E il tracollo arriva al 35°: azione insistita degli ospiti sul versante di destra, la palla carambola in area di rigore e finisce sul piede di Perna, implacabile, per il tris aquilano. I fischi del “Mazza” e l’invito della Curva ad una reazione di carattere accompagnano la squadra negli spogliatoi.
Brevi decide per ribaltare la squadra nel secondo tempo, dentro Gentile e Germinale, fuori Capece e Finotto. Ma i cambi spostano nulla nell’inerzia della gara. La Spal si rende pericolosa unicamente su punizione con Germinale che impegna Zandrini in una parata non difficile. Rischia invece più volte lo 0 a 4 la squadra estense: i neo entrati Di Mercurio e Ceccarelli costringono in un paio di circostanze Menegatti e la difesa biancazzurra a salvare in extremis sulle ripartenze degli ospiti. Succede poco altro nella ripresa: Giani e compagni a testa bassa vanno comunque a salutare la Ovest al fischio finale, ringraziando per il sostegno e scusandosi per la prestazione, la più brutta sin qui in campionato.
Nel dopo gara si fa sentire il Presidente Walter Mattioli: «Squadra assente, in campo e pure in panchina perchè nulla si è fatto per cambiare il corso della gara e offrire una prestazione diversa nel corso del secondo tempo. Non mi aspettavo certamente una prova simile dopo la bella vittoria di Grosseto, ed in settimana avremo modo di parlarne con i ragazzi e con il nostro mister. Se il migliore in campo è il nostro portiere che prende tre gol vuol dire che c’è poco da commentare, in campo ho visto gente ‘morta’, senza mordente e senza voglia di reagire dopo tre schiaffoni simili e questo non mi piace. La gara è nata male e finita peggio, chiedo scusa ai nostri tifosi che sono stati come al solito meravigliosi e non si meritavano un risultato finale ed una prestazione come quella che abbiamo offerto oggi. Questo è un mese importante per il nostro cammino e per misurare le nostre ambizioni: quelle della società, che lavora tutto il giorno tutti i giorni per mettere nelle migliori condizioni la squadra, le conoscete. Ora testa bassa e lavorare, voglio vedere una reazione di carattere ed orgoglio già dalla prossima gara sul campo del Pro Piacenza (ultima in classifica; ndr)». Dove si giocherà sabato prossimo, con fischio d’inizio alle ore 14,30.
Il tabellino della gara:
SPAL-L’Aquila 0-3
SPAL: Menegatti 6, Ferrettì 5, Legittimo 5, Capece 5 (1’ st Germinale 5), Aldrovandi 4,5, Giani 5, Filippini 4,5 (29’ st Lazzari ng), Togni 5, Fioretti 5, Landi 5, Finotto 5,5 (1’ st Gentile 5). A disp.: Albertoni, Rosina, Di Quinzio, De Cenco. All.: Brevi 4.
L’Aquila: Zandrini, Pomante, Pedrelli, Corapi, Maccarrone, Zaffagnini, Triarico, Del Pinto (35’ st Mancini), Perna, Pacilli (23’ st Ceccarelli), Sandomenico (15’ st Di Mercurio). A disp.: Cacchioli, Karkalis, De Francesco, Bernasconi. All.: Zavettieri
Arbitro: Guccini di Albano Laziale 6
Marcatori: 18’ pt Pacilli, 24’ pt Sandomenico, 35’ pt Perna
Note: spettatori 4111. Ammoniti: Togni, Corapi, Maccarrone, Filippini, Ceccarelli Angoli: 5-4 Recupero: 0’ pt; 2’ st.
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