
La Spal torna a giocare al “Paolo Mazza” e la Curva Ovest è pronta al solito tifo appassionato
“Decisiva”. “Fondamentale”. “La più importante dell’anno”. “La gara della svolta”. L’hanno descritta in tanti modi, dentro ed attorno a via Copparo, Spal-Santarcangelo. E se verosimilmente, dopo appena due giornate, è impossibile anche solo ipotizzare un qualsivoglia peso dei punti in palio domani (sabato) alle 19,30 al “Paolo Mazza”, rimane allo stesso modo il valore soprattutto simbolico della gara contro i Romagnoli.
Grande Spal, Spal da corsa. Brutta, bruttissima Spal, da zona retrocessione, da spettro serie D. Questo è il calcio: un giorno con il vento a favore, l’altro in burrasca. I biancazzurri sono passati da una estate comunque piena di buoni propositi e aspettative, ad un brusco contatto con la realtà del campionato e numeri eloquenti: 180 minuti giocati, 2 gare disputate, 2 sconfitte, 6 gol al passivo, 1 solo realizzato, 2 espulsioni, 0 punti in classifica. Doccia ghiacciata, come vuole la moda del momento, su ambizioni, proclami, entusiasmo dei tifosi. Che anzi, dopo la non bella prestazione – soprattutto a livello di carattere – della squadra a Savona, hanno invitato gli stessi giocatori, senza troppi giri di parole, a mettere in campo gli attributi e la personalità, ancor prima delle qualità tecniche o tattiche.
In settimana hanno parlato tutti: dal digì Vagnati, alla proprietà con Simone Colombarini, a qualche giocatore. Poi a estense.com nella giornata di mercoledì il Presidente Walter Mattioli, e nelle ultime ore in conferenza Oscar Brevi. Parola comune, tra le varie componenti, “compattezza”: già, perchè se è vero di qualche attrito tra dirigenza e mister dopo il ko con il Pontedera – a causa del mancato rispetto delle norme per l’età media – che ha dato vita alle voci di una possibile messa in discussione dello stesso tecnico dopo la sconfitta di sabato scorso a Savoia, in settimana sono arrivate parole di conforto, stima e fiducia nei confronti di Brevi dai portavoce della squadra e dai vertici societari. Forse non era necessario, perchè è impensabile un cambio di guida tecnica dopo appena due gare (seppur sottotono), ma era probabilmente utile per serrare le fila e affrontare il momento con la necessaria tranquillità.
«Siamo solamente alla seconda giornata di campionato – ha spiegato lo stesso trainer biancazzurro -, con altre trentasei da giocare, ma da quanto ho letto la SPAL pare già retrocessa. Di certo, siamo tutti rammaricati ma le considerazioni credo siano esagerate. Le critiche fanno parte del lavoro e sicuramente vanno ascoltate, ma adesso non possiamo creare tanto pessimismo e allarmismo. Due gare di campionato sono poche per giudicare lavoro e giocatori di un gruppo completamente nuovo».
Chiaro che dopo le rassicurazioni del caso, ora servirà una prestazione decisamente convinta da parte della Spal, e obbligatoriamente diversa – in primis nello spirito – rispetto a quella fornita in Liguria una settimana addietro. Il famoso “coltello tra i denti”, quello spirito che in diverse occasioni nella passata stagione è stato in grado di infiammare il “Paolo Mazza”. L’avversario di turno è probante: il Santarcangelo, già avversario dei biancazzurri nella passata stagione di Seconda Divisione, si è presentato in Lega Pro Unica con due risultati positivi, pareggio a Lucca al debutto, e ancora 1 a 1 in casa contro il Pisa nell’ultimo turno.
La Spal ritrova, al rientro dalla squalifica, Fioretti e Giani e recupera in extremis dai rispettivi acciacchi Germinale e Ferretì. Mister Brevi potrebbe puntare sul 4-3-3, schierando davanti a Menegatti la linea difensiva composta da Silvestri, Gasparetto, Giani e Legittimo, in mediana Landi, Togni e Capece, ed in attacco Fioretti affiancato sugli esterni da Finotto e Filippini.
Fischio d’inizio domani (sabato) al “Paolo Mazza” alle ore 19,30.
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