Politica
30 Novembre 2013
Il consigliere conumale giudicato colpevole di atti contrari ai pubblici uffici: facilitò una pratica edilizia

Simone Lodi condannato a due anni per corruzione

di Ruggero Veronese | 4 min

Leggi anche

Fallimento Spal. Dai creditori richieste per 17,6 milioni

Ammontano a 17,6 milioni di euro le richieste presentate dai creditori dopo la mancata iscrizione della Spal Srl di Joe Tacopina al campionato di Serie C. Il dato viene riportato dal progetto di stato passivo dei creditori e dei rivendicanti che - lunedì scorso, 1 dicembre - è stato depositato in tribunale a Ferrara dal commercialista Aristide Pincelli

Deve fare oltre cinque anni di carcere, rintracciato e arrestato dai carabinieri

Lo scorso 2 dicembre, i carabinieri di Codigoro hanno individuato e arrestato un 43enne del luogo che era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Rovigo per le diverse condanne che aveva ricevuto per reati in materie di stupefacenti e contro la pubblica amministrazione e il patrimonio

Ferrara attiva le misure antismog

Ferrara si prepara a due giorni di limitazioni straordinarie alla circolazione e alle attività agricole e domestiche giovedì 4 e venerdì 5 dicembre

admin-ajax (2)Il consigliere del gruppo misto in Comune di Ferrara Simone Lodi è stato condannato in primo grado a due anni per corruzione. E’ il verdetto che arriva dal tribunale di Ferrara dopo che l’imputato aveva ribadito ancora una volta la propria innocenza in aula. “Sono una persona pulita, non ho mai ricevuto finanziamenti, non capisco perchè siano state scritte queste cose su di me”, afferma Lodi con enfasi, per poi rivolgersi prima alla pm Patrizia Castaldini, che pochi minuti dopo pronuncerà la sua dura requisitoria, e poi al giudice collegiale: “Lei si è fatta una brutta immagine di me. Mi metto nei suoi panni, vedendo le carte che le hanno presentato. Vi chiedo di valutare attentamente, perchè qui si decide il futuro della mia vita. Io mi sono rovinato la vita con questa vicenda”.

Quasi un appello al cuore dei giudici, a cui poi seguirà l’arringa degli avvocati Francesco e Aldo Andriulli. Tutto inutile però: le prove a carico del consigliere comunale sono state ritenute decisive e la condanna dei giudici Marini, Testoni e Attinà ha addirittura superato le richiesta di un anno e mezzo del pm Patrizia Castaldini. Lodi è stato condannato a due anni di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per lo stesso arco di tempo.

Il processo non era cominciato con i migliori auspici per Lodi: a denunciarlo infatti, nell’ottobre del 2008, fu suo fratello Nicola, che rilevò ai carabinieri che di lì a breve un suo amico, Alessandro Rizzo, avrebbe pagato una mazzetta a Simone Lodi in cambio di “una spintarella” a una pratica edilizia. Rizzo (già condannato in patteggiamento a quattro mesi) voleva ottenere l’edificabilità e cambiare la destinazione d’uso a un terreno agricolo a Fossanova San Marco, in modo da poter costruire un’abitazione. Cominciano a quel punto le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Castaldini, che sfruttano sia la collaborazione di Nicola Lodi – che riferisce le proprie conversazioni con l’amico e il contenuto delle telefonate che questo faceva a Simone – sia le intercettazioni telefoniche e ambientali.

Gli elementi probatori più pesanti vengono ripercorsi uno a uno dalla pm durante la requisitoria. In cui sottolinea “l’esito eclatante dell’intercettazione” di una conversazione tra Nicola Lodi e Rizzo, in cui questo si dichiara soddisfatto di aver pagato la mazzetta. Una discussione che secondo la Castaldini “contiene il senso di tutta la vicenda: il cittadino che si rivolge al personaggio che crede potente in cerca di un aiuto. Ed è sconvolgente la normalità con cui accetta la situazione”. Quando Nicola chiede a Rizzo come si fosse conclusa la vicenda, questi infatti risponde: “Io quello che dovevo fare l’ho fatto, poi spero che lui (Simone Lodi,ndr) faccia il suo dovere”, per poi aggiungere: “Lo sai anche tu che per far girare le cose bisogna ungere. Al suo posto li avresti presi anche tu”.

La Castaldini sottolinea poi l’attendibilità della testimonianza di Nicola Lodi, nonostante i rapporti tutt’altro che amichevoli con il fratello, basandosi sulla spontaneità della sua denuncia e sui successivi riscontri nella vicenda. Come il prelievo bancario di 5 mila euro effettuato da Rizzo il 17 novembre 2008, giorno in cui secondo Nicola fu effettuato il pagamento e in cui i carabinieri appostati in auto videro Russo entrare nella casa del consigliere comunale.

La condanna di due anni (con sospensione condizionale) per Simone Lodi emanata dal tribunale di Ferrara avrà come pena accessoria anche l’interdizione dai pubblici uffici, che sarà effettiva solo dopo la sentenza definitiva. E a tal proposito l’avvocato Aldo Andriulli non esclude che il processo possa continuare in corte d’appello: “Ma come sempre aspetteremo le motivazioni della sentenza prima di esprimerci”, afferma il legale. Lodi rischierà quindi un brusco stop a una carriera politica iniziata in giovane età tra le file della Democrazia Cristiana, per poi sposare nel tempo le istanze di diversi schieramenti: dalla Margherita ad An, per poi confluire nel Popolo della Libertà e seguire Gianfranco Fini tra le fila di Futuro e Libertà. Un trasloco solo temporaneo per Lodi, che in breve tempo passò al gruppo misto, appoggiando a livello nazionale la nuova “Azione Popolare” di Silvano Moffa. Sul piano locale invece nel maggio scorso annunciò la nascita della lista civica (ma con un inquadramento di centrodestra) “Ferrara futuro insieme”, chi se candidava anche come “colonna destra” di una possibile alleanza con il Pd del sindaco Tiziano Tigliani, conosciuto fin dai tempi della Dc, in vista delle prossime elezioni amministrative.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com