Eventi e cultura
26 Novembre 2013
In uscita un cofanetto di 4 CD sul dialetto ferrarese con volume dei testi tradotti in italiano

“Al cuntàr,al cantàr di nòstar vècc”, le canzoni della tradizione

di Daniele Oppo | 3 min

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Al cuntàr,al cantàr di nòstar vèccSabato 30 novembre, alle ore 15 presso la Sala dei Comuni del Castello Estense il Gruppo Teorema Editore presenterà “Al cuntàr, al cantàr di nòstar vècc”, canti, filastrocche, favole, scioglilingua, indovinelli, proverbi e molto altro dei nostri nonni in dialetto ferrarese. Si tratta di un cofanetto di 4 CD sul dialetto ferrarese con volume dei testi tradotti in italiano.

Chi di noi ha avuto la fortuna di ascoltare storie e canti da una viva voce, una voce speciale, quella di una nonna o un nonno? Oggi, nel 2013, tra terremoti, crisi e catastrofi mondiali, non c’è più tempo per fermarsi ad ascoltare e così quelle storie e quei canti vengono dimenticati. Anche se il passato risulta molto lontano dal nostro quotidiano, riscoprirlo ci ricorda che proveniamo da esso: ci riporta alle nostre radici culturali, alle origini.

Da tali riflessioni è nata l’inedita collana di canzoni e tradizione ferrarese, genuina e poetica, simpaticamente irriverente e a tratti commovente, che ci restituisce proverbi, filastrocche, canti dei contadini, degli emigranti del secolo scorso e lo spirito e l’arguzia ferrarese, così caratteristica e in quest’opera evidente anche per chi ferrarese non è.

Il maestro Corrado Celada, per oltre cinquant’anni primo mandolino dell’orchestra Gino Neri di Ferrara, etnomusicologo e poeta, ci trasporta attraverso serate nelle case contadine, dove tra un sorso e l’altro da una bigoncia di vino si raccontavano aneddoti, si giocava con le canzoni, si sdrammatizzava su dispiaceri e orrori della vita quotidiana, della guerra, dei campi di concentramento, si versava una lacrima serena sui ricordi, si raccontava una barzelletta e si sognava insieme.

Alfredina Rossi ci fa sorridere con la sua freschezza di ottantaseienne doc, lucida, scanzonata e sopra le righe, interpretando a memoria favole, proverbi, indovinelli, canzoncine, mòd ad dìr e zzirudèle a ruota libera, con anche momenti di drammatizzazione da vera attrice, tanto immedesimata e protagonista dei suoi stessi ricordi da diventare irresistibilmente coinvolgente.

I Lumera, gruppo di musica popolare, raccolgono da questo tesoro di stimolanti tradizioni realizzando un progetto originale e sfaccettato nel quale, tra interpretazioni di canzoni della musica popolare ferrarese, contaminate e rivisitate attraverso la musica dei nostri giorni, composizioni musicali su poesie del maestro Celada e canzoni originali che prendono spunto dallo spirito più profondo di questa collana, ci accompagnano in un viaggio sonoro unico ed emozionante tra stili e fantasia.

Completa l’opera un volume con i testi in dialetto ferrarese e la relativa traduzione in italiano, del quale la revisione scientifico-dialettale è a cura della Prof.ssa Maria Cristina Nascosi Sandri.

Ferrara, la nostra terra, matrice di una lingua dialettale autoctona terragna, vòlta al risparmio, mai allo spreco, sincopata, come ricordava uno dei nostri maggiori Autori, Alfonso Ferraguti, è madre di una civiltà e di una cultura che vengono da molto lontano, figlie, a loro volta, di quell’acqua che ha per sempre segnato il cammino delle sue creature, l’acqua del Grande Fiume, il Po.

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