Una scossa in provincia di Bologna è stata percepita anche a Ferrara
Una scossa di magnitudo 3.8 è stata avvertita nella primissima mattinata di sabato 3 maggio anche a Ferrara nonostante l'epicentro fosse nel bolognese, ad Alto Reno Terme
Una scossa di magnitudo 3.8 è stata avvertita nella primissima mattinata di sabato 3 maggio anche a Ferrara nonostante l'epicentro fosse nel bolognese, ad Alto Reno Terme
Prima ha perso il controllo della propria motocicletta su cui stava trasportando il figlio 15enne della propria compagna, rimasto gravemente ferito e elitrasportato all'ospedale Maggiore di Bologna, poi - dopo l'alcoltest risultato positivo - è riuscito a scappare per i campi, facendo perdere le tracce
Non c'è pace per la nuova piazza Cortevecchia. Dopo le pozzanghere dovute alle forti di piogge, ora il problema è relativo alla presenza di decine di topi - alcuni anche di grandi dimensioni - che scorrazzano liberi per tutto il perimetro della piazza
Lo avevano da poco dimesso dall'ospedale di Cona, dove era stato ricoverato nelle ore precedenti, e - invece che salire sull'autobus o telefonare a un taxi che lo venisse a prendere - ha pensato bene di lasciare il Sant'Anna in maniera molto originale, mettendosi al volante di un'ambulanza
Torna il sereno sulle serate estive a Comacchio e Lidi. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto l'istanza cautelare presentata dal Comune, sospendendo l'efficacia della sentenza del Tar che, nei mesi scorsi, aveva annullato il regolamento comunale sugli eventi musicali negli stabilimenti balneari e nei locali in possesso dei requisiti
Un ex ministro all’ambiente, una società ferrarese specializzata in infrastrutture civili e un progetto internazionale per lo sviluppo del territorio irakeno. Sono questi gli elementi portanti dell’inchiesta avviata dalla procura, coordinata dal pm Nicola Proto e affidata alla guardia di finanza di Ferrara e che ha portato gli uomini delle fiamme gialle a Roma, nella sede del ministero, per acquisire i documenti che potranno far luce su un presunto uso illecito di denaro pubblico. Denaro destinato ufficialmente a finanziare un progetto di sviluppo in Iraq ma finito secondo gli inquirenti, grazie all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, in un conto corrente privato in Giordania.
Il sottile filo che lega il Medio Oriente con l’ex ministro all’ambiente Corrado Clini parte proprio da Ferrara. E per la precisione dagli uffici di via Putinati dove ha sede la società Med Ingegneria Srl. L’inchiesta nasce infatti quando la guardia di finanza comincia a indagare su una serie di fatture sospette a carico dell’azienda, tutte riconducibili al progetto “New Eden”. Un piano internazionale iniziato nel 2004, finalizzato allo sfruttamento delle risorse idriche ed energetiche nel sottosuolo dell’Iraq meridionale (l’antica Mesopotamia) e posto sotto la supervisione del ministero dell’ambiente italiano. Il tutto con un’erogazione di fondi pubblici da parte dell’Italia pari a 45 milioni di euro.
Le fatture individuate dalle fiamme gialle ferraresi parlano però di una storia ben diversa. Perché parte degli stanziamenti sarebbero stati spesi dalla Med Ingegneria per operazioni rivelatesi inesistenti e che potrebbero aver mascherato un passaggio di denaro verso un conto corrente giordano. Un’operazione illecita che, se dimostrata, porterebbe a gravi capi di imputazione per i vari responsabili: riciclaggio, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
C’è chiaramente il massimo riserbo da parte delle autorità giudiziarie estensi, che ieri si sono riunite in un lungo summit in procura. Parte della vicenda viene però ricostruita anche dal quotidiano nazionale “Il Tempo”, secondo cui Clini sarebbe già stato iscritto nel registro degli indagati e avrebbe ricevuto “un invito a presentarsi” da parte della procura di Ferrara. “Non ne so nulla e preferisco non rilasciare alcun commento prima di capire di cosa si tratti – ha dichiarato l’ex ministro al giornalista Augusto Parboni de Il Tempo -. Comunque il progetto New Eden va avanti da dieci anni, vi partecipano tra gli altri Italia, Usa, Canada e Giappone ed è stato anche premiato con un “oscar” dedicato all’ambiente”.
Tutte notizie reperibili facilmente anche presso la sede legale della Med Ingegneria. “Grazie ad un contatto tecnico con Exponent negli Stati Uniti – si legge nella presentazione del progetto New Eden -, Med Ingegneria, insieme alla società d’ingegneria Sgi di Padova, è diventata primo referente tecnico dell’Iraq Foundation (Ong statunitense, con sede a Washington, che annovera tra i suoi fondatori le principali personalità del nuovo Iraq), per la realizzazione del master plan delle risorse idriche del Sud del paese. […] Le attività sono svolte in piena collaborazione con i più alti rappresentanti dei principali ministeri del nuovo governo iracheno (ministero delle risorse idriche, dei lavori pubblici, dell’energia) e con le altre principali istituzioni internazionali che si occupano della ricostruzione del paese (Unep, Unesco, U.S. Aid, governo canadese, governo giapponese), sotto l’egida del Ministero dell’ambiente italiano”.
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