Prima di essere portato in ospedale ha raccontato ai carabinieri di essere stato accoltellato alla schiena mentre cercava di salvare la sua ex fidanzata, costretta alla prostituzione da tre connazionali rumeni. Tre connazionali che dopo l’arresto sono stati portati al tribunale di Ferrara per il processo per direttissima, ma i punti interrogativi nel racconto della parte lesa non mancano. Tanto che il giudice ha deciso, su richiesta dell’avvocato difensore Alessandro Misiani, di rinviare l’udienza al 7 ottobre, quando le parti coinvolte potranno portare più elementi a sostegno delle proprie versioni.
La storia comincia lunedì pomeriggio, quando un cittadino rumeno si reca in un appartamento di via Foro Boario, dove vive l’ex compagna con tre connazionali. L’uomo parla con la ragazza e le chiede di andarsene via assieme a lui, ma nel frattempo intervengono gli altri tre inquilini e ne nasce una lite furibonda. Secondo il racconto dell’uomo, il trio lo avrebbe aggredito con calci e pugni fino a costringerlo alla fuga. Una volta uscito dall’appartamento, il fuggitivo sarebbe stato inseguito fino a una struttura abbandonata nell’area ferroviaria poco distante, subendo proprio in quel frangente alcuni colpi di arma da taglio alla schiena.
Ed è sempre durante l’inseguimento per il viale ferrarese che il gruppo viene notato da una pattuglia dei carabinieri di passaggio in via Foro Boario, con gli agenti che decidono di intervenire immediatamente per evitare le conseguenze peggiori. E così, dopo aver intimato l’alt agli inseguitori e aver constato le condizioni del ferito, i militari chiamano un’ambulanza per il ferito e trasportano gli aggressori in caserma, dove sono stati trattenuti durante la notte in attesa del processo per direttissima. I tre sono stati identificati come C.S., C.S. ed N.D., rispettivamente di 32,25 e 37 anni.
I condizionali sono d’obbligo nel riportare questo episodio, dal momento che permangono molti dubbi sull’accaduto. In primo luogo per l’arma utilizzata per ferire la vittima, che al momento non è stata ancora ritrovata. E in secondo luogo per alcune incongruenze nel suo racconto, che hanno spinto il giudice del tribunale di Ferrara ad accettare la richiesta di un rinvio da parte dell’avvocato dei tre presunti aggressori. Nelle prossime settimane la difesa deciderà quindi se affrontare il procedimento ordinario o se optare per un rito abbreviato. Per i tre imputati il tribunale di Ferrara ha deciso di convalidare l’arresto della sera precedente, ma sono stati rimessi in libertà al termine dell’udienza in attesa di una sentenza definitiva.
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