Sport
11 Luglio 2013
Saltata la trattativa con Wind 4 win, Benasciutti ha riallacciato i contatti con la proprietà della Giacomense: accordo vicino per la cessione del marchio, con conseguente fusione tra le due società e futuro biancazzurro in Lega Pro.

Clamoroso: Spal ai Colombarini?

di Federico Pansini | 6 min

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spalSpal a Wind 4 Win? No, Spal ai Colombarini. Ha dell’incredibile la successione dei colpi di scena in casa biancazzurra nelle ultime ore: un susseguirsi di eventi di cui rendiamo conto ai lettori ed agli appassionati spallini, senza però, ed è doveroso sottolinearlo, avere il supporto dell’ufficialità che ancora manca, così come è mancata nelle ultime settimane di trattative per un estenuante quanto snervante ed a tratti paradossale passaggio di proprietà in seno al sodalizio estense.

L’ennesima giornata di fuoco in casa Spal, sembrerebbe però portare la società dritta nelle mani della famiglia Colombarini, attuale proprietà della Giacomense con un conseguente quanto incredibile ritorno dei colori biancazzurri in Lega Pro, dopo l’anno di purgatorio (calcisticamente un inferno..) in serie D. Questo lo scenario per certi versi clamoroso ma non nuovo (progetto nato negli scorsi mesi, come estense.com aveva anticipato http://www.estense.com/?p=293379) legato al futuro del sodalizio estense

Il racconto delle ultime ore parte necessariamente dall’intervento, attraverso un comunicato stampa, del Sindaco Tiziano Tagliani. Parole durissime quelle del primo cittadino nei confronti della vicenda Spal, che a detta dello stesso Tagliani «..comincia ad assumere toni da commedia». Un segnale forte dunque da parte del massimo esponente delle Istituzioni cittadine, che nelle sue riflessioni ha espresso pure il rammarico per la mancata buona riuscita del progetto (supportato dallo stesso Comune) di fusione con la Giacomense: «Dopo il rocambolesco passaggio da Butelli a Benasciutti – scrive Tagliani – e dopo che è tramontata l’ipotesi per me più idonea, ovvero la fusione con la Giacomense, qualche settimana addietro mi è stato presentato Candela come nuovo presidente Spal; ora leggiamo che in realtà ci sarebbe a disposizione una nuova cordata milanese». Un riferimento quello del Sindaco evidentemente non casuale, visto quanto è accaduto nelle ultime ore.

Ma procediamo con ordine: oggi (giovedì;ndr) doveva essere infatti una giornata decisiva per il futuro biancazzurro, con il termine dell’iscrizione (on line;ndr) al prossimo campionato di Serie D. Una procedura che ancora (giovedì sera;ndr) l’attuale società Spal non ha effettuato. «Il termine massimo per presentare la documentazione cartacea è domattina (venerdì;ndr) entro le 12 – ha puntualizzato nel pomeriggio di giovedì alla nostra redazione Lorenzo Cestari, attuale digì biancazzurro -. E la Spal sarà regolarmente iscritta entro quei termini». Ma al di la delle dichiarazioni di facciata, quanto accaduto nelle ultime ore è  la conferma che sarebbe l’attuale patron Benasciutti a farsi carico degli eventuali oneri economici per la regolare partecipazione dei biancazzurri al prossimo torneo di serie D, e quindi di riflesso che dopo giorni di dichiarazioni di interesse all’acquisto del pacchetto di maggioranza ed esposizioni mediatiche, l’azienda Wind 4 win (rappresentata da Andrea Cani e Giulio Pinzi) non avrebbe dato allo stesso Benasciutti le garanzie economiche richieste  per chiudere l’affare e quindi rilevare la società e provvedere da subito agli oneri della stessa. In soldoni: trattativa sfumata. L’ennesima.

Lo scenario andatosi a configurare in questo caldo giovedì di luglio è quindi facilmente ipotizzabile, pur mancando riscontri ufficiali: una dopo l’altra le trattative con Candela, prima, e con Wind 4 win, poi, si sono concluse con un nulla di fatto, mettendo l’attuale proprietà di fronte ad una scelta obbligata senza ulteriori vie di fuga per garantire un futuro ai colori spallini. Benasciutti, che deve per altro fare i conti con le difficoltà gestionali lampanti emerse nella prima metà del 2013 e una frattura insanabile con una grossa fetta del pubblico, spinto probabilmente anche dalle parole del Sindaco Tagliani, ha riallacciato in giornata i contatti con Fabio Bulgarelli (presidente della Mobyt Basket e “regista”, per conto della famiglia Colombarini, del progetto di fusione Spal-Giacomense) trovando disponibilità massima per tornare a discutere dell’affare. Una trattativa lampo nata nel primo pomeriggio di oggi (giovedì), che secondo quanto filtra da ambienti vicini al Comune, alla Spal ed alla stessa Giacomense, pare aver messo d’accordo in pochissimo tempo le parti in causa e porterebbe verso una intesa di massima, con le trattative e gli incontri tra le parti che sono destinate a proseguire durante la serata e la nottata e che vedrebbero presente, oltre a Bulgarelli e il patron spallino pure Francesco Colombarini. Allo stesso tempo, la cautela dei protagonisti è massima nelle dichiarazioni pubbliche: si susseguono i “no comment”, senza però alcuna smentita sull’esistenza della trattativa tra la famiglia Colombarini e Benasciutti.

Cresce l’attesa quindi per una presa di una posizione ufficiale dei protagonisti, che sempre da quanto si è appreso dovrebbe arrivare se non nelle prossime ore, entro pochissimi giorni. I termini dell’affare sono però ipotizzabili, in linea di massima: la famiglia Colombarini andrebbe a rilevare il marchio storico  in possesso di Benasciutti, per una cifra intorno ai 300mila euro (gli stessi che il patron Spallino aveva richiesto a Wind 4 win come garanzia della quota impegnata dallo stesso Benasciutti per l’iscrizione della Real Spal allo scorso campionato). La nuova proprietà biancazzurra porterebbe poi l’intera struttura dirigenziale e tecnica della Giacomense e il titolo sportivo di Seconda Divisione di Lega Pro al “Paolo Mazza”, ma con i colori sociali e la denominazione S.P.A.L. . In sintesi, dopo l’annata negli inferi dei Dilettanti, Ferrara tornerebbe a respirare l’aria del professionismo, nelle mani di una società tutta ferrarese, capace negli ultimi anni di regalare ad una piccola realtà come Masi San Giacomo, attraverso una gestione impeccabile, il calcio di terza serie. L’avvento dei Colombarini permetterebbe poi, nel progetto lanciato dal Comune e dallo stesso Bulgarelli, di formare una Polisportiva, capace di unire le realtà spallina a quella del basket con la Mobyt, del volley con la Ka Group Carife e di numerose altre discipline di Ferrara. L’obiettivo  è quello, in un momento di crisi economica a livello mondiale, di gestire al meglio ed abbattere quanto più possibile i costi spropositati di gestione di compagini sportive. Le società coinvolte nel progetto manterrebbero chiaramente una struttura autonoma e bilanci separati.

Rimangono alcuni nodi da sciogliere, e probabilmente di questi si sarà parlato e si continua a parlare negli incontri di queste ore tra Bulgarelli, i Colombarini e Benasciutti, partendo innanzitutto dal  titolo sportivo di Serie D, (sempre a patto che la Spal venga iscritta nella mattinata di venerdì al campionato dilettantistico) nonostante la possibile fusione con la Giacomense: potrebbero essere gli stessi grigiorossi a ripartire da quella categoria, dando così continuità al calcio a Masi San Giacomo?

La certezza è che il tempo stringe, anche in termini regolamentari: se tutto andrà per il meglio, la nuova società biancazzurra dovrà procedere in pochissimo tempo con la richiesta di iscrizione alla Seconda Divisione non più con la denominazione Giacomense ma come S.P.A.L. . In tal senso c’è ottimismo: negli scorsi mesi Walter Mattioli (attuale Presidente dei grigiorossi, carica che manterrebbe pure in biancazzurro;ndr) aveva trovato riscontri positivi dal Presidente della Lega Pro Macalli sulla fattibilità del progetto, considerato funzionale a riportare una squadra storica come la Spal nel calcio professionistico.

Non rimane che attendere e capire se si tratta, davvero, della “volta buona”. E se, finalmente, dopo anni di buio e le ultime settimane di sofferenze, le tessere dell’intricato puzzle biancazzurro andranno a comporre un futuro stabile e sereno per i colori ultracentenari del sodalizio estense.

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