Nella serata che ha visto radunarsi una folla di ex clienti di Raffaele Mazzoni per un incontro collettivo coi rappresentanti del Codacons (vai all’articolo), ha fatto la sua comparsa anche una persona che molti non si sarebbero aspettati di vedere. La figura per forza di cose più vicina, in questo momento, al broker di Banca Mediolanum: il suo avvocato Irene Costantino, che non evita lo scomodo confronto con la stampa e – soprattutto – con le quasi 200 persone in sala.
“Si rende conto che il suo cliente ci ha rovinati? Che ci ha truffati? Che c’è chi ha provato a suicidarsi?”. Per alcuni dei risparmiatori Irene Costantino è molto più del semplice rappresentante legale di Mazzoni: la fermano per sapere dove si trova il suo cliente, come trovarlo, o se ha intenzione di tornare per costituirsi. “Mazzoni non è ricercato – risponde pazientemente l’avvocato – e non si costituirà perchè non è un condannato e verso di lui non è stato emesso alcun ordine di custodia cautelare. Ma è intenzionato a tornare e a collaborare con la procura”.
Concetti che il legale ribadisce anche una volta uscita dalla sala, aggiungendo però alcuni dettagli che possono far sperare in una conclusione veloce di tutta la vicenda. “Non so dove sia Mazzoni – spiega la Costantino -, al telefono non me lo ha detto ed è giusto che io non lo sappia. Ma ritengo che possa tornare nell’arco di poco tempo, perchè stiamo organizzando un incontro con gli inquirenti e non credo che sia molto lontano”. Un incontro che potrebbe avvenire molto presto, anche nel giro di questa settimana. “Quando tornerà? Potrebbe anche essere questione di ore. E l’incontro con gli inquirenti dovrebbe avvenire nell’arco di giorni”.
La posizione del suo cliente sarebbe comunque tutta da chiarire anche per il legale, che spiega: “abbiamo potuto incontrarci solo una volta, prima che decidesse di allontanarsi da Ferrara per le minacce ricevute tramite telefonate e messaggi. Non so dire esattamente perchè abbia deciso di scappare: lui mi ha detto di aver paura per il figlio e la moglie, più che per sé, e già stasera abbiamo visto che gli animi si sono scaldati molto e qua ci sono tutte queste persone che ritengono di essere state truffate da lui. Le modalità di quanto accaduto sono al vaglio nostro e degli inquirenti: il mio lavoro è quello di verificare quelle che possono essere le sue eventuali responsabilità, ma queste sono risposte che potremo dare più avanti. È chiaro però che già questa responsabilità di fronte agli inquirenti dice qualcosa”.
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