Turismo e vacanze
18 Luglio 2012
Alla scoperta dei gioielli culturali, artistici e naturalistici della regione belga

A spasso per la Vallonia

di Tiziano Argazzi | 8 min

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La Vallonia che nel sud del Belgio si allunga fino ai confini di Germania, Francia e Lussemburgo è la meta ideale per una vacanza in questo torrido inizio di estate. Questa è una terra da visitare con calma per assaporarne di strada in strada, chilometro dopo chilometro, le mille sorprese e le tante  peculiarità: ricchissimo è il patrimonio culturale, roamantica e gentile è la natura, ottima è la cucina, di grande qualità la  birra e la gente è accogliente.  La Vallonia è come una scatola magica da cui escono continuamente delle sorprese, tutte piacevoli. La immensa pianura che da Bruxelles si estende verso sud, è poi qualcosa di fantastico. Basta lasciare correre lo sguardo per rimanere estasiati dal verde intenso e luminoso che la colora in modo uniforme e che si mischia in modo armonioso con tante altre tinte che si rincorrono all’infinito per dare  vita  a fantastici giochi di luci e di colori. Poi quando meno te lo aspetti ecco apparire un villaggio o un borgo di intatta impronta medievale, dove il tempo sembra essersi fermato, oppure un monumento, un palazzo, un castello, una chiesa o una abbazia.

Namur una città di storia e di cultura. Ma il cuore della Vallonia è Namur, il capoluogo della regione, soprannominata la “Porta delle Ardenne”. Adagiata sulla Mosa, che proprio qui ingloba l’altro fiume, la Sambre, e protetta dalla Cittadella, un antico complesso militare costruito nel Medioevo su un alto sperone di roccia che scende a picco verso la Mosa, è una città affascinante e raffinata grazie al suo passato ricco di storia e di cultura, ai suoi vecchi quartieri che abbondano di segreti ed al suo presente, fatto di modernità e dinamismo, con le vivaci vie dello shopping, il colorato folclore, le sue tradizioni puntualmente conservate ed i tanti giovani che affollano bar e trattorie fino a notte fonda. Namur si visita a piedi con calma, quasi ogni angolo nasconde qualcosa di interessante, tutto è a portata di mano in un centro storico ben conservato che si percorre in una giornata: dalla Cattedrale di Saint-Au­bain in stile neoclassico, con l’imponente cupola, alla barocca Chiesa di Saint-Loup, al neoclassico Palazzo del Governo per arrivare al  Teatro Lirico costruito nel 1868 che propone un centinaio di spettacoli e concerti all’anno. Mentre si visita la città vecchia si incontra il Musée Félicien Rops (www.museerops.be) dedicato all’artista originario di Namur e dotato di grande talento nel disegno, nella pittura e nell’incisione. Allestito in un antico palazzo presenta un migliaio di opere che abbracciano tutti i temi cari al pittore: la donna, l’amore, il desiderio e la morte.

Percorrendo piazze e piazzette, stradine e vicoletti, sempre molto affollati, si rimane piacevolmente sorpresi dall’atmosfera tranquilla che si incontra che riflette il gusto degli abitanti per l’arte del buon vivere. Quando si arriva su Place du Marché aux Légumes, dove si affacciano antichi edifici in pietra e mattoni, è quasi d’obbligo una sosta per uno spuntino e una buona birra artigianale al bar “Le Ratin Tot”, aperto nel 1616,  il  più antico della città.

Prima di lasciare Namur è d’obbligo lasciarsi tentare dalla ricca gastronomia: tra ristoranti e trattorie dall’ottima cucina e brasserie per una pausa più rapida non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si consiglia di provare il ristorante Le Grill de Tanneurs, situato al primo piano dell’omonimo hotel (www.tanneurs.com), che propone una cucina tipica, interessante e generosa a base di carne e pesce. E per concludere un ottimo dessert  con cioccolato e fragole  di Wépion, rinomate in tutta Europa, alle quali è dedicato persino un museo.

Museo della fragola di Wepion. Situato in un parco, in riva alla Mosa, a Wepion un paese a pochi chilometri da Namur, il Museo della Fragola, interamente rinnovato, presenta ai visitatori cinque sale d’esposizione, in tutto 200 metri quadri, dedicate alla storia locale e alla coltivazione della fragola con i vari attrezzi necessari per la sua lavorazione. I piccoli visitatori possono trascorrere alcuni momenti di divertimento guardando i cartoni animati sulla fragola. C’è anche un centro informativo ed un piccolo negozio dove comprare alcuni prodotti tipici della regione. Di fronte al museo c’è  il “giardino dei piccoli frutti” con 27 varietà di fragole e tante piccole piante. Il Museo  fino a metà ottobre  è aperto dal martedì al sabato dalle 14 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 18. Info: www.museedelafraise.be.

Dinant la figlia della Mosa. La strada che da Namur porta a Dinant è una delle più belle del Belgio. Un paradiso della natura grazie alla Mosa e ai suoi affluenti che solcano la regione rendendola un rigoglioso territorio verde. Se non bastasse, in questo scrigno di smeraldo è tutto un susseguirsi di castelli e giardini, di valli nascoste e grotte erose dai fiumi, di borghi pittoreschi e cittadine dal fascino vivace, ricche di storia e carattere. Dinant, che si distente fra le Ardenne e la Mosa, è uno dei gioielli più preziosi. La cittadina, soprannominata “figlia della Mosa”, si è sviluppata quasi in simbiosi con il grande fiume, tanto che i vecchi e  nuovi insediamenti sono prospicienti alle sue rive. La  Collegiata di Notre-Dame col caratteristico campanile a bulbo e l’antico portale romanico, è una delle sue perle più importanti. Alle sue spalle, abbarbicata sulla montagna c’è l’affascinante Cittadella (www.citadellededinant.be)  raggiungibile a piedi o con la comoda funicolare. Dalla vetta si può godere di una vista mozzafiato sulla Mosa e sull’intera città. A sud della chiesa, parallela al fiume, si snoda la Rue Grande, col Municipio ed il Palazzo di Giustizia. Dinant è poi la città natale di Adolphe Sax, inventore del sassofono: sul ponte principale che attraversa la Mosa si contano oltre 25 sassofoni giganti con i colori delle nazioni dell’Unione Europea. Si consiglia una tappa golosa al ristorante Jardine de Fiorine (www.jardindefiorine.be) dove la cucina propone ottimi piatti a base di pesce, frutti di mare e selvaggina in stagione.

Durbuy la più piccola città del mondo.  Ultima tappa,  Durbuy la più piccola città del mondo con un grande  parco topiario  (www.topiairesdurbuy.be) di oltre 10 mila metri quadrati sulle rive dell’Ourthe. L’arte topiaria è una particolare tecnica di potatura che permette alle piante di assumere le forme geometriche più varie in base all’estro ed alla professionalità dell’artista. In genere questa particolare potatura  si utilizza per scopi ornamentali. Nel parco di Durbuy invece  l’arte topiaria ha raggiunto livelli artistici di grande rilievo. Passeggiando per i vialetti si possono ammirare oltre 250 sculture verdi, vere e proprie opere d’arte, alcune addirittura monumentali, create anche da artisti famosi. La cittadina con il bel Castello dell’XI secolo, le stradine medievali e gli antichi edifici del XVII secolo mantiene  intatto tutto il fascino di un tempo. Un luogo assolutamente da vedere.

Vallonia tradizione e qualità soprattutto in cucina. Che si tratti di birrifici artigianali o di birre d’abbazia, dei deliziosi formaggi o delle acque minerali fino ai piatti dal profumo irresistibile, la Vallonia propone per il 2012 e 2013 una serie di appuntamenti per festeggiare al meglio “la Vallonia dei Sapori 2012-2013”, dove viene messa in vetrina l’interessante gastronomia della regione, genuina e di qualità. Molto nutrito il calendario degli eventi tra i quali  il Caravan del Gusto con soste nei mercati di “prodotti locali” delle principali città con a bordo uno chef e un maître chocolathier; i saloni culinari, i festival della birra e le passeggiate golose,  i picnic giganti in alcuni parchi classificati della Vallonia; la nuova rete Bistrot&Rando; una mostra itinerante, dinamica e high-tech sul tema “itinerari e sapori” per coinvolgere 25 musei … e tanto altro ancora.

Cioccolato per un regalo gustoso. Sono anche molti, e tutti ottimi, i tipi  di cioccolato prodotti nelle cioccolaterie della Vallonia. Ad Erezee, a pochi chilometri da Durbuy, nei primi contrafforti delle Ardenne, si consiglia di visitare la cioccolateria artigianale Defroidmont (www.chocolatier-defroidmont.be). Prima di degustare od acquistare le tante sfiziosità a base di cioccolato che qui vengono prodotte, si consiglia di assistere ad un interessante percorso multimediale sulla nascita e sviluppo dell’azienda.

Birra e Vallonia: binomio inscindibile. La birra è un importante biglietto da visita della Vallonia nel mondo. Dagli anni ’90 in poi sono nati tantissimi birrifici artigianali che hanno portato alla creazione di tante nuove birre e nuovi profumi. Molte sono le varietà (oltre 500), dalla bionda, alla bruna; dalla birra al lampone a quella di stagione; dalla birra d’abbazia,  alla trappista. Basta pensare che nel mondo le birre trappiste sono sette in tutto, tre prodotte in Vallonia (Orval, Chimay e Rochefort) e tre nelle Fiandre. Si consiglia una visita al nuovo Espace Chimay (http://espacechimay.com), poco distante dall’Abbazia Notre-Dame de Scourmont. I pannelli multimediali  introducono in un universo dove birra e formaggio sono le stelle indiscusse di un percorso lungo 150 anni ricco di tesori, storia e segreti di produzione delle birre e dei formaggi dei monaci trappisti di Chimay. Al termine è previsto un assaggio della birra di puro malto “Poteaupré Special”, prodotta in esclusiva per l’annesso Auberge du Poteauprè dove, se è l’ora di pranzo, si può fare una sosta golosa per un menù degustazione a base di formaggi accompagnati da quattro tipi di birre: qualcosa di fantastico.

Come arrivare: Da Bologna a Bruxelles ci sono due voli giornalieri di Brussels Airlines (www.brusselsairlines.it), alle 6,25 e 11,55, con arrivo all’aeroporto della capitale belga circa due ore dopo. Poi si può noleggiare un’auto per  raggiungere facilmente le città della Vallonia.

Info: www.belgioturismo.it.

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