Oltre 10 miliardi di euro di fatturato. Più di 4 miliardi provenienti dall’export, in crescita del 13 per cento sul 2010. Sono i numeri con cui ha chiuso il 2011 il settore vitivinicolo italiano, a dispetto della crisi economica. In Italia, il mondo del vino continua a fare la parte del leone trainando l’intero comparto agroalimentare e confermando il proprio ruolo di leader sui mercati esteri con una quota del 22 per cento. Un risultato che ribadisce l’eccellenza nazionale, forte anche di una manifestazione come Vinitaly, il più importante salone internazionale per il business dei vini e dei distillati, la cui quarantaseiesima edizione è in programma alla Fiera di Verona da oggi 25 marzo a mercoledì 28 marzo 2012.
“I numeri e le novità di Vinitaly – sottolinea il Presidente di Veronafiere, Ettore Riello – sono anche quest’anno di grande impatto: oltre 4.300 espositori (+4%), il debutto di ViViT – Vigne Vignaioli Terroir, la rassegna dedicata ai vini da agricoltura biologica e biodinamica che ha anticipato la recente decisione UE di riconoscere le etichette bio dalla prossima vendemmia, e grande spazio al canale horeca e ai sommelier”.
Per il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani il binomio “Business e cultura è quanto mai strategico per migliorare i risultati che il mondo italiano del vino ha registrato nel 2011: oltre 10 miliardi di euro di fatturato, dei quali 4,4 provenienti dall’export (+12% sul 2010) e una quota di mercato mondiale salita al 24,3%”. Lunedì alle 12,30 conferenza stampa con il presidente della Cogeca, Paolo Bruni, e il commissario europeo Dacian Cioloþ, che in un’intervista a Veronafiere anticipa: “Non vogliamo mettere una corda al collo del settore del vino, ma allo stesso tempo non possiamo minare le possibilità del settore di crescere nella direzione della qualità”. Lunedì pomeriggio a Vinitaly anche il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
A Vinitaly tornano poi le degustazioni, con Taste Italy che si arricchisce della collaborazione di Doctor Wine, alias Daniele Cernilli, senza dimenticare Tasting Ex…Press e Trendy oggi, Big domani. Il Gambero Rosso presenta i 375 vini premiati con i Tre Bicchieri, mentre a Civiltà del Bere il compito di guidare la degustazione “Di padre in figlio: il passaggio generazionale nelle grandi famiglie del vino”. La Valpolicella è protagonista della retrospettiva “Trent’anni di Amarone
d’Arte” e “Le grandi biografie del vino” si concentrano sulle cantine Gaja, Florio, Tenuta dell’Ornellaia e Frescobaldi.
Oltre al business, durante i quattro giorni di manifestazione, si fa anche cultura del vino. Ecco allora
convegni e seminari, con la presentazione delle ricerche “Consumi di vino nella Gdo”, “Comportamenti d’acquisto dei consumatori allo scaffale vini del supermercato” e “Consumo del vino nel fuori casa”. Ci sono poi l’“Indagine sul passaggio generazionale nelle aziende vitivinicole” presentata da Renato Mannheimer e i primi risultati dell’inchiesta “Vino, futuri possibili-1° rapporto di filiera”, realizzata in collaborazione con il Sole24Ore. La Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, approfondisce il tema del consumo “fuori casa” con due dibattiti, mentre Vinitaly si occupa di un focus sui mercati internazionali di Stati Uniti ed Asia. Alla sera invece si pensa ai wine lover con Vinitaly for you, il dopo salone serale in centro città, al Palazzo della Gran Guardia, dove degustare buoni vini con il sottofondo di musica dal vivo.
Come ogni anno, infine, in contemporanea con Vinitaly si svolge Sol, il Salone internazionale dell’olio extravergine (www.sol-verona.com), giunto alla 18^ edizione. Tra i padiglioni spazio anche al meglio dell’agroalimentare italiano di qualità con il 6° Agrifood Club (www.agrifoodclub.com) e agli accessori e alle attrezzature per la cantina e il frantoio in mostra al 15° Enolitech, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie (www.enolitech.com).
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