Turismo e vacanze
29 Luglio 2011
Piancavallo, Valli Pordenonesi e Magredi: terre ideali per un turismo a misura d’ambiente

Dolomiti friulane, alla scoperta di saperi e sapori

di Tiziano Argazzi | 5 min

Leggi anche

Il Friuli, una terra ricca di sfaccettature e contrasti. Un territorio dal grande fascino che merita di essere scoperto con calma per gustarlo fino in fondo, a cominciare dalla zona occidentale, raggruppata nella Comunità montana del Friuli Occidentale. Una realtà di 26 comuni  che si estende dal Livenza al Tagliamento ed è divisa in tre zone: le Dolomiti Friulane, la Pedemontana ed i Magredi. Uno scrigno di storia, di bellezze naturalistiche, di tradizioni e cultura.

Ogni paese offre peculiarità naturali ed artistiche. Ad esempio Spilimbergo è nota per la scuola di mosaico, Sequals, patria di Primo Carnera, è famosa per la tradizione del mosaico e del terrazzo, Piancavallo per le importanti strutture sciistiche, Erto e Casso per la diga del Vajont e Maniago, a pieno titolo, capitale italiana della coltelleria.

Quella delle Dolomiti Friulane è una zona adatta ad ogni tipo di vacanza, per chi ama lo sport o i ritmi lenti del vivere bene ed i piaceri di gusti, gesti e tradizioni che vengono da lontano. È allora possibile “tuffarsi” in un viaggio indimenticabile alla scoperta di “saperi”, “sport” e “sapori” di un territorio che aspetta solo di farsi conoscere per quello che è……..una terra unica e meravigliosa.

Maniago città delle coltellerie. Maniago con i coltelli ha un rapporto che è iniziato nel 1453 e si è consolidato nel tempo fino ad essere il perno della sua economia. Il cuore della cittadina  è piazza Italia, tra le più grandi del Friuli, con la grande fontana a base ottagonale. Davanti al Municipio, spicca Palazzo d’Attimis Maniago del 1570. Uno dei luoghi più interessanti è il  Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie (www.maniago.it/contenuti/museo/home.html) dove è racchiusa la storia della coltelleria locale. Lungo un armonico percorso, diviso in tre sezioni, sono riproposti gli ambienti della produzione fabbrile dai primi battiferro fino alla odierna lavorazione dei metalli, i cicli di lavorazione dei materiali utilizzati per la realizzazione dei coltelli ed una ampia carrellata di coltelli, forbici, rasoi, cavatappi e vari strumenti da taglio realizzati a Maniago.

Full immersion nella natura. Il Parco faunistico di Pianpinedo a Cimolais (www.pianpinedo.it) è una vera oasi della natura. Tante le passeggiate, adatte anche ai meno esperti,  dove è facile incontrare cervi e stambecchi. Non è escluso che le marmotte facciano capolino dalla loro tana. Se si è particolarmente fortunati ci si può anche imbattere in qualche solitario camoscio. Percorrendo il sentiero botanico è inoltre possibile osservare numerose specie vegetali, alcune delle quali anche rare. Numerose sono anche le specie floristiche. Prima della full immersion nella natura è meglio passare dal Centro visite dove è stato realizzato un bosco ed una grotta virtuali dove suoni ed odori sono stati amplificati per renderli più percepibili.

I piaceri della buona tavola. Ma un viaggio da queste parti è anche l’occasione per degustare i tanti prodotti tipici che esaltano la cucina friulana e ne rendono evidenti la capacità di amalgamare felicemente ingredienti naturali e stagionali, all’insegna di quel mangiare e bere bene che tanto ha a che fare con la qualità della vita: dai  cjarsóns, al  frico; dalla cacciagione ai formaggi; dalla polenta ai  piatti a base di funghi e di erbe aromatiche, per arrivare alla pitina, polpettine fatte con carne di capra (ma anche di pecora, cervo e capriolo), passate nella farina e poi affumicate:  una autentica leccornia inserita anche fra i presidi Slow Food. A Meduno, a pochi chilometri da Maniago, si può assaggiare una ottima “pitina” nella macelleria Bier in via Roma 1 (www.pitina.com). Per quanto riguarda i vini si consiglia una “capatina” a Valeriano di Pinzano al Tagliamento,  alla azienda vinicola di Emilio Bulfon (www.bulfon.it) che ha riscoperto e valorizzato antiche varietà autoctone di vitigni del territorio del Friuli occidentale: Ucelut, Piculit-Neri, Sciaglin, Forgiarin, Cividin, Cjanorie e Cordenossa.

Una palestra a cielo aperto. Tante le possibilità anche per gli sportivi di praticare, anche in vacanza, le loro attività preferite. Questa zona è una immensa, eclettica e coinvolgente palestra a cielo aperto perdippiù…. aperta tutto l’anno. Dalle vette alle valli, dai boschi ai fiumi ci sono tantissime possibilità per ciclisti e scalatori, sciatori e cavalieri, camminatori e canoisti. Sul monte Valinis a Meduno  c’è anche una zona, che per le condizioni climatiche, è  molto rinomata tra gli appassionati di parapendio.

Cosa vedere. Le possibilità ed opportunità sono tantissime. A Vivaro si consiglia una capatina da Gelindo dei Magredi (www.gelindo.it) un organizzato e tranquillo centro di turismo rurale dove è possibile concedersi anche una passeggiata in carrozza all’interno dei Magredi, un’ampia zona di protezione speciale per l’avifauna, situata alla confluenza dei torrenti Cellina, Meduna e Colvera. A Frisanco merita una visita il Museo della Casa e dell’Uomo in Val Colvera (aperto i festivi dalle 15 alle 19 e su prenotazione tel 0427-78061), dove un anziano della valle (Carlo Beltrame, classe 1912, da tutti conosciuto come “Carlin”) ha pazientemente ricostruito, scala 1/10, chiesa, case, mulino, battiferro compresi arredamento, materiali e modi di costruzione tipici della vallata. Una autentica meraviglia assolutamente da vedere.

Informazioni: Montagna Leader Maniago tel. 0427-71775. Sito: www.montagnaleader.org. Montagna Leader è un gruppo di azione locale, con sede a Maniago, che riunisce in un consorzio associazioni di categoria, enti locali, associazioni e soggetti economici. Ne fanno parte tra gli altri 26 comuni che corrispondono al territorio dell’intera Comunità del Friuli Occidentale.

Dove mangiare: Trattoria  La Stella di Regis e Giuliana Cleva, via Principale, 38 a Meduno e Ristorante Al Belvedere (www.albelvedere.it) via Odorico, 54 a  Sequals, che propongono ottimi piatti della tradizione friulana.

Come arrivare: Da Ferrara A13 fino a Padova, direzione Venezia, Mestre, poi A27 per Belluno seguendo la direzione Portogruaro e Maniago. In tutto 206 chilometri.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com