La Val Martello, che si estende nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, è una delle più belle valle laterali della Val Venosta ed ospita invidiabili varietà di fauna e flora invidiabile. Ma in Val Martello, luogo ideale dove trascorrere vacanze in assoluto relax, si coltivano le fragole più “alte” d’Italia. Qui i campi con i prelibati frutti rossi arrivano oltre quota 1700 metri e, proprio per via dell’altitudine, hanno un gusto più intenso. Proprio qui, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, il 25 e il 26 giugno si rende omaggio al gustoso frutto con una singolare manifestazione, “la festa delle fragole” che culmina con la torta gigante e l’elezione della regina delle fragole.
Si potranno degustare vari tipi di fragole, coltivate a varie altitudini, e di sapore differente. Intorno alla manifestazione, una serie di iniziative. E’ prevista l’apertura gratuita della palestra di roccia, del campo sperimentale di fragole, intrattenimenti per i bambini tra cui il castello gonfiabile. La Val Martello, con le sue colture situate tra i 900 e i 1800 metri di quota, è uno dei principali luoghi di produzione di fragole dell’Alto Adige. Il clima è mite e secco, ritmato da giornate calde e notti fresche, perciò il tempo di maturazione dei frutti è molto lento: questo consente alle fragole di sviluppare un sapore molto intenso, simile a quello delle fragoline di bosco che crescono spontanee. Si preparano composte, distillati e sciroppi, ma da giugno a settembre consigliamo di consumarle fresche.
Ma i sapori autentici della Val Martello sono anche altri. Tra un’escursione e l’altra si può fare una sosta presso l’agriturismo – caseificio Gandhof (www.gandhof.com), dove potrete trovare yogurt cremosi da latte intero, latte prodotto secondo norme Bioland, il formaggio a latte crudo della Val Martello, i formaggi molli tipo Camembert. Un altro appuntamento gastronomico da non mancare è quello all’agriturismo Niederhof (www.niederhofmartell.com), specializzato nella produzione artigianale di speck, kaminwurzen, formaggi e soprattutto carne bovina laugenrind. Questa carne si ricava da vitelloni e vitelli appartenenti alla razza grigio alpina allevati esclusivamente in masi di una particolare area territoriale dell’Alto Adige. I vitelli si nutrono solo di latte materno e sono severamente banditi additivi chimici per mangimi e alimenti sintetici o contenenti OGM.
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