Taglio del nastro domani alle ore 17, presso il Salone delle Mostre Temporanee di Palazzo Turchi di Bagno, (Corso Ercole I D’Este, 32), per la mostra Teo de Palma “Pagine ferraresi”, che sarà visitabile fino a venerdì 8 luglio dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18.
Promossa dall’Università di Ferrara, la mostra vede in prima linea l’impegno del Sistema Museale ed Archivistico di Ateneo (Sma) e del suo Presidente Prof. Benedetto Sala. Un impegno che rinnova l’attenzione alle dinamiche del contemporaneo proponendo, in sinergia con la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea della Prof.ssa Ada Patrizia Fiorillo, l’esperienza dell’artista pugliese de Palma, figura di riconosciuto prestigio nel panorama attuale.
A disegnare il percorso della mostra, acquerelli di grandi dimensioni ed altri, più piccoli, tutti eseguiti per l’occasione, come omaggio alla città di Ferrara ed alla poesia di Jorge Luis Borges. Si tratta di opere recenti, realizzate con colori vegetali, ruggini, pastelli, collage su carta, dalle quali emerge la grande maestria raggiunta dall’artista nel dominare la tecnica dell’acquerello, attraverso la quale egli pone riflessioni su temi come la bellezza, il tempo, la poesia, lasciando affiorare immagini rilette alla luce di un’interiorizzazione che è da sempre l’elemento sul quale fa leva il suo operato.
Teo de Palma è nato nel 1947 a San Severo (Fg) e qui vive e lavora. Laureato in Lettere Classiche, ha iniziato la sua attività artistica (pittura) alla fine degli anni Sessanta, esponendo in numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero .
Le sue opere, sono realizzate con materiali leggeri che evocano uno stretto contatto con la natura: acquerelli, colori vegetali, carte, cere colorate, fili di cotone. Negli ultimi anni il suo lavoro si è sviluppato attraverso nuclei tematici, che prefigurano una sorta di viaggio iniziatico dall’universale (“Costellazioni”) alla coscienza individuale (“I luoghi del sacro”), attraverso l’anelito all’armonia cosmica (“Giardini ad Oriente”).