(foto tratta dalla rete)

Ecco un’altra storia italiana, una di quelle storie ‘da far rizzare i capelli’…
“Ho la fortuna di avere il primo e unico museo al mondo con 800 differenti tipi di ibiscus, 164 palme diverse, 165 tipi di agrumi, 500 varietà di cactus”. Così il premier Silvio Berlusconi elencava all’Ansa qualche giorno fa le meraviglie del proprio giardino insulare di villa La Certosa. Si sa che il collezionista farebbe di tutto pur di non separarsi dai propri tesori e così, con un coup de théâtre dei suoi, l’inquilino di Palazzo Chigi ora può sperare di portarsi appresso ogni giorno, a tutte le ore, questi piccoli meritatissimi record, che cresceranno miracolosi sul cranio più chiacchierato d’Italia.
Con un blitz da Pantera Rosa, il primo Ministro si è intrufolato nella clinica specialistica del mago della cute di Ferrara, il professor Piero Rosati, per un altro trattamento da far impallidire il tenente Kojak. Dopo le prime indiscrezioni su un presunto viaggio-lampo del premier a Ferrara per un trattamento tricologico, i diffidenti si sono dovuti ricredere di fronte alla squadra di body-guard che si incuneava nel vicino Bar Biancoazzurro (che anche lui di ricrescita avrebbe tanto bisogno e spera nella ‘mano di fata’ di Tomasi per evitare un altro campionato da ‘mani nei capelli’). Qui gli uomini della scorta si sono abbandonati al classico cappuccio e cornetto intorno alle 8.30, di fronte a curiosi e vicini che si chiedevano chi mai potesse entrare in una clinica, quella specialistica di via Piangipane, chiusa per ferie (come ammonisce perentoria ad ogni chiamata la segreteria telefonica).
Così, a dodici mesi esatti di distanza dall’ultimo incontro ravvicinato del trico-tipo (il passato intervento risale infatti al 5 agosto del 2004), il presidente Berlusconi torna a far visita al suo specialista di fiducia che già, a detta sua, aveva “consigliato ai suoi colleghi europei”, con buona pace del coordinatore Bondi.
Alcune testimonianze dicono di aver visto uscire dall’ambulatoro in tutta fretta il capo dell’esecutivo con un vistoso copricapo in testa, prima di infilarsi e defilarsi sull’auto blu. Tutto molto sobrio, per ora. Ma c’è chi è pronto a scommettere che in una tasca del doppio petto di Berlusconi spuntasse già sibillino un lembo di fazzoletto bianco, pronto a tramutarsi in bandana da arrembaggio al primo incontro istituzionale.
Chi avanzava intenzioni di abbordaggio in Parlamento, magari per discutere del caso Fazio-Antonveneta o altre quisquiglie, per ora dovrà attendere le priorità dell’agenda di Porto Rotondo.
Scongiurati comunque i temuti problemi di salute del premier (si rincorrevano notizie su presunte tonsilliti o broncopolmoniti, a giustificare assenze imbarazzanti), il numero uno, due, tre, quattro, ecc. della Casa delle Libertà si prepara alla grand boucle delle elezioni politiche del 2006, alle quali si presenterà (omaggio alla sua squadra del cuore?) con un diavolo per capello.