Attualità
27 Agosto 2017
Almeno il 30% degli extracomunitari viene da altre province. Sbordone: "Da lunedì arrivano i rinforzi"

Il questore: “Operazione ‘martellamento’ per bonificare la Gad”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale

Cosa sta succedendo in zona Gad? La domanda che sta attanagliando i ferraresi trova risposta nelle parole del questore Antonio Sbordone: “La Gad è problematica perché è un fazzoletto di territorio in cui c’è un concentramento abnorme di alcune centinaia di cittadini extracomunitari, per la maggioranza nigeriani, i quali non svolgono alcuna attività lavorativa e sociale“.

“Sono per la maggior parte bravi ragazzi, di indole tendenzialmente esuberante e portati al facile litigio e hanno grandi difficoltà a inserirsi nel tessuto cittadino – prosegue l”identikit’ del questore – infatti non riscontriamo relazioni tra giovani ferraresi e nigeriani. Questi giovani litigano, schiamazzano, a volte fanno risse e alcuni spacciano. Il problema, quindi, è che queste persone sono isolate dal contesto“.

Un contesto in cui non vivono stabilmente. “Almeno il 30% di loro non sono ‘nostri’ – rendiconta Sbordone – nel senso che non sono residenti a Ferrara e non hanno i permessi di soggiorno rilasciati qui. Ci stiamo quindi impegnando nella raccolta informativa di dati dei migranti che vengono da altre province, magari richiamati dall’amico o dal parente connazionale”.

Non è un quadro di una gravità particolare come emerge dal sentire comune o dalla stampa – ammonisce il questore – perché non succedono fatti seri di sangue e si registrano pochi furti e rapine, ma è grave che una comunità si senta insicura“. Uno scenario che “va affrontato non solo con le forze dell’ordine” e infatti “c’è un’ottima sinergia con l’amministrazione“, come dimostrato dall’incontro di questa mattina con il sindaco Tagliani e l’assessore Modonesi con i quali “abbiamo discusso su cosa fare in futuro per la sicurezza”.

Il dirigente del Reparto di Prevenzione Crimine di Bologna Cosimo Mancini e il questore Antonio Sbordone

Se “non c’è la bacchetta magica per risolvere il problema“, un piccolo desiderio già si avvera: avere rinforzi per il controllo della Gad. La settimana prossima, dal 28 agosto al 2 settembre, avrà luogo il primo intervento programmato a Ferrara dal Ministero dell’Interno per l’operazione Periferie Sicure che invierà in città forze dell’ordine aggiuntive tra polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e personale dei Reparti Prevenzione Crimine.

Oltre a questo nuovo temporaneo servizio, “stiamo organizzando un’azione più continuativa in collaborazione con il Reparto di Prevenzione Crimine di Bologna – annuncia il questore Sbordone, affiancato dal dirigente Cosimo Mancini – affinché gli interventi spot diventino maggiormente incisivi per infondere insicurezza a chi delinque”.

Questa è l’operazione ‘martellamento’ che scatterà dal 4 settembre. “L’obiettivo è ‘martellare’ la Gad per bonificare questa zona insicura, inducendoli ad andare in altri lidi” spiega il questore che chiamerà a raccolta volanti, divisione anticrimine, divisione amministrativa, ufficio immigrazione e squadre mobili per controllare gli esercizi pubblici, i cittadini immigrati irregolari e l’attività di spaccio. Saranno decine gli agenti sul campo, “ma forse riusciremo ad avere un impiego maggiore con la collaborazione delle altre forze di polizia per coprire le varie fasce orarie: abbiamo bisogno di ‘soldati'”.

Tra gli ‘assoldati’, come detto, ci sono due pattuglie da Bologna. “Anche se per risolvere il problema non bastano aliquote in più, c’è bisogno di una legislazione diversa” sottolinea Sbordone che comunque si dice favorevole all’idea, mossa da Tagliani, di “impiegare i vigili urbani anche di notte“, e di “potenziare le attività sociali per ‘salvare’ dalla nullafacenza i migranti”.

E per quanto riguarda il rischio che, martellando la Gad, i delinquenti si spostino in centro? “Non escludo questo rischio, staremo attenti ai contraccolpi – avverte il questore -. Ferrara ha scelto l’accoglienza diffusa che ha dei pro e dei contro, per ora la ‘giostra’ sta nei giardini del grattacielo ma siamo pronti ad altri ragionamenti su altre zone, implementando anche i Daspo urbani”.

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