Cronaca
3 Marzo 2017
L'Ordine dei medici esce dal processo, il presidente rimane l'unico a chiedere la condanna

Chiesta l’assoluzione per il medico che ‘non minacciò’ Di Lascio

di Daniele Oppo | 2 min

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Dopo la ‘confessione’ nella scorsa udienza non poteva che chiudersi con la richiesta di assoluzione da parte della procura per il medico accusato di aver minacciato il presidente dell’Ordine dei medici, Bruno Di Lascio.

La richiesta del vpo Stefano Antinori è arrivata nel corso dell’ultima udienza tenutasi giovedì mattina davanti al giudice Sandra Lepore. A questo si è aggiunto anche il ritiro della costituzione di parte civile da parte dell’Ordine, e così Di Lascio è rimasto il solo a continuare – di fatto – a chiedere la condanna del medico Paolo Droghetti (che è imputato per il reato di violenza privata).

Proprio per questo, il difensore dell’imputato – l’avvocato Marco Linguerri -, chiedendo ovviamente una piena assoluzione per il suo assistito perché “al di là delle impressioni di Di Lascio, non c’è nulla”, ha anche chiesto che lo stesso accusatore venga condannato ai danni in caso di sentenza di assoluzione, “alla luce della reiterazione della richiesta di condanna”.

Nel corso della scorsa udienza lo stesso Di Lascio, davanti alle domande dell’avvocato Linguerri, aveva escluso di essere stato minacciato direttamente da Droghetti, anche se aveva ribadito di aver interpretato in tal senso quanto da lui riferitogli nel settembre 2014: ovvero che qualcuno avrebbe potuto far emergere carte che avrebbero danneggiato lui e i suoi figli se si fosse ricandidato alla presidenza dell’Ordine. Cosa che comunque fece, uscendone vincitore.

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