Eventi e cultura
23 Febbraio 2017
Tra gli ospiti la senatrice Cirinnà, il primo Imam sposato con un uomo e il neonato gruppo transessuale e transgender della città

Tag Festival, Ferrara è “gay friendly”

di Elisa Fornasini | 4 min

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La battaglia per le unioni civili è stata vinta, ma la lotta deve continuare per conquistare nuovi diritti, cambiare la mentalità delle persone e superare pregiudizi e stereotipi. Far conoscere il mondo lgbt al di fuori dell’immaginario di lustrini e paillettes è l’obiettivo del Tag Festival che, per il quarto anno consecutivo, dal 3 al 5 marzo, torna a Ferrara.

Una città definita “gay friendly, progressista e inclusiva” dagli stessi organizzatori del Circomassimo-Arcigay e Arcilesbica per la sua volontà di ospitare una manifestazione di questo genere, che “non è fatta da gay per i gay – sottolinea l’assessora alle Pari Opportunità Annalisa Felletti – ma si rivolge a tutti, alla pluralità insita nella nostra comunità”.

Ed è così che il festival è diventato un “punto di riferimento a livello nazionale, sia per il dibattito politico sui temi lgtb che per la proposta culturale, inserita a pieno titolo nella ricchezza della nostra città d’arte e di cultura” annuncia il vicesindaco Massimo Maisto, che strizza l’occhio anche al tornaconto economico perché “la politica gay friendly porta sviluppo turistico“.

La tre giorni presso la Sala Estense spazierà a 360 gradi su temi e generazioni (con un affondo su come viene vissuta l’omosessualità nella terza età e nelle famiglie con bambini) tra incontri, spettacoli, presentazioni di libri e film con i protagonisti della scena politica, culturale e sociale nazionale e non solo.

Ad inaugurare la rassegna, venerdì 3 marzo alle 16, sarà la senatrice Pd Monica Cirinnà che presenterà i cambiamenti a un anno dall’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili, di cui è stata prima firmataria e relatrice. Che la “lotta per l’uguaglianza non debba fermarsi sarà il leitmotiv dell’incontro – anticipa il direttore artistico Massimiliano De Giovanni – perché la legge ha lasciato fuori i diritti dei bambini e l’obiettivo primario rimane il matrimonio egualitario”.

Dopo il sogno di convolare a nozze, infatti, si apre quello di avere figli. Omogenitorialità e Gpa (gestazione per altri) saranno i temi affrontati alle 18 da Nichi Vendola che di maternità surrogata se ne intende, avendo usato questa tecnica in Canada per avere il suo piccolo Tobia insieme al compagno e padre biologico Eddy Testa. Dopo aver “tolto i demoni sull’essere genitori omosessuali”, alle 21.30 la Sala Estense indossa le sue vesti di teatro accogliendo le Sorelle Marinetti nello spettacolo “Appuntamento con lo swing”.

Un altro tema caro al mondo lgbt è il cyberbullismo, “la nuova piaga del nostro tempo”, di cui si parlerà principalmente con le scuole alle 10 di sabato insieme alla senatrice Pd Josefa Idem, all’avvocato e presidente dell’associazione Sos Stalking Lorenzo Puglisi e alla responsabile rapporti istituzionali Facebook Italia Laura Bononcini.

La tavola rotonda sulla “transessualità e transgenderismo tra orgoglio e pregiudizio” (sabato alle 16) sarà l’occasione per presentare la nascita del gruppo “Transfer” di Ferrara composto da ragazzi transessuali e transgender, disponibili a fornire informazioni a chi voglia iniziare un percorso di transizione. Un processo già completato dai relatori dell’evento: Stefania Pecchini che ha cambiato sesso continuando il suo lavoro di poliziotta, la coppia Cristian Cristalli e Milena Bergiacchi, entrambi transessuali, e l’attivista transgender Marco la Cognata.

L’ostacolo del coming out e le discriminazioni di genere nello sport femminile saranno al centro del dibattito delle 18 moderato dalla neo presidente di Arcilesbica Ferrara Michela Capris. La giornata si chiude con lo spettacolo teatral-musicale “Marlene D” alla Sala Estense e il Miranda Pride al circolo Arci Bolognesi.

Il focus su gay e lesbiche nella terza età sarà trattato domenica alle 11 dalle coppie protagoniste della trasmissione Stato Civile in onda su Raitre: Bruno de Feo e il compagno Orlando Dello Russo, e Laura Annibali e Lidia Merlo che dopo una vita passata insieme sono riusciti a coronare il loro sogno d’amore con le unioni civili. Molta più ironia nel docufilm “Ne avete di finocchi in casa?” che sarà proiettato alle 16 per riflettere sulla rappresentazione dell’omosessualità nella commedia italiana degli anni ’70 tra macchiette e cliché.

In chiusura l’appuntamento principe del festival, alle 18, con l’intervista all’Imam gay di Marsiglia, Ludovic-Mohamed Zahed: il primo Imam sposato con un uomo che ha aperto la sua moschea di Parigi, addobbata di bandiere arcobaleno, ai matrimoni omosessuali. La sua interpretazione teologica sulla posizione dell’Islam nei confronti dell’omosessualità gli è costata svariate minacce di morte e per questo ha chiesto tutti i crismi della sicurezza a Ferrara per garantire la sua incolumità.

Insomma, è un “festival di grande qualità, non sono cose da drag queen” ironizza il presidente nazionale Arcigay Flavio Romani, confermando le parole della presidente di Circomassimo-Arcigay e Arcilesbica Ferrara Manuela Macario: “Il percorso è cresciuto negli anni di nomi e contenuti. E’ una scommessa vinta che deve continuare perché ci sono altri diritti da conquistare, tante mentalità da cambiare, molti pregiudizi e stereotipi da superare”.

La novità di quest’anno è che molte attività commerciali ferraresi hanno deciso di “andare al di là del sentire comune”, sostenendo economicamente e moralmente il Tag Festival.

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