Politica
1 Aprile 2016
L'allarme dai Radicali, in visita in via Arginone. E Zamorani chiede più percorsi di reinserimento lavorativo

Carcere: “La magistratura di sorveglianza ha sospeso i colloqui”

di Ruggero Veronese | 2 min

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312e2ebc-e687-49be-9d03-9af1fa0713b6“Da quasi due anni la magistratura di sorveglianza ha sospeso i colloqui con gli avvocati e i detenuti nelle carceri: è un problema molto grave a livello di diritti civili”. Questo è l’allarme lanciato dai Radicali di Ferrara, che ieri mattina si sono recati nella casa circondariale di via Arginone per una visita della struttura, assieme al garante dei detenuti Marcello Marighelli, all’avvocato Alessandra Palma e alla consigliera comunale Pd Ilaria Baraldi.

Una visita da cui secondo lo storico leader dei radicali ferraresi Mario Zamorani emerge un sostanziale miglioramento nelle condizioni dei detenuti, ma che si scontra con i problemi di disponibilità della magistratura di sorveglianza e con un approccio generale ancora poco efficace sul piano della rieducazione e del reinserimento sociale.

“Le carceri sono finalizzate alla rieducazione – afferma Zamorani -, ma in Italia salvo rari casi questo non avviene”. E il risultato traspare dai numeri: “In Norvegia, dove il sistema carcerario è completamente diverso da quello italiano – continua il radicale – la percentuale di recidiva (persone che tornano a delinquere una volta terminata la pena, ndr) è inferiore al 20%, mentre in Italia viaggia attorno al 70%. La rieducazione conviene soprattutto a chi sta fuori dal cercare e bisogna raggiungerla anche attraverso strumenti e percorsi di reinserimento lavorativo”.

Su questo fronte la situazione ferrarese è migliore rispetto a quella di altre case circondariali italiane, anche grazie alla ‘normalizzazione’ del numero di detenuti (scesi negli ultimi due anni a circa 330, dopo aver toccato anche le 550 presenze nel 2012) che rende meno caotico il lavoro della polizia penitenziaria e di tutti gli organi di sorveglianza. “Rispetto ad altre visite passate – afferma l’avvocato Palma – abbiamo notato dei progressi: oggi ci sono alcuni corsi professionali già avviati e altri in preparazione. Continua però a esistere un problema con la magistratura di sorveglianza, che in questo momento va al rallentatore. Siamo di fronte a ritardi anche di 6 mesi per l’accoglimento di istanze urgenti: è un problema serissimo e che comporta una situazione di paralisi”.

La consigliera comunale Ilaria Baraldi dal canto suo punta a portare una delegazione dei partiti ferraresi tra le mura di via Arginone per avviare un confronto più diretto con i detenuti: “I percorsi di reinserimento lavorativo possono passare anche attraverso strumenti come i corsi di formazione professionale. Qui ci sono persone che cercano di costruirsi una seconda possibilità ed è giusto che la città conosca la loro situazione”.

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