Dalle percezioni soggettive ad azioni oggettive. E’ questo il cambio di passo del Pd sul tema della sicurezza con il progetto “Sicura” che “nasce dalla volontà di rendere partecipi i nostri concittadini in un percorso positivo non solo per la sicurezza personale ma anche per quella sociale e dei grandi rischi”. A parlare è il segretario provinciale Luigi Vitellio che, oltre a definire la sicurezza come “priorità del Partito Democratico”, presenta le 12 proposte inserite nel ‘pacchetto’ della sicurezza personale per “rispondere alla demagogia della paura con la concretezza dei fatti”.
L’iniziativa parte a livello locale ma ha bisogno del supporto del governo per poter essere attuata in tutti i suoi punti. Secondo il segretario provinciale, non si può parlare di sicurezza senza certezza della pena quindi si chiederà l’accelerazione dell’iter per la riforma della giustizia “perché chi sbaglia deve pagare”. Si chiederà anche la revisione della legge Bossi-Fini perché “l’accoglienza è un nostro valore irrinunciabile ma bisogna ragionare su come governare questo fenomeno anche rispetto al quadro europeo”.
Rispetto alle azioni concrete sul territorio, che verranno illustrate attraverso banchetti informativi per i cittadini e ordini del giorno nei consigli comunali per i politici, il primo punto riguarda le forze dell’ordine con la valutazione dell’idoneità della pianta organica, l’istituzione del terzo turno (quello notturno, ndr) e reperibilità per la polizia municipale e la creazione di un nuovo nucleo cinofilo da affiancare ai controlli antidroga della polizia.
“Crediamo che la politica non si debba sostituire alle forze dell’ordine perché altrimenti si crea un paciugo che invece di risolvere il problema lo trasforma in campagna elettorale” dichiara Vitellio con una frecciatina alle Giubbe Gialle di Rendine o alle attività, definite “aberranti”, della Lega. “Nessuno vuole negare il fenomeno ma dobbiamo dare gli strumenti giusti per rispondere al sentimento di insicurezza che serpeggia nelle nostre comunità”.
Una comunità che diventa più sicura con l’aiuto di tutti. Anche i cittadini, infatti, possono aderire all’iniziativa mandando un’email a sicura@pdferrara.it per diventare volontari attivi, pronti a pulire la città e non solo a pubblicare foto su Facebook per segnalare il degrado. Sempre in tema di collaborazioni, il progetto intende fare rete con le associazioni di volontariato per rafforzarne la presenza su territorio.
L’ultimo punto riguarda il sistema di videosorveglianza. Verranno installate telecamere, con possibilità di lettura delle targhe, agli ingressi e alle uscite dei paesi e dei quartieri sensibili. Inoltre verranno proposti incentivi economici per sistemi di sicurezza (videosorveglianza, allarmi o porte blindate) per imprese e privati, come fatto nell’Unione Valli e Delizie. Infine, “come ulteriore strumento di tutela del cittadino”, verranno preparate convenzioni con istituti di vigilanza privata.
“Tutto ciò si realizza con un maggior coordinamento interforze a tutti i livelli – conclude Vitellio – per un progetto concreto che segna uno scatto dalle percezioni soggettive a una volontà concreta di stare sul campo per rendere la comunità più sicura”.
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