Freud and the City
30 Gennaio 2016

Non è la gelosia…

di Giorgia Belletato | 2 min

Tu guardi le stelle, stella mia, ed io vorrei essere il cielo per guardare te con mille occhi. (Platone)

 

Il geloso in certe situazioni non riesce neanche solo per un secondo a razionalizzare, non riesce nemmeno per un attimo a congelare il cuore perché ama molto, ma chi non lo è ama meglio? La persona gelosa vive con grande sofferenza il dubbio di poter perdere la persona amata per colpa di qualcun altro. Attenzione però perché paradossalmente è considerato rivale non colui che rappresenta l’ideale per la persona che amiamo ma chi possiede le caratteristiche che noi vorremmo avere!

La gelosia ha a che fare con la paura di essere come tutti gli altri ed il timore di non sentirsi per il partner unico ed esclusivo trasforma questa caratteristica individuale in un gioco di coppia che rievoca in parte Otello e la sua Desdemona.

Tutti noi abbiamo desiderato, almeno una volta nella vita, che la persona che ci è appartenuta anche solo per un minuto possa essere nostra per sempre, ma diventarne gelosi non significa necessariamente fare gesti tirannici sulle nostre più preziose faccende d’amore. Il geloso infatti è passionale ed alleato della relazione, fa sentire importante l’altro con le sue richieste di interesse, di cura e di responsabilità per la coppia: gli unici balsami per non cadere nell’indifferenza della quotidianità. E’ vero, a volte può diventare un acerrimo nemico di se stesso e del partner quando viene travolto da emozioni scisse, troppo forti e violente in cui sono fusi insieme amore e aggressività, desiderio e rabbia. Ma questa è più una malattia…

La gelosia d’amore invece è quella che ha mille volti e mille cambi d’abito: c’è infatti chi per manifestarla ha bisogno di un pubblico, chi invece si è cucito addosso, suo malgrado, la sindrome di Rebecca, ovvero la gelosia per tutto il divertimento che pensiamo che il partner abbia avuto prima di conoscerci. E ancora, c’è chi non ha capito che talvolta “essere geloso di qualcuno significa nominare il proprio successore” (C.J. de Ligne). Infine ultimo, ma non certo per importanza, c’è chi è geloso in modo giudizioso, sensato e riflessivo: curriculum adeguato per essere il candidato più tradito! Ma si sa, l’altro non potrà mai appartenerci completamente e avere questa consapevolezza significa non far naufragare l’amore nell’usura della vita.

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