Comacchio
30 Gennaio 2016
Sesto atto di vandalismo contro le opere di Menegatti. I carabinieri escludono la pista dell'occultismo

Choc ai lidi: un cuore inchiodato e 11 sculture rase al suolo

di Ruggero Veronese | 3 min

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ImmagineLido di Volano. Una scoperta macabra e inquietante, capace di gelare il sangue nelle vane ai turisti e ai passanti che l’altro ieri si trovavano sulla costa tra i lidi di Volano e delle Nazioni. Ma soprattutto una scoperta che apre il campo a un ampia gamma di interpretazioni: dal più puro e sadico vandalismo a un vero e proprio atto mirato contro le sculture sul litorale realizzate da Enrico Menegatti. Parliamo del ritrovamento di un cuore di un animale (probabilmente un cervide o un altro mammifero di grandi dimensioni) inchiodato a una tavola di legno divelta da una delle dodici opere in legno dello scultore, sparse lungo il litorale del Lido di Volano e che rappresentano la fauna del Delta del Po. Tutte completamente rase al suolo (tranne una, l’unica a tema religioso) e i cui resti giacciono abbandonati sulla spiaggia.

L’incredibile scoperta è stata fatta da alcuni passanti che, allibiti e intimoriti, hanno contattato le forze dell’ordine. La scena era talmente cruda e violenta da aprire all’ipotesi di riti satanici sulle spiagge dei lidi, ma i carabinieri della compagnia di Comacchio al momento escludono questa strada. Dagli elementi raccolti finora (ma siamo nelle fasi preliminari dell’indagine) sembra infatti più probabile che l’autore o gli autori del gesto abbiano voluto prendersela – in modo barbaro e inquietante – proprio con le sculture di Menegatti, costruite sul posto durante la scorsa estate e già vandalizzate in almeno sei occasioni negli ultimi mesi. L’ultima volta proprio sabato scorso, quando due statue erano state danneggiate e l’artista si era recato sul posto per ripristinarle, come aveva fatto in tutte le occasioni precedenti.

Una delle sculture di Megeatti rase al suolo dai vandali (foto di Gaia Conventi)

Una delle sculture di Menegatti rase al suolo dai vandali (foto di Gaia Conventi)

L’ipotesi ‘occultista’ perde forza anche se si considera la provenienza ignota del cuore: al momento infatti non è stato ritrovato alcun animale morto nella zona del Delta (la presunta vittima del lugubre rituale). Non è escluso insomma che il cuore possa essere stato semplicemente acquistato presso un macellaio o che provenga da un animale cacciato lontano dall’area dei lidi comacchiesi.

Occultismo o meno, resta il fatto che il ritrovamento sta destando rabbia e preoccupazione tra la comunità comacchiese e in parte anche tra quella di Codigoro, paese natale di Menegatti. E il tutto è ancora più assurdo se si pensa che lo scultore aveva realizzato le sue dodici sculture in maniera completamente gratuita, come passatempo durante i fine settimana di tempo libero sulla spiaggia. Da allora le famiglie a passeggio nella spiaggia tra i lidi di Volano e delle Nazioni si sono moltiplicate e centinaia di bambini e genitori hanno utilizzato i grandi animali di legno come sfondo per le foto delle proprie gite. Ora tutto è abbandonato sulla sabbia e chi passeggia in riva al mare si chiede se Menegatti tornerà ancora per ricostruire le proprie opere, questa volta completamente daccapo. Ma soprattutto si chiede chi può essere talmente barbaro e incivile da distruggere senza alcun tornaconto le undici sculture in riva al mare, lasciando sul posto soltanto la sua macabra e inutile firma.

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