Cronaca
11 Dicembre 2015
Raccolta firme del Comitato Zona Stadio per chiedere soluzioni anche a sindaco e prefetto

Gad, le biciclettate non bastano. Si scrive al questore

di Elisa Fornasini | 2 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERALe 113 biciclettate, 2 fiaccolate, 15 presidi e 12 eventi realizzati in questi ultimi 2 anni e mezzo dal Comitato Zona Stadio, non sono bastati a risolvere i problemi che affliggono la zona Gad, dallo spaccio di droga al degrado dell’area. L’associazione, nata a marzo del 2013 come aggregazione spontanea di cittadini stremati dalla situazione di insicurezza del quartiere, scende così in piazza per la raccolta firme da sottoscrivere alla lettera che, entro Natale, verrà spedita al questore, prefetto e sindaco.

Il presidio per la salvaguardia del quartiere, svoltosi venerdì pomeriggio sotto il Volto del Cavallo, intendeva coinvolgere tutta la cittadinanza perché “il degrado non è solo del nostro piccolo ma, anche se colpisce di più la zona Gad, è ovunque”. Parola dei rappresentanti del comitato che attualmente conta 40 soci e diversi partecipanti, un numero di adesioni che tende a salire. “Vogliamo contattare altri gruppi del quartiere perché più siamo e più saremo ascoltati” assicurano dall’associazione che vuole portare la propria voce fino alla scrivania di Antonio Sbordone, Michele Tortora e Tiziano Tagliani.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Non siamo soddisfatti delle azioni messe in campo fino ad ora perché in due anni e mezzo non abbiamo notato miglioramenti – gridano dal microfono i rappresentanti del Comitato Zona Stadio -: ma, anzi, il disagio di chi abita in zona Gad continua a crescere a causa di seri problemi di sicurezza e vivibilità che sono sotto gli occhi di tutti. Chiediamo a questore, prefetto e sindaco, di intervenire affinché vengano adottate le indispensabili misure di prevenzione, sorveglianza e repressione, e in generale tutte le azioni opportune per la salvaguardia del decoro e del ripristino dell’ordine pubblico”.

Il senso di insicurezza e pericolo è crescente soprattutto nelle ore notturne, “alimentato dal degrado delle aree verdi (rifiuti abbandonati, persone che bivaccano sulle panchine e girano ubriachi importunando le poche e volenterose persone che escono di casa di sera) al quale si aggiunge la continua presenza di persone comunitarie e non, che urlano, espletano i loro bisogni ovunque, innescano risse e spacciano a qualsiasi ora del giorno e della notte”. Attività mostrate sul piccolo schermo attraverso la proiezione di video amatoriali, a volte registrati con telecamere nascoste.

Una situazione definita “insostenibile” e già denunciata diverse volte agli organi competenti, da cui ora si aspettano un ‘regalo’ di Natale: trovare soluzioni per ristabilire la sicurezza e il decoro della zona Gad, che torni finalmente a essere il Quartiere Giardino immaginato tanti, ormai troppi, anni fa.

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