Sport
5 Ottobre 2015
I biancazzurri trovano il quinto successo consecutivo davanti ai 4.800 del "Mazza": segnano Cellini e, dopo il pareggio ospite, Finotto

La Spal vola, Aquila ko

di Federico Pansini | 10 min

(foto di Alessandro Castaldi)

Da favola. O da sogno, seguendo lo slogan societario per la campagna abbonamenti. L’inizio di campionato della Spal continua ad essere entusiasmante per la Ferrara sportiva e calcistica. Al “Mazza” i biancazzurri superano l’Aquila 2 a 1 con le reti di Cellini e Finotto, ottengono il quinto successo consecutivo che porta a quindici (punteggio pieno) i punti in classifica. Primato in solitario, con il Pisa unica avversaria sulla carta a poter tenere (solamente in caso di successi nel match contro il Santarcangelo e nel recupero con il Teramo), sino ad oggi, il passo dei ragazzi di mister Semplici: l’Ancona, terzo in classifica, è già distante di 6 punti.

Ma se guardare la classifica è probabilmente prematuro con un campionato tutto ancora da giocare, a confortare i tifosi biancazzurri è l’ennesima prestazione convincente di Gasparetto e compagni. La vittoria, al pari delle altre, è meritata ed accompagnata da un comune denominatore: la personalità. E quest’anno la Spal pare averne una da grande squadra.

LA GARA. Dopo le vittorie con Lucchese e Pistoiese, la Spal torna al “Paolo Mazza” per la terza volta da inizio stagione. L’obiettivo dei biancazzurri è quello di proseguire la splendida striscia di successi consecutivi, quattro sino ad oggi, che hanno portato i ragazzi di mister Semplici a guardare tutte le avversarie dall’alto del primo posto in classifica.

Al “Paolo Mazza” splende il sole, la giornata è gradevolissima e il terreno di gioco, dopo mesi difficili, si presenta notevolmente migliorato. Ci sono tutte le condizioni per assistere ad un bel match, contro una avversaria che nel passato campionato aveva costretto i biancazzurri ad una rovinosa caduta interna con un perentorio 0-3. Il pubblico risponde in maniera positiva: sono 4800 le presenze (record stagionale), e la Ovest si presenta colorata di bandiere e stendardi con il solito, grande, contributo ‘vocale’ a sostegno di Gasparetto e compagni.

Novità nell’undici titolare: Semplici rinuncia inizialmente all’acciaccato Finotto (fastidio al ginocchio) ed affianca Zigoni a Cellini nel tandem offensivo. Il resto di formazione, con l’indisponibilità di Giani, vede Mora al posto di Beghetto e la conferma dei restanti 9/11 di Pontedera.

Inizio di gara con la Spal immediatamente arrembante in avanti: l’Aquila, con un 4-5-1 molto compatto, offre però pochi sbocchi agli estensi. Il primo sussulto del “Mazza” al quarto d’ora: sugli sviluppi di un calcio da fermo grande mischia in area abruzzese, e palla che arriva a Cottafava. Il numero 4 colpisce di controbalzo e infila la palla nell’angolino alla destra di Zandrini, ma il direttore di gara strozza l’urlo di gioia del pubblico spallino per un sospetto fuorigioco di un giocatore estense sulla conclusione del difensore.

L’Aquila agisce di rimessa: velocissimo Sandomenico intorno al 20°, che punta Gasparetto e conclude con un destro da posizione defilata che sibila pericolosamente sul fondo. La replica dei biancazzurri tre minuti più tardi: Castagnetti su punizione ‘pennella’ la sfera a centro area, torsione di Silvestri e palla che sfiora la traversa. Al 33° ancora Spal in avanti e sempre su palla inattiva: Di Quinzio di destro dal limite, palla che attraversa l’area senza trovare la deviazione vincente.

Ma il gol è nell’aria. Al 35° Zigoni è straripante fisicamente e vince il duello con Maccarone sull’esterno mancino, serve Cellini a centro area che di testa appoggia al limite per Castagnetti: la conclusione del centrocampista è sporca e torna proprio sui piedi del bomber ex Carrarese, tenuto in gioco dalla difesa dell’Aquila, e il destro è imparabile per Zandrini. La Spal passa in vantaggio sotto la Curva Ovest, letteralmente in delirio.

Gli ospiti cercano di reagire e al 38° c’è un contatto sospetto tra Sandomenico e Mora ma il direttore di gara lascia proseguire. Proteste vibranti della panchina dell’Aquila, mister Perrone trova pure il modo di battibeccare a distanza con il vice di Semplici, Consumi: l’arbitro decide per allontanare dal campo entrambi.

La Spal gioca, e bene. I biancazzurri sono in condizioni psicofisiche ottimali e confezionano l’occasione del raddoppio allo scadere della prima frazione con Di Quinzio che recupera palla al limite dell’area, serve Cellini che a sua volta si ersibisce in uno splendido tacco per Zigoni: il numero 9 sfiora il ‘sette’ con un destro dal limite di prima intenzione. E’ l’ultima emozione di un primo tempo che vede meritatamente avanti la Spal.

L’inizio di ripresa è però una vera doccia ghiacciata per Gasparetto e compagni: passano 2′, Di Mercurio vede il movimento di Sandomenico che ‘taglia’ in due la difesa spallina, girata perfetta del numero 7 abruzzese e pareggio ospite.

Il gol degli avversari, inevitabilmente, cambia l’inerzia della gara: i biancazzurri hanno il merito di non scomporsi e cercare di riprendere a giocare ma allo stesso modo l’Aquila prende coraggio e si oppone con maggior vigore alla manovra estense costringendo così a qualche errore di troppo i ragazzi di mister Semplici.

Servono forze fresche e il trainer spallino inserisce Beghetto per Mora: il neo entrato si mette subito in mostra recuperando il pallone sul versante mancino e servendo un pallone su cui Lazzari non arriva per poco.

Altro cambio nella Spal al 25°: Finotto prende il posto di Di Quinzio e i biancazzurri passano ad un 3-4-3 offensivo con Lazzari e Beghetto in appoggio ai centrocampisti e il tridente offensivo. E, come contro Pistoiese e Pontedera, l’ex Monza è decisivo in tutto e per tutto: servono appena 7′ per vederlo comparire sul tabellino dei marcatori anche se il merito è di Zigoni. Retropassaggio scellerato di Bigoni per Zandrini che rilancia male, bravissimo l’attaccante di scuola Milan a recuperare, difendere il pallone e servirlo a Finotto che a porta sguarnita realizza il nuovo vantaggio estense e i 4800 del “Mazza” esplodono. Gol pesantissimo, il quarto consecutivo, quello della talentuosa punta spallina.

Il 2 a 1 galvanizza squadra e ambiente e la Spal riprende ad attaccare con vigore: Lazzari è una costante spina nel fianco della corsia destra aquilana, mentre a 5′ dalla fine entra Bellemo per lo stanchissimo De Vitis, autore di una prestazione di grande sostanza applaudita dal pubblico.

Ci sono 4′ di recupero che dividono la Spal dalla quinta vittoria consecutiva e l’ennesima dimostrazione di maturità dei ragazzi di mister Semplici arriva in quello che potrebbe essere un momento di sofferenza: i biancazzurri, mentre l’Aquila rimane in dieci per il rosso (doppia ammonizione) a De Francesco, gestiscono il pallone, soffrono nulla, raccolgono applausi e si godono la grande festa collettiva sotto la Ovest al fischio finale.

La diapositiva finale dell’ennesima giornata di gloria della Spal versione 2015-2016 ed un passo in più verso la consapevolezza che davvero, in questo campionato, i biancazzurri possono recitare un ruolo da assoluta protagonista.

Il tabellino della gara con i voti:

Spal 2 – L’Aquila 1

Reti: 36′ pt Cellini (S), 2′ st Sandomenico (A), 32′ st Finotto (S)

SPAL (5-3-2): Branduani 6; Lazzari 6,5, Gasparetto 6,5, Cottafava 7, Silvestri 6,5, Mora 6 (dal 19′ st Beghetto 6,5), De Vitis 6,5 (dal 40’st Bellemo NG), Castagnetti 6,5, Di Quinzio 6,5 (dal 25′ st Finotto 7); Cellini 7, Zigoni 7. A disp.: Contini, Capezzani, Ceccaroni, Ferri, Posocco, Spighi. All. Semplici 7.

L’Aquila (4-5-1): Zandrini; Di Mercurio (dal 30’st Sanni), Maccarone, Bigoni, Piva; Sandomenico, Stivaletta (dal 21′ st Mancini A.), Mancini M., De Francesco, Triarico (dal 39′ st Bensaja); Desousa. A disp.: Savelloni, Anderson, Cosentini, Milicevic, Iannascoli, Perna. All. Perrone.

Arbitro: Vesprini da Macerata 5,5.

Note: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 4800.Ammoniti: Stivaletta, Triarico, Sandomenico, De Francesco, Mancini M. (A), Mora, Lazzari (S). Espulsi: 40′ pt Perrone (allenatore Aquila) e Consumi (vice allenatore Spal) per comportamento non regolamentare. 45′ st De Francesco (A) per doppia ammonizione. Angoli: 1-5. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

SPOGLIATOI. Stremato dalla tensione ma con un sorriso raggiante. Walter Mattioli si gode il successo della Spal, il quinto consecutivo, contro l’Aquila e apre con una battuta: «Sono fatto così – sorride il Presidente -, quando vedo i miei ragazzi in campo io… gioco con loro anche se devo stare seduto in tribuna. Nella mia carriera da dilettante ero un buon numero 10, e così ogni tanto oggi avrei voluto calciare qualche punizione dal limite, ma ce ne sono talmente tanti bravi in squadra che non posso certo pensare di mettermi a confronto con loro! Battute a parte, sono ancora teso ma molto felice: non era facile questa partita, perchè abbiamo dovuto affrontare una squadra ben messa in campo, che sa giocare a calcio e che veniva a Ferrara per cercare di fare la sua figura. Abbiamo disputato una bella gara, non ci siamo persi d’animo dopo il loro pareggio ed anzi, ci abbiamo messo ancor più voglia e cattiveria per andare a prenderci la vittoria. E’ un segnale di grande maturità di questo gruppo che può contare su una rosa capace di sopperire ad ogni assenza ed offrire al nostro allenatore tante possibilità. Giochiamo un bel calcio, propositivo, il mister sta facendo un grande lavoro. Finotto e Cellini bravissimi, ma voglio menzionare Zigoni per la partita di grande sacrificio e di servizio alla squadra: ha messo lo “zampino” nei due gol, ha sfiorato un gran gol, si è messo a disposizione dei compagni. Il nostro attacco è di livello assoluto, e sono convinto che quando avrà spazio anche il giovane Ferri saprà mostrare tutte le sue qualità». Nessun volo pindarico, però, da parte di Mattioli: «Certo, è bello essere a punteggio pieno e davanti a tutti in classifica. Ma il campionato è lungo, non dobbiamo ne possiamo permetterci di abbassare la concentrazione dopo cinque vittorie. Lo abbiamo visto anche in questa partita, le avversarie regalano e regaleranno nulla. Dobbiamo andare avanti con le nostre certezze, passo dopo passo». Il pubblico del “Mazza” ha fatto registrare il record di presenze stagionali: 4.800. «Rischio di diventare ripetitivo, ma i nostri tifosi sono spettacolari: penso ai ragazzi della Curva, oggi sono stati il nostro 12° uomo in campo e ci hanno spinto in avanti quando l’Aquila ha pareggiato ad inizio ripresa. Ma ho visto tanto entusiasmo anche in tribuna. Vedete, io non voglio correre dietro ai numeri, che sono già importanti, e non ho l’assillo di arrivare a 5.000 presenze: l’importante è che chi viene allo stadio lo faccia con uno spirito positivo, come quello che sto vedendo da inizio stagione. Se le cose andranno per il verso giusto sono sicuro che il pubblico continuerà a crescere. Mi stanno chiedendo in tanti di aprire la gradinata, ed ovviamente sarebbe bellissimo vedere quel settore pieno come nei giorni belli. Ma come sapete ci sono dei regolamenti. Se poi i numeri diventeranno importanti come tutti ci auguriamo, allora è una opzione che insieme al Comune valuteremo assolutamente». Su Schiavon (ieri in tribuna al “Paolo Mazza”) e la prossima gara con il Prato: «Per Eros ci vuole un po’ di pazienza. La società lo vorrebbe mettere in campo già da adesso, il giocatore non vede l’ora di poter tornare a giocare con questa maglia: dobbiamo aspettare il prossimo 13 di ottobre e vedere la risposta del Consiglio Federale alla domanda di ‘trasferimento in deroga’. So che ci sono altre due istanze che verranno presentate, oltre a quella di Schiavon. La trasferta di Prato sarà un ulteriore banco di prova per noi: non è un campo facile ed anche per i tifosi è una gara molto sentita, quindi dovremo cercare di fare una ulteriore grande prestazione per portare a casa il risultato. Ma con lo spirito giusto possiamo giocare le nostre carte su qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario». Chiude Leonardo Semplici: «Abbiamo giocato con grande furore agonistico, ho visto progressi nella gestione della palla e nel palleggio ed era quello che avevo chiesto ai miei ragazzi. Dopo aver trovato il gol del vantaggio potevamo chiudere la gara con un paio di occasioni, poi è arrivato il loro pareggio con una occasione, l’unica concessa, dove ci hanno sorpreso. Abbiamo magari accusato per qualche minuto l’aver preso il gol del pari, ma poi i ragazzi sono stati bravi a riprendere a macinare gioco e occasioni, sapendo anche adattarsi al cambio di modulo con i tre attaccanti. Bravo chi ha giocato, bravo chi è entrato: quando tutti sanno recitare un ruolo determinante ai fini del risultato è il motivo di maggior soddisfazione per un allenatore. Complimenti al sottoscritto? No, i complimenti vanno fatti alla squadra. L’allenatore deve solamente essere capace di intervenire quando si può fare qualcosa per migliorare le cose o una situazione. Questo gruppo sta crescendo, partita dopo partita e i nostri tifosi sono determinanti per noi: questa unità d’intenti è straordinaria e può portarci lontano. La vittoria è dedicata a loro ed alla società che lavora giorno dopo giorno per arrivare a traguardi importanti. Prato? Campo difficile, come tutti. Non ci sono partite facili in questo campionato, ora ci godiamo qualche ora di riposo e poi cercheremo di prepararci al meglio per fare una partita importante contro i nostri prossimi avversari».

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