Più di due chili e mezzo di cocaina nascosti nel doppio fondo del trolley, e arrivati da Santo Domingo insieme a Stefano Fantini, il 59enne ferrarese da sabato in manette dopo essere stato sorpreso dagli agenti della guardia di finanza mentre cercava di uscire dall’aeroporto di Venezia con la droga. Un arresto che potrebbe portare a consistenti sviluppi, quello di Fantini, ex bancario da anni residente nella repubblica caraibica e ora sospettato di aver già eseguito altri viaggi trasportando la preziosa polvere bianca sugli aerei di linea. Anche se di certo, almeno in questa occasione, è tradirlo è stata la mancanza di sangue freddo, dal momento che il suo evidente nervosismo mentre aspettava il bagaglio poco dopo lo sbarco ha fornito il primo e decisivo indizio agli uomini delle fiamme gialle.
Il tutto è avvenuto sabato pomeriggio all’aeroporto Marco Polo di Venezia, destinazione del volo partito da Santo Domingo su cui viaggiava il ferrarese. Che, una volta sceso dall’aereo e giunto davanti ai nastri trasportatori dove vengono recapitati i bagagli, ha attirato l’attenzione degli agenti per via dei tipici comportamenti di chi ha qualcosa da nascondere: una palese irrequietezza, accompagnata da un atteggiamento frettoloso e guardingo. Un’agitazione che tuttavia è improvvisamente sparita dopo che il 59enne ha visto arrivare il proprio trolley e, dopo averlo recuperato, ha oltrepassato l’uscita del terminal e si è diretto verso la più vicina fermata di un autobus.
Non sapeva però di essere ormai controllato con molta attenzione dagli uomini della finanza, che una volta osservato il suo atteggiamento disinvolto fuori dall’aeroporto hanno avuto il secondo indizio su quel misterioso viaggiatore. Bloccandolo e perquisendolo, con tanto di cani antidroga, prima che questo potesse allontanarsi sui mezzi pubblici. La valigia inizialmente sembrava contenere solo indumenti e oggetti da viaggio, ma il peso superiore alle aspettative del trolley vuoto – oltre all’infallibile fiuto dei cani – hanno permesso ai finanzieri di scoprire il doppio fondo, costruito in modo da aderire perfettamente alla parte rigida del bagaglio.
Lì erano stati nascosti due chili e 600 grammi di cocaina di altissima qualità, pronta a essere smerciata sulle piazze italiane per una rendita di almeno 400mila euro. Fantini da sabato pomeriggio si trova nel carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia e la procura locale ha aperto un’inchiesta a suo carico per capire se quella di sabato era la sua prima ‘impresa’ da narcotrafficante o se il ferrarese sia parte di un sistema più consolidato di spaccio internazionale tra l’Italia e Santo Domingo, dove il 59enne convive con una donna del posto.