Cronaca
15 Marzo 2015
Il trio ha messo a segno 47 furti in poco più di un anno, accumulando refurtiva per un milione e mezzo di euro

Quattro minuti per la razzia, arrestata la ‘banda dei corrieri’

di Ruggero Veronese | 2 min

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Il cenno con cui Iovita ‘salutava’ le telecamere

Un’intesa e un modus operandi talmente affinati che alla banda bastavano soltanto 4 minuti per mettere a segno furti da migliaia di euro. E l’obiettivo era sempre lo stesso: le sedi delle ditte di spedizione – in particolare la Bartolini – sparse in tutto il nord Italia, dove nel corso degli ultimi 14 mesi si sono verificati 47 furti notturni nei depositi delle merci in attesa di consegna. Fino al provvidenziale intervento del nucleo investigativo dei carabinieri di Verbania, che dopo un lungo lavoro di indagine ha tratto in arresto un trio criminale che in poco più di un anno si è impossessato di merce per un valore di circa un milione e mezzo di euro.

Oltre all’autista designato, il 36enne Adrian Ciobanu, a mettere materialmente a segno i colpi era la più classica delle coppie da fumetto noir: ‘il muscoloso’ Constantin Papura, 40 anni, e ‘lo smilzo’ Ciprian Iovita. Che grazie alle loro capacità fisiche in soli 4 minuti erano in grado di entrare e uscire dai depositi dei corrieri con in spalla pesanti sacchi pieni di merce (in particolare di materiale tecnologico, smartphone e apparecchiature informatiche), in tempo per evitare l’arrivo delle forze dell’ordine allertate dall’attivazione degli allarmi interni.

Immagine2Il modus operandi era semplice ma efficacissimo: una volta giunto di fronte alle porte dei magazzini, Papura usava la sua forza fisica per sfondare il piccolo oblò di vetro, per poi ‘infilarci’ dentro l’agile complice. Questo, una volta dentro, apriva l’ingresso di emergenza per far entrare Papura, che nel giro di un minuto raccoglieva tutta la refurtiva possibile e si caricava sulla schiena il pesante e prezioso sacco. Anche Iovita non scappava a mani vuote, ma prima di andarsene lasciava sul posto la sua personale ‘firma’: protetto dal passamontagna si girava verso la telecamera mostrando un provocatorio cenno di saluto.

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Papura mentre aiuta il complice ad introdursi nel magazzino

La lista dei furti messi a segno in questo modo comprende una lunga serie di località: dai primi colpi a Verbania alla sede Bartolini di Ferrara, passando per Lucca, Novara, La Spezia Pisa, Piacenza, Genova, Reggio Emilia, Lodi, Brescia, Parma, Varese, Asti, Alessandria, Verona, Bergamo, Pisa e Cuneo. Senza contare le decine di Comuni minori sparsi in particolare tra Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria e Veneto. Ad incastrare la banda sono stati i carabinieri di Verbania, che sono riusciti a risalire all’identità del trio grazie al riconoscimento dell’automobile usata per i furti. Ciobanu, Papura e Iovita, tutti di nazionalità rumena, sono ora detenuti nel carcere di Torino in attesa di giudizio, in seguito al blitz dell’Arma che ha portato al loro arresto.

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