Il neo-presidente della Regione Emilia Romagna ha varato la sua Giunta, composta da dieci assessori e che “per la prima volta nella storia” rispetta la parità del genere.
Tra i nomi scelti – ed è una delle poche riconferme – l’unico ferrarese è Patrizio Bianchi a cui sono state riaffidate le deleghe alla Politiche europee dello sviluppo, Scuola, Università e Ricerca. Tra gli altri spuntano anche due outsider mai menzionati dalle voci di corridoio di questi ultimi giorni. Si tratta di Massimo Mezzetti, di Sel, a cui è stata affidata la delega alla Cultura e, soprattutto, la politologa Elisabetta Gualmini, presidente dell’Istituto Cattaneo, alla quale è affidata la vicepresidenza e l’assessorato al Welfare.
Per il sottosegretariato alla presidenza Bonaccini – che ha tenuto per se la delega allo Sport – ha scelto Andrea Rossi. Alle Attività produttive, green economy e ricostruzione post-sisma va alla modenese Palma Costi, e sempre in tema ‘quote rosa’, una delle poche riconferme è quella di Paola Gazzolo alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali. Altro nome è quello della deputata riminese Emma Petitti alla quale Bonaccini ha affidato le deleghe al Bilancio, Riordino istituzionale, risorse umane e Pari opportunità. Infine, Simona Caselli, presidente della Legacoop di Reggio Emilia prende le deleghe all’Agricoltura, caccia e pesca.
Premiato anche il segretario del Pd bolognese Raffaele Donini che prende le deleghe ai Trasporti, Infrastrutture, Programmazione territoriale e Agenda digitale mentre a Sergio Venturi, direttore generale dell’ospedale Sant’Orsola, vengono affidate le deleghe alle Politiche per la salute. Infine, il Turismo e Commercio saranno materia al ravennate Andrea Corsini.
“È una squadra che rappresenta le due caratteristiche che avevo indicato alle elezioni, ovvero quella di competenze specifiche e settoriali e/o esperienza amministrativa – spiega Bonaccini presentando la nuova Giunta -. È stato fatto un profondo rinnovamento, la giunta è stata cambiata per tre quarti: non ho fatto bilancini ma ho guardato alle competenze, all’esperienza e alla qualità. Dovremo dimostrare di sapere recupera la fiducia che è così calata tra elettori e politica e tra elettori e istituzioni e garantisco tanta umiltà e una straordinaria determinazione”.