“La Regione Emilia Romagna sta sterminando le carpe, facendo il gioco dei bracconieri”. L’allarme arriva dal candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri e si riferisce alla bozza di riforma della legge ittica, redatta da viale Aldo Moro il 10 luglio scorso, che prevede l’inserimento della carpa nelle specie alloctone e quindi non più reimmissibili in acqua. Dopo decenni di pesca sportiva, gli appassionati saranno così obbligati agli abbattimenti, contro l’etica degli stessi sportivi che giudicano questa pratica “aberrante”.
“Questa follia porta con sé conseguenze devastanti per il settore e per la nostra economia – avverte Fabbri -. La carpa è presente sui nostri territori da 2.500 anni e la pesca sportiva – che ne prevede il rilascio – porta con sé un indotto turistico, culturale ed economico molto rilevante. Oggi il Pd sta mandando tutto in fumo. Favorire gli abbattimenti vuol dire richiamare sul territorio nuovi pescatori di frodo, con conseguente rischio per la sicurezza e l’incolumità della nostra gente, e cancellare dai nostri fiumi un patrimonio ittico storico. La Regione, in un momento di crisi, invece di perseguire il bracconaggio, nei fatti lo favorisce, minando un intero settore e il suo indotto”. “La prima mossa per liberare la nostra economia è liberarci dal Partito democratico. Un voto alla Lega Nord è un voto per la sicurezza e la tutela dei nostri pescatori e dei nostri fiumi”.