Politica
4 Novembre 2014
Un vago ordine del giorno del Pd fa esplodere una discussione poco pratica ma molto ideologica

Accattonaggio molesto, nuovo scontro in consiglio

di Ruggero Veronese | 4 min

consiglio comunaleAlla fine, come direbbe l’assessore Chiara Sapigni, è tutta una questione di percezioni soggettive. Quelle del Partito Democratico contrapposte a quelle di Forza Italia, condite dalle impressioni dei gruppi Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Gol. Il tema del contendere è quello che pochi mesi fa ha tenuto banco quotidianamente per oltre due settimane nel dibattito cittadino: l’accattonaggio molesto. Vero o presunto che sia. Anche se a volte l’impressione, a sentir parlare il consiglio comunale, è che maggioranza e opposizione discutano davvero di argomenti a sé stanti: povertà, racket, spaccio, degrado, zona Gad. Tutti argomenti che finiscono a turno nello stesso calderone, tirati in ballo dall’uno o dall’altro gruppo consigliare.

Il tutto parte dall’ordine del giorno del consigliere Tommaso Cristofori (Pd) che riprende la discussione da dove si era arenata lo scorso 29 settembre, quando il gruppo di Forza Italia ritirò la propria mozione, in polemica con la maggioranza, in cui si chiedeva di far sì che la polizia municipale applicasse le sanzioni previste dal codice penale, in caso di molestie ai cittadini da parte di mendicanti o parcheggiatori abusivi. Il documento presentato da Cristofori punta a “fare un’analisi delle cause della povertà” e a impegnare il consiglio a intraprendere una serie di pratiche per “favorire comportamenti che non generino paure ma promuovano iniziative finalizzate a combattere la discriminazione”, sfruttando l’opera della polizia municipale per segnalare le situazioni di difficoltà ma soprattutto la rete civica (cittadini, associazioni, negozianti) che hanno ‘il polso’ della situazione sul territorio. Indicazioni che vengono approfondite nel concreto solo quando si parla del tema dei parcheggi, “invitando Ferrara Tua e l’amministrazione a collaborare in maniera più progettuale e a dar vita a disposizioni che in qualche modo vadano a impedire che si verifichino atti molesti nei parcheggi a pagamento”.

Da questo momento, per le due ore successive, il consiglio comunale avrebbe bisogno di un interprete: come distinguere la richiesta di carità dall’accatonaggio molesto? Come scindere le situazioni di difficoltà oggettiva di parte della popolazione dal degrado che dà vita a veri fenomeni criminali? L’impressione è che alcuni consiglieri si arrocchino dietro posizioni ideologiche. Matteo Fornasini di Forza Italia è il primo oppositore di Cristofori e chiede all’amministrazione di usare il pugno duro: “Vogliamo dare una risposta al fenomeno dell’accattonaggio molesto? Occorre fare come al grattacielo, dove il problema è di ordine pubblico e non di accoglienza. Quello che noi chiediamo è già messo in pratica da alcuni sindaci del Pd, come a Vicenza, dove è stata vietata l’elemosina in generale”. Il forzista parla anche di una discriminazione tra musicisti di strada – sanzionabili se chiedono offerte – e semplici mendicanti, chiedendo di equiparare in un modo o nell’altro le due categorie.

Posizioni che vengono appoggiate dai gruppi di destra. Lega Nord in primis, che dal tema dei mendicanti (molesti o meno) in centro storico ‘salta’ direttamente a fenomeni di criminalità noti alle cronache. “Continuiamo a dire che il problema non esiste e che i vigili urbani non possono fare nulla”, è la critica all’amministrazione di Giovanni Cavicchi, che parla di “racket delle prostitute” in zona stazione e afferma che il numero dei furti a Ferrara in diminuzione è in calo “solo perchè la gente non li denuncia neanche più”. Francesco Rendine (gruppo Gol), dal canto suo analizza il contenuto della proposta di Cristofori e non risparmia alcune frecciate alla politica di aiuti del Comune alle associazioni per l’accoglienza. “Non c’è bisogno di ‘monitorare la situazione con attenzione e continuità’, come chiede il consigliere Cristofori: basta leggere i giornali. Ma sono d’accordo – continua sarcasticamente il consigliere – quando si dice di ‘valutare le risorse disponibili per distribuire in maniera più equa a chi ne ha effettivamente bisogno’. È vero: esistono strutture in città che dovrebbero distribuire aiuti, ma hanno costi molto superiori a quanto forniscono. È vergognoso”.

In netto contrasto il Partito Democratico, che chiede di distinguere tra le situazioni di povertà e quelle di criminalità. “Se ci sono problemi di illegalità li tratteremo come tali, senza misichiare le carte”, afferma il capogruppo Luigi Vitellio, mentre l’assessore Chiara Sapigni spiega che “i percorsi per sostenere la povertà sono stati fatti: non ci saranno situazioni di persone con bisogni primari insoddisfatti”, prima di ricordare alcune delle azioni dell’amministrazione: pagamento della sosta via sms “per eliminare giri di soldi in contanti” e sanzioni ai parcheggiatori abusivi. Ma anche queste secondo il sindaco Tiziano Tagliani servono a poco: “è una sciocchezza se sono senza domicilio”. La soluzione piuttosto, secondo Tagliani, sta nell’ampliare il più possibile la rete di contatti tra Comune, negozianti, associazioni e forze dell’ordine. “Proprio la zona Gad è una delle più ricche dal punto di vista associativo e come amministrazione le stiamo aiutando proprio per favorire questa lotta al degrado. Abbiamo lavorato con la Camera di Commercio per incentivare i negozi virtuosi e abbiamo incontrato tutti i gruppi di cittadini attivi”.

Dopo due ore di discussione si va al voto: l’ordine è approvata con i voti favorevoli di Pd e Movimento 5 Stelle, che contribuisce con due emendamenti. Se e quale sarà la sua futura applicazione, al momento, non è ancora dato sapere.

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