Cronaca
19 Settembre 2014
Lettera di fuoco di Anaoo Assomed e Medici-Cgil contro il direttore generale del Sant'Anna

Cona, medici in rivolta contro Rinaldi

di Daniele Oppo | 3 min

cona ingresso nuovaNon saranno semplici gli ultimi mesi dell’anno per Gabriele Rinaldi. I sindacati Anaoo Assomed (Associazione dei Medici Dirigenti) e Fp-medici della Cgil annunciano battaglia contro i metodi e le scelte del direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Anna.

“Anaao Assomed e Cgil Medici, che rappresentano l’84% dei medici dirigenti ospedalieri del Sant’Anna iscritti ad un sindacato – affermano in una lunga lettera le due associazioni -, per la prima volta nella storia sindacale Ferrarese manifestano congiuntamente il loro scontento, disaccordo e sfiducia nei confronti della gestione della direzione (che è in proroga fino all’inizio del 2015 per le prossime elezioni regionali) e manifestano la loro preoccupazione per il futuro della sanità ferrarese”.

Una rivolta che parte dalla constatazione che “le relazioni sindacali sono diventata di facciata, una sorta di minuetto formale, utilizzato per formalizzare ciò che è ovvio ma che non rappresenta un confronto serio sulle tematiche dell’ospedale”. I due sindacati non lesinano esempi di tale ‘minuetto’, dalla mancanza di informazioni sulla fine del trasferimento a Cona ai progetti per il futuro della sanità, per il piano investimenti. “Questa direzione adotta comportamenti e provvedimenti in contrasto sia con il contratto che con le disposizioni regionali”, lamentano Anaao e Cgil, come ad esempio l’istituzione “di una unità operativa interaziendale di Radiologia tra l’Ausl e il Sant’Anna, una invenzione tutta ferrarese”, o la mancata assegnazione di “personale medico ai moduli dipartimentali, come invece prevede il contratto”. I sindacati sottolineano poi “l’atteggiamento punitivo e mortificante che questa direzione ha nei confronti della componente ospedaliera rispetto a quella universitaria”, e anche qui non mancano gli esempi come “l’abolizione di una Uo (unità operativa, ndr) ospedaliera (Fisiopatologia Respiratoria), in quanto già presente l’equivalente universitaria, l’istituzione di una nuova Uo universitaria (Malattie Infettive) e conferma di un’altra Uo universitaria, dopo il pensionamento del direttore (Istituto di Anestesia e Rianimazione Universitaria) quando erano già presenti le equivalenti ospedaliere”. O ancora, “il mantenimento, per anni, di ospedalieri nella posizione di Primario facente funzione contravvenendo alla norma di rotazione prevista dal contratto, senza bandire concorso a ruolo; mentre per gli universitari è stata deliberata una modifica dell’accordo ospedale-università, che stabilisce il ruolo di direttore della Uo dopo due anni di facente funzione”.

Nessun commento è ritenuto necessario per “l’originale Piano Assunzioni per il 2014, che prevede solo nove medici, nessun infermiere e nessun Oss”. I sindacati però ricordano come in questi anni di direzione Rinaldi “cinque colleghi (di cui tre direttori di Uo) si sono dimessi (o congedati anzitempo) per evidenti disaccordi con la direzioni: uno di questi – sottolineano – ha esplicitato sulla stampa locale la sua opinione; uno ha presentato le dimissioni dopo aver ricevuto una ‘pesante’ lettera da parte del direttore generale; un altro si è dimesso senza preavviso, da un giorno all’altro, pur consapevole della pesante penale economica”.

Un clima che i due sindacati definiscono “patologico” nell’ambito del quale Anaao ha rivolto ai propri iscritti due iniziative. La prima è un questionario sul gradimento di Rinaldi a cui hanno risposto 163 medici dirigenti, dove il direttore generale ha ottenuto un voto medio di 3,6 in una scala da zero a dieci. La seconda iniziativa era un invito a ‘scrivere al direttore’ che ha fruttato 13 lettere di “sostanziale dissenso rispetto alla gestione dell’Azienda”.

Una forte manifestazione di dissenso che non si fermerà però al comunicato inviato a tutti i responsabili territoriali della sanità: “Da qui a ottobre – promette Pierluigi Api di Anaao – abbiamo in programma diverse iniziative anche in vista delle elezioni regionali sia sul Sant’Anna che sul futuro della sanità ferrarese, perché – conclude Api – qui le cose non vanno bene”.

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