Cronaca
7 Agosto 2014
Zaramella, presidente del Comitato 2013: "Non dobbiamo niente a Hera. Se dai bilanci manca qualcosa partiranno le denunce"

Grattacielo: “Il sopralluogo di Tagliani? Solo una passerella”

di Ruggero Veronese | 3 min

grattacielo 3Il sopralluogo dell’amministrazione? “Una passerella dei politici”. I bilanci del condominio? “Se ci sono conti sballati  partiranno le denunce”. Non è un’atmosfera distesa quella che si respira tra i condomini del Grattacielo, dove in queste settimane stanno terminando i lavori per predisporre il riscaldamento autonomo nelle abitazioni. E il timore del presidente del “Comitato 2013”, Roberto Zaramella, è che i debiti accumulati negli anni dai vecchi inquilini possano ricadere “sempre sui soliti”: gli attuali condomini.

Zaramella descrive la situazione a partire dallassemblea del 15 gennaio scorso, quando vennero a mancare i voti necessari alla riconferma dell’amministratrice incaricata (e da allora pro tempore) Tiziana Davì. “Ci sono 600mila euro da pagare per i lavori per il riscaldamento autonomo, più le spese di allaccio ai singoli appartamenti. Il problema è che adesso non ci sono i soldi per pagare il tutto e la contabilità è sempre in mano all’amministratrice, anche se è stata sfiduciata dall’assemblea. Se ci dicesse quanto manca per il pagamento complessivo, forse si potrebbe trovare un gruppo di condomini disposti a coprire di tasca propria le spese”. Ciò che Zaramella lamenta è proprio il difficile accesso alla contabilità del Grattacielo, che rende impossibile una programmazione delle spese nelle due torri.  “Il nostro timore è che i costi complessivi salgano fuori controllo – afferma Zaramella -. Con l’amministratrice abbiamo sempre avuto problemi con la contabilità e infatti già qualche mese fa ho impugnato il bilancio del 2013 e il procedimento sta andando avanti in tribunale. E tutto questo accade mentre la Davì da gennaio non ha più titolo per curare l’amministrazione straordinaria”.

Il primo problema da risolvere però è interno al Grattacielo, dal momento che l’assemblea stessa non è stata in grado di eleggere un nuovo amministratore. “Se escludiamo qualche soggetto – afferma Zaramella – purtroppo nel condominio c’è un livello culturale molto basso: la gente si lamenta perchè si paga troppo però poi non va a studiarne i veri motivi. Non fanno niente per migliorare la situazione. Bisognerebbe spazzare via tutto il vecchio e nominare una persona onesta e preparata per ripartire da capo, altrimenti andiamo avanti sempre con gli stessi: ci saremmo dovuti trovare a giugno per discutere del nuovo amministratore ma l’assemblea non è stata convocata e da allora non abbiamo ancora ricevuto notizie. E finchè la Davì non porta i libri in tribunale avrà titolo per curare solo l’amministrazione ordinaria. Non so per quale motivo ma mi pare che non voglia mollare il Grattacielo”.

Intanto proprio l’amministratrice pro tempore, assieme al sindaco Tagliani, all’assessore alle opere pubbliche Aldo Modonesi e all’ingegnere Fausto Ferraresi di Hera, hanno effettuato un sopralluogo sul posto per controllare l’avanzamento dei lavori. “Mi è sembrata più che altro una passerella per farsi vedere – commenta Zaramella -. Il Comune attraverso Acer aveva affittato degli appartamenti ma tra dicembre e febbraio, visti i problemi col riscaldamento, è scappata via abbandonando tutto. Ma è stata proprio Acer a sistemare lì della gente che non pagava le bollette. Io non dò la colpa al singolo inquilino, ma a chi ha sistemato lì persone che non erano in grado di pagare le spese”. Una situazione che ha fatto crescere ulteriormente il debito del condominio verso Hera. “Ma da due anni, con la nuova legge, l’azienda non può più venire a riscuotere da tutto il condominio, ma solo dai condomini insolventi. Quindi controlleremo bene i conteggi di quest’anno e, se scopriremo che dal bilancio sono stati versati dei soldi a Hera, partiranno le denunce”.

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