Eventi e cultura
3 Agosto 2014
Ferrara sotto le stelle chiude col botto. Sul palco i quattro di Glasgow che hanno rivoluzionato il rock britannico

I Franz Ferdinand “bruciano” Ferrara

di Elisa Fornasini | 3 min

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I Franz Ferdinand non sbagliano un colpo a Ferrara: dopo il sold out del 2008, hanno confermato il tutto esaurito anche ieri sera in piazza Castello. 5mila persone, 10mila mani alzate, una sola voce: la band che ha rivoluzionato il rock inglese fa ballare e cantare tutti per più di due ore di concerto. Una esibizione che inaugura alla grande il mese più caldo dell’estate e che chiude col botto la rassegna di Ferrara sotto le stelle.

Un gradito ritorno anche per i Cribs, il gruppo alternative rock inglese di Wakefield che già sei anni fa aveva aperto il concerto dei Franz Ferdinand. Le due band, infatti, sono legate non solo da un rapporto professionale ma soprattutto di amicizia, tanto che Alex Kapranos produsse il loro terzo album nel 2007. Tra applausi ed un velo di impazienza, l’esibizione scorre veloce. Le mani continuano a battere anche per l’arrivo dei roadie che preparano il palco per l’arrivo degli ospiti d’onore: i Franz Ferdinand, come delle vere star, salgono sul palco con mezz’ora di ritardo sull’orario prestabilito. Ma l’attesa del pubblico è stata totalmente premiata dalla straordinaria performance dei quattro ragazzi di Glasgow. In effetti è dal vivo che la musica dei “Franz” rende di più, con riff di chitarra pungenti, ritmi sincopati e ritornelli da cantare a squarciagola.

La band scozzese ha aperto il concerto con No You Girls e The Dark of the Matinee. Parte così la scaletta ben costruita e composta da 20 canzoni per rendere giustizia a tutto il loro repertorio e per ripercorrere il loro decennio sulle scene segnato da quattro album e numerose canzoni di successo. Dal debutto con l’album omonimo del 2004 (di cui sono state proposte Tell Her Tonight, Auf Achse, Michael e ovviamente l’indimenticabile Take Me Out) alla conferma del successo con il disco “You Could Have It So Much Better” del 2005 (di cui non potevano mancare Do You Want To?, Fallen, Walk Away e The Outsiders) fino ad arrivare a “Tonight: Franz Ferdinand” del 2009 con Ulysses.

Non mancano alcune chicche tipiche di chi sa fare il proprio lavoro con impegno ma anche con divertimento: i quattro ragazzi di Glasgow accerchiano la batteria e, con un colpo alla grancassa e uno al rullante, lo strumento prende vita sotto gli occhi dei quattro musicisti e dei 5mila che si alzano in punta di piedi per gustarsi appieno la scena. Molto spazio è stato dedicato al loro ultimo album “Right Thoughts, Right Words, Right Action” del 2013: tutte le mani alzate per Right Action, Evil Eye, Stand On The Horizon, Bullet e Love Illumination. Tutti seduti invece per la conclusione del concerto: il cantante come un burattinaio ‘comanda’ gli ordini e il pubblico divertito li esegue. Ci si accovaccia così sui ciottoli, tutti stretti e sudati in un abbraccio comune, per poi esplodere sulle note delle ultime canzoni che accompagnano la fine dello show e della rassegna musicale che ha collezionato numerosi successi anche per questa diciannovesima edizione.

E con This Fire lo spettacolo finisce. Burn this city, this fire is out of control, I’m going to burn this city.. sì, la città l’avete bruciata. Un fuoco che rimane vivo anche quando si spengono le luci e gli amplificatori, sia nel cuore del pubblico che in quello degli artisti. Durante il concerto, infatti, un vivace Kapranos ha urlato dal palco la loro felicità per essere tornati a suonare a Ferrara a distanza di sei anni. E come direbbe il frontman: Burn this Ferrara, again!

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