Dopo l’Hotel Ripagrande finito all’asta negli ultimi mesi del 2013, un altro albergo chiude i battenti in città, il Principessa Leonora di via Mascheraio ha infatti comunicato stamattina, lunedì 19 maggio, la cessazione dell’attività ai lavoratori e asi sindacati.
Già consegnate ai quattro dipendenti rimasti le lettere di licenziamento in quello che per il segretario della Filcams Cgil è un vero e proprio fulmine a ciel sereno. “Eravamo a conoscenza dei problemi dell’hotel – afferma – ma non ci aspettavamo una decisione simile in questo momento”. Da tempo i dipendenti erano in cassa integrazione in deroga e le sigle sindacali avevano già avviato i contatti con Ascom per prolungarla fino a giugno, ma l’amministratore di sostegno Leonardo Candia – che sostituisce sua madre, titolare della società ma impossibilitata per problemi di salute a gestire l’azienda cui appartiene anche l’Hotel Duchessa Isabella – ha deciso di ricorrere alla via più drastica e chiudere le porte di uno dei più prestigiosi alberghi della città e mandare a casa i quattro dipendenti (un quinto aveva già dato le dimissioni per problemi, poi risolti, legati ai pagamenti).Chiamando l’hotel la risposta che viene fornita è che sia chiuso per lavori da effettuare nella struttura.
L’edificio dell’hotel, un quattro stelle, è una dimora cinquecentesca patrimonio delle belle arti dalla quale sono state ricavate 22 camere (una suite, 15 camere doppia e 6 singole) al cui interno si trovano pregiati arazzi francesi e arredi d’epoca. Nel novembre scorso il Touring Club aveva conferito alla struttura il riconoscimento “Stanze Italiane” che premia gli alberghi espressione della tradizione italiana nell’ospitalità.
La preoccupazione, oltre che per i licenziati si sposta sull’altro Hotel della proprietà, il Duchessa Isabella: “Forse hanno deciso di sopprimere il Principessa Leonora per puntare sul Duchessa Isabella, ma a questo punto non siamo sicuri neppure del suo futuro”, commenta ancora Corazzari.
La cessazione dell’attività segue a quelle verificatesi negli ultimi anni dela Suite Duomo, L’Hotel De La Ville, il Nord Ovest e l’Hotel Daniela, e appare come l’ennesimo segno della profonda crisi in cui versa l’industria turistica cittadina.
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