“Il sindaco sta boicottando la nostra campagna elettorale. Ma noi abbiamo investito risorse e non è escluso che chiederemo i danni per quanto sta succedendo”. È un fiume in piena Francesco Rendine, candidato sindaco per la lista Giustizia, Onore e Libertà (Gol) nel denunciare quella che considera una vera e propria violazione dei diritti politici – oltre che delle leggi scritte – da parte dell’amministrazione uscente. Colpevole di non aver ancora, a quasi 20 giorni dall’inizio della campagna elettorale – rilasciato i permessi per la pubblicità fonica alle liste che ne hanno fatto richiesta.
“Il giorno 3 aprile – spiega Rendine – abbiamo presentato le richieste di autorizzazione per effettuare la pubblicità fonica, ma a tutt’oggi non è ancora giunto nulla da parte dell’amministrazione comunale, che secondo la legge 241 del 1990 dovrebbe dare risposta a questo genere di richieste entro 30 giorni. È un fatto di grande gravità, che potrebbe anche spingerci a chiedere la ripetizione dell’intera campagna elettorale: non si può giocare con i tempi per mettere in difficoltà gli avversari politici”. Secondo il candidato della lista Gol infatti i tempi a sua disposizione non potevano essere più celeri, ma nonostante questo i ritardi burocratici stanno determinando un danno consistente nella sua campagna elettorale. “Abbiamo depositato le liste il 25 marzo, quindi non avremmo potuto richiedere i permessi con maggiore anticipo. Ma a causa di questo ritardo dell’amministrazione è già scivolato via’ un terzo di campagna elettorale, senza che noi potessimo effettuare pubblicità fonica. Un danno molto grave per una lista come la nostra, che ha bisogno di farsi conoscere anche da quella parte di popolazione che segue meno assiduamente i quotidiani locali. Senza contare l’investimento economico”.
A supporto delle proprie affermazioni, Rendine porta le due richieste scritte inoltrate al corpo di polizia municipale (il 3 aprile e il 24 aprile), in cui “si chiede l’autorizzazione a poter effettuare pubblicità sonora senza banchetti e senza occupazione di suolo pubblico, rispettando tutti i limiti normativi, in occasione del volantinaggio che verrà effettuato durante la campagna elettorale e precisamente tra il trentesimo e il secondo giorno precedente le elezioni, comunicando l’ora e il luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale”.
“Non c’è alcun motivo per cui la polizia municipale non ci abbia ancora dovuto rilasciare i permessi – attacca Rendine -, e ci chiediamo quali possono essere i motivi del ritardo. Forse Tagliani ha paura dei sondaggi, secondo cui sarà costretto al ballottaggio? “.
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