Economia e Lavoro
18 Aprile 2014
Le ore di Cig straordinarie autorizzate nel primo trimestre quintuplicate rispetto allo stesso periodo del 2013

I veri dati della cassa integrazione a Ferrara

di Daniele Oppo | 3 min

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admin-ajaxSono numeri che fanno paura quelli diffusi dalla Cgil regionale in merito alle ore autorizzate di cassa integrazione nel primo trimestre del 2014. Numeri che raccontano il disagio di imprese e lavoratori in tutto il territorio emiliano e che a Ferrara, purtroppo, spiccano ancora di più.

Se il numero di ore di cassa integrazione ordinaria a Ferrara segna un diminuzione rispetto al trimestre 2013, passando da 366.885 ore a 224.534 ore, a destare preoccupazione ci pensa il mostruoso incremento di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate: nel 2013 erano poco più di 520 mila, quest’anno sono quintuplicate toccando quota 2.583.010, un numero di gran lunga più alto rispetto alle altre province (la più vicina è Modena con 1.818.696) e mai così alto negli ultimi 9 anni. A crescere vertiginosamente sono anche le ore autorizzate di cassa integrazione in deroga, quella che si concede a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione guadagni: dalle quasi 102mila ore dei primi tre mesi del 2013 si è passati alle 450mila del 2014. E parliamo solo delle ore autorizzate perché – come spiega Riccardo Grazzi, segretario generale della Cgil di Ferrara – ci sono circa 3 milioni di ore effettuate ma non autorizzate a causa della mancanza di coperture, un numero che ha fatto saltare i conti anche alla stessa Cgil che aveva presentato un primo report con un numero di ore di cassa integrazione in deroga ancora più alto a Ferrara.

“Rimane comunque un aumento incredibile – commenta Grazzi -. È difficile dare una spiegazione facendo delle generalizzazioni ma è evidente che siamo davanti alla maturazione di situazioni che sono diventate difficili a causa dell’esaurimento delle ore di Cig ordinaria o dell’espletamento delle procedure di liquidazione, concordati, cessioni di rami d’azienda”. Il boom di ore autorizzate per la Cig straordinaria è indicativo della crisi del manifatturiero ferrarese che per sopravvivere ha bisogno di appoggiarsi agli ammortizzatori sociali, così come il cospicuo incremento della Cig in deroga segnala che anche i settori dei servizi, distribuzione e del terziario stanno subendo ampiamente la crisi. “È allarmante – afferma ancora Grazzi – perché il sistema degli ammortizzatori sociali non è universale e dobbiamo finanziare le prestazioni di quelli che si rifanno sulla cassa integrazione in deroga che è stata finanziata fino al 30 giugno e dopodiché non sappiamo cosa potrà accadere: alcuni datori di lavoro potrebbero essere costretti a licenziare dei dipendenti – spiega -, e in una situazione di recessione in cui la disoccupazione è altissima e il precariato cresce non possiamo permetterci altri licenziamenti”.

A mettere ancora più in evidenza lo stato di crisi ci pensa il numero totale di ore di Cig autorizzate in tutta la regione: nel 2013 erano 17.663.479, nel 2014 sono diventate 23.749.966. “Domani – svela Grazzi – andremo dal prefetto per portargli un po’ di dati e metterlo al corrente del problema”.

Il futuro per la Cgil non sembra roseo: “Quello che vediamo all’orizzonte non ci rasserena molto – afferma il segretario generale -. Il ministro vuole riformare gli ammortizzatori sociali con misure che non sono soddisfacenti perché riducono la portata delle difese nei luoghi di lavoro e fuori non ce n’è altro, almeno per il momento, dato che il mercato del lavoro non è dinamico come in altri Paesi e rimangono necessari gli ammortizzatori per sostenere i redditi e non perdere le professionalità”. Critiche dunque ai piani del governo Renzi: “Alcune idee sono buone, come quella sulla ‘garanzia giovani’, ma manca una politica del lavoro chiara – afferma Grazzi -. Si interviene a spot, magari per accontentare Confindustria come sta accedendo sul tempo determinato, che porta più precarietà, e sull’apprendistato, svuotato del suo contenuto formativo”.

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