Abbiamo letto con un certo stupore gli articoli apparsi sulla stampa locale del 23 febbraio, nei quali il Comitato Acqua Pubblica di Ferrara affronta il tema della possibile trasfoormazione della società Cadf Spa in Azienda Speciale Consortile.
Negli articoli citati il comitato accusa la società Cadf di aver agito in modo non trasparente per essersi opposta alle due richieste di accesso allo Studio di fattibilità predisposto dall’avvocato Alberto Lucarelli, presentante in data 3 e 6 febbraio dal medesimo comitato e dall’associazione Acqua Bene Comune di Roma.
L’accusa di oscurantismo nei confronti di Cadf trae la sua motivazione nel fatto che tale studio, appositamente commissionato dalla società proprio per acquisire elementi di giudizio approfonditi sulla tematica, sia stato già presentato nel consiglio di amministrazione delle società e, da ultimo, nell’assemblea dei soci del 30 gennaio 2014, e non sia ancora stato divulgato a beneficio della conoscenza da parte di tutti i soggetti portatori di interessi diffusi e dei cittadini.
Il paradosso di questa accusa è proprio connaturato con le ragioni del percorso intrapreso nei mesi scorsi in piena sintonia con il comitato, attraverso momenti di incontro che, negli stessi articoli emarginati, proprio il comitato definisce estremamente positivi, sia per le modalità partecipative sviluppate dal Cadf che per le caratteristiche del professionista incaricato. Infatti, ad avviso del comitato, la positività del rapporto sviluppatosi nei mesi scorsi è già venuta meno a causa della scarsa trasparenza che la società ha manifestato in occasione delle due richieste di accesso.
La società ritiene peraltro doveroso sottolineare, in sintonia con quanto aveva già espresso in precedenza, che lo studio di fattibilità sarà messo a disposizione dell’opinione pubblica dopo che si saranno analizzate le indicazioni che lo stesso reca in merito al tema trattato, al fine di consentire ai Comuni soci di avere preliminarmente un quadro esaustivo della vicenda per poter decidere con piena cognizione di causa.
Questo stesso concetto è stato espresso nella risposta data alla richiesta di accesso fatta dal comitato, che si concludeva, appunto, con la conferma della piena disponibilità del Cadf Spa a favorire un percorso di condivisione che coinvolgesse il comitato e ogni altro soggetto interessato, nella successiva fase di determinazione delle scelta da operare in merito alle tematiche introdotte dallo studio di fattibilità in oggetto.
Da ultimo ci preme sottolineare che Cadf è da sempre una società vocata alla massima trasparenza e aperta a percorsi partecipativi, così come si è dimostrato nei mesi scorsi per la tematica in oggetto e come quotidianamente avviene attraverso le proprie politiche aziendali, tanto è vero che il sito web di Cadf è uno dei pochi, tra quelli delle società partecipate dagli enti pubblici locali, ad aver già dato piena attuazione agli obblighi di pubblicazione previsti dal D.l.gs 33/2013 in materia di documenti, dati e informazioni.
Cristiano Bertelli
Presidente Cadf