Attualità
23 Gennaio 2014

Guida alla sopravvivenza a Mumbai –Parte I

di Luca Bernardini | 7 min

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unnamed3Se state leggendo probabilmente avete già in mente di recarvi in India per una vacanza. Quindi meglio essere chiari fin dall’inizio per non farvi perdere tempo: questo post non avrà la pretesa di farvi risparmiare i soldi di una buona guida, non vi dirà le famose “10 cose a fare”.

Semplicemente sarà una serie di consigli pratici per una “guida alla sopravvivenza” a Mumbai.

Attenzione a non fraintendere. Non sarò certo io a demolire l’idea romantica o eccitante che avete della città.

Però sia chiaro, Mumbai non sarà come Bagdad, ma non è certo come Zurigo.

Fatta questa premessa è ora di partire.

Quando

A Mumbai ci sono tre stagioni.

Estate: Marzo – inizi Giugno: caldo, caldo, caldo. Da evitare, ma si risparmia sui voli e le mete turistiche sono meno affollate. Sappiate però che se andate a Delhi vi troverete in un forno da oltre 40 gradi. Mumbai è certo più vivibile grazie alla vicinanza al mare, ma io non mi butterei in un Maggio torrido per poi tornate in Italia e sorbirmi Luglio.

Monsoni: Giugno – Settembre. Assolutamente da evitare: piogge intensissime e umidità molto elevata, tanto che scarpe e cinture di pelle fanno la muffa… Black out continui, disfunzioni nella rete idrica, telefonica e internet. Difficilissimo muoversi in città per le strade allagate dove è meglio non vi descriva cosa si trova in mezzo all’acqua.

Sempre in questo periodo si acutizzano le malattie endemiche come malaria, quelle relativamente nuove come dengue, e le epidemie come febbre tifoide e colera. Insomma, consiglio spassionato: se è per una gita di piacere, statevene alla larga.

Inverno: Novembre – Febbraio. Certamente il periodo migliore e, cosa che non fa male, coincidente con le festività Natalizie. Se siete i bastian contrati che ribaltate il “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Temperature gradevoli tra i 30 e i 16 gradi. Più fresco all’inizio dell’anno. Da metà febbraio l’aria si fa sempre più calda. Potete tranquillamente girare in bermuda e maglietta di giorno, un maglioncino di cotone alla sera è più che sufficiente.

Documenti

Per recarsi in India è necessario il visto, e dato che, presumo, abbiate l’intenzione di visitare il paese per puro piacere, avrete bisogno di un visto turistico. Il permesso dura sei mesi, ma fino a due anni fa era di soli tre e, da come vanno le cose tra i due paesi (vedi caso Marò), ci potrebbero essere presto cambiamenti. Assicuratevi di avere due pagine libere (anche non consecutive) sul vostro passaporto e che questo abbia almeno ancora 6 mesi di validità.

Per chi risiede nel Nord Italia, cioè dall’Emilia-Romagna in su, la richiesta di visto va effettuata a all’ufficio di Milano e compilare il modulo on line qui:  http://www.indianvisamilan.com/

Altrimenti per il Centro-Sud qui: http://www.indianembassy.it (se ci capite qualcosa).

Il modulo è lungo e cervellotico: un primo passo verso la complicatissima burocrazia indiana. Quando tornerete, per un po’ non vi lamenterete più dell’anagrafe, del catasto, delle poste, delle banche… poi riprenderete regolarmente, non vi preoccupate.

La tempistica del rilascio di solito è di 5 giorni lavorativi, ma in momenti di grande affluenza, vedi a ridosso delle vacanze di Natale, la faccenda può allungarsi.

Quindi, dato che il permesso dura sei mesi, e dubito che la maggior parte di voi abbia la fortuna di avere metà anno di vacanza, preparatevi per tempo.

L’ufficio prevede anche un servizio di raccolta e spedizione a domicilio tramite corriere.

Se volete evitare tutta la trafila, rivolgetevi a un’agenzia di viaggi. Ma pagherete tutto, pagherete caro…

unnamedAccorgimenti sanitari

Durante il periodo monsonico vi è una recrudescenza dei casi di malaria e dengue. Per la seconda non c’è profilassi o vaccino. Per la prima, il ceppo diffuso in India è quasi immune ai farmaci profilattici, senza contare che questi ultimi sono molto pesanti e hanno effetti collaterali importanti.

Dunque, non rimane che armarsi di repellenti per le zanzare, mentre le camere d’albergo sono spesso munite di macchinette per tener lontano i nostri simpatici amici. Inoltre questi insetti hanno pessime capacità di volo. Azionare il ventilatore a pala sul soffitto nella vostra camera da letto (molto comune negli edifici indiani) aiuta di molto a tenerli lontani. Se la stanza non ha pale né macchinette e una zanzara vi si è infilata… prendete una ciabatta e agite senza pietà, a meno che non siate jainisti…

Entrambe, malaria e dengue si manifestano dopo una decina di giorni dalla puntura. Perciò probabilmente sarete già tornati in Italia.

Se assieme a febbre alta avvertire forti dolori alle giunture e dietro agli occhi, informate subito il medico del vostro viaggio. Un veloce test del sangue vi risparmierà molti problemi. Chiedetelo per entrambe le malattie, la dengue tende ad essere “dimenticata”, nondimeno è la più pericolosa quando sfocia in febbre emorragica.

Ps: il parassita che porta alla malaria, nel particolare ceppo presente in India, si può manifestare anche dopo mesi. Quindi “statte accuorto”.

Altri accorgimenti sanitari in loco nel prossimo post.

Aeroporto

Tra pochi mesi aprirà il nuovo aeroporto internazionale, ma per adesso teniamoci il buon vecchio Chhatrapati Shivaji Internaitonal Airport che vi accoglierà con moquette lisa e servizi vetusti. Probabilmente sull’aereo vi hanno consegnato un modulo da compilare, che dovrete consegnare al momento della convalida del visto al desk immigrazione. Se non l’avete ricevuto, lo troverete comunque in aeroporto qua e là… sarà un po’ più difficile trovare una penna, qualora non l’abbiate.

Una cosa importante, il modulo ha anche un talloncino in fondo con scritte microscopiche. Non è necessario compilarlo (una delle mille procedure esistenti ma ignorate in India). Basta firmarlo. Il talloncino verrà strappato dal modulo al desk immigrazione e vi verrà ritirato quasi all’uscita dell’aeroporto, dopo che avrete ritirato il bagaglio e vi avranno controllato il visto sul passaporto almeno altre due volte.  In mezzo a tutte queste procedure, cercate di non perderlo.

Le banche italiane non vi cambiano Rupie, quindi è meglio trovare un cambiavalute o un bancomat a questo stadio: presto vi serviranno contanti. Quasi tutti i Bancomat funzionano con i circuiti Visa e Mastercard. Un po’ meno, ma sempre comuni, con Maestro e Cirrus (i circuiti più usati dalle carte Bancomat italiane).

Usciti dall’aeroporto

Passati indenni da tutte le traversie burocratiche, siete ufficialmente in India. Ora, se non avete la fortuna di avere qualche appoggio che vi venga a prendere e accompagnare al vostro hotel, potreste incontrare la prima difficoltà. Ci saranno diverse persone, più o meno abusive, che saranno molto “premurose” con voi nell’organizzare trasporto e, nel caso non ci abbiate pensato prima (incoscienti!), alloggio.

Se avete già un posto dove andare, consiglio strenuamente di prendere un taxi prepagato. Il bancone con la dicitura “Prepaid Taxi” si trova dopo che avete consegnato il famoso ultimo talloncino del modulo immigrazione, ancora all’interno dell’aeroporto, oppure appena varcate le porte, guardate alla vostra destra o sinistra. Questo taxi prepagato consentirà di raggiungere la vostra destinazione a tariffa fissa, onesta. Non sarà sufficiente dare il nome dell’albergo, l’addetto probabile non sappia dove si trova. Bisogna specificare il quartiere. Il prezzo sale se scegliete un taxi con aria condizionata (non necessario tra Novembre e Febbraio, raccomandato ad Aprile-Maggio per trasferimenti nelle ore più calde). Se non volete il climatizzatore, specificatelo. Altrimenti spesso ve lo appioppano in automatico. Pagate, vi sarà consegnata una ricevuta.

Raggiungete la fila di taxi, intanto sarete già stati avvicinati da diverse persone molto gentili e disponibili ad aiutarvi. Voi mostrate la ricevuta a chi vi sembra responsabile del parcheggio taxi (dovrebbe avere un badge appeso al collo).  Qualcuno si offrirà di mettere i bagagli nel baule e sopra il tetto dell’auto. Lasciate fare e date una ventina di Rupie per ogni valigia. Probabile non abbiate spicci, una banconota da 100 (non Euro!) andrà più che bene, ma solo per stavolta: siete stanchi, il viaggio, la confusione, la calura e l’umidità. Cercate di mantenere un minimo di lucidità, ripassate questo post in aereo e tutto andrà bene.

Hotel

Arrivati. Compilate l’ennesimo modulo con dati passaporto, visto, che fate, da dove venite, un Fiorino ecc. Fate una doccia e… aspettate il secondo post.

 

Prossima puntata:

Consigli su come muoversi

Consigli su come e dove alloggiare

Consigli su come e dove mangiare

Consigli su cosa e come visitare

Se avete esigenze particolari, curiosità, cosa volete sapere di più… fatelo presente nei commenti

Buon viaggio.

Foto: http://instagram.com/bernardhindi

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