Dopo la fase organizzativa per Fratelli d’Italia inizia la “fase due”, quella dell’azione politica, che prenderà le mosse dall’inaugurazione della sede provinciale e dall’avvio del tesseramento, contemporaneamente alla presentazione delle proposte anche in vista delle amministrative. “Proposte in merito alle quali non prescinderemo dall’utilizzo delle primarie a tutti i livelli”, come precisato oggi dal portavoce provinciale Paolo Spath e dal senatore Alberto Balboni nell’annunciare le iniziative previste in questo momento politico di avvicinamento alle elezioni. Balboni che ha poi sgomberato il campo dalle voci relative a una sua possibile candidatura a sindaco: “Non vorrei ripetere gli errori del passato. Il limite del centrodestra è stato quello di anteporre i nomi ai contenuti. Inoltre, non vorrei essere in questa fase la persona che divide. Ringrazio l’anonimo che ha fatto il mio nome, ma so anche che questi sono metodi noti per bruciare le candidature più che per sostenerle. Quindi, se riusciamo a trovare un candidato sindaco che stia bene a tutti, purché si faccia carico di un progetto serio e condiviso, sarò il primo a mettermi al suo servizio”.
Dunque un passo alla volta, partendo dalla base e da una effettiva partecipazione alle decisioni e ai programmi. L’appuntamento chiave, dal quale sarà chiaro il progetto politico di Fratelli d’Italia a Ferrara, è fissato per il 28 settembre. Per quel giorno, alle ore 16, presso l’hotel Carlton è previsto un incontro con la cittadinanza sui temi nazionali e sui temi caldi di Ferrara, con apertura del tesseramento. In quell’occasione Paolo Spath svelerà le proposte e le prospettive in chiave amministrative. Lo stesso giorno, alle ore 18, l’iniziativa si sposterà in via Scienze 24, di fronte alla biblioteca Ariostea, per l’inaugurazione della sede provinciale (e comunale) di Fratelli d’Italia. “Una sede – ha spiegato Spath – ristrutturata grazie al lavoro dei nostri ragazzi, capaci di trasformarla in un gioiellino. Sarà aperta a tutti i militanti, ma anche ai cittadini: ogni martedì ci sarà infatti una riunione alla quale possono partecipare attivisti e ferraresi. Sempre sabato 28, inoltre, partiremo con una grande campagna sul territorio comunale e provinciale che ci vedrà ogni week end presenti con banchetti a Ferrara e nei centri delle provincia. E’ finita, insomma, la politica dei cartelloni: vogliamo essere un movimento conservatore, certo, ma anche rivoluzionario per i cambiamenti”.
E sull’idea di partito che si intende costruire è ancora Alberto Balboni a precisare, anzi a ribadire, che “tutte le decisioni dovranno essere assunte dal basso”. “Gli iscritti (il tesseramento terminerà a novembre) – spiega il senatore, attualmente portavoce regionale di Fratelli d’Italia – potranno scegliere i loro dirigenti nei congressi, da quello comunale fino a quello nazionale. Lo stesso Spath e tutti gli altri sono, in questo momento, dirigenti provvisori. Il nostro impegno è che nel centrodestra tutto sia frutto di elezioni primarie, con candidati che non devono essere imposti dall’alto, ed è questo il presupposto affinché ci sia un centrodestra normale, un centrodestra senza nani e ballerine imposti dall’alto”.
Infine i dubbi sulla proposta di Cimarelli su un grande “Listone” e su un candidato civico alla carica di sindaco. “Se il candidato è forte – commenta Balboni – vincerà alle primarie, che sono imprescindibili in ogni caso. E’ la prova di democrazia più importante”. “La fantomatica idea del “Listone” – aggiunge Spath – ha come rischio di fare come in passato una grande “macedonia” contro qualcuno, piuttosto che porci prima un programma. Alla chiamata del 26 parteciperò, ma vedo già persone con le quali francamente mi sento di avere poco a che fare: Zamorani dei Radicali, Tavolazzi di Ppf e lo stesso Brandani, che a Comacchio ha abbracciato Calvano del Pd sostenendo la candidatura di Pierotti. I dubbi che possa funzionare, insomma, sono tanti”.
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