Politica
11 Settembre 2013
Tares e Imu, assestamento di bilancio da un milione e 200mila euro

Marattin “enti locali presi in giro dal Governo”

di Daniele Oppo | 4 min

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Marattin e TaglianiL’aliquota Imu 2013 rimarrà quella base e tanti saluti a quel che rimaneva del “dilemma Marattin”. Nel frattempo l’addizionale statale sulla già defunta Tares comporterà ulteriori esborsi alle famiglie e agli imprenditori, e i tagli decisi dal Governo a giugno 2013 sui bilanci già chiusi del 2012, insieme ai mancato contributi di Carife dovuti al commissariamento contribuiscono in larga misura all’assestamento del bilancio dello scorso anno, rivisto per quasi 1 milione e 226 mila euro.
La sintesi “marattiniana” di tutto questo è un lapidario “gli enti locali sono stati ampiamente presi in giro dal Governo” e, sugli aumenti Tares la sua versione è che “l’obiettivo sia quello di far fare la faccia cattiva agli amministratori locali, tutto per ripianare il debito pubblico dello Stato che è sempre in aumento mentre quello degli enti locali diminuisce, con noi che cacciamo Maisto e le Istituzioni dai loro uffici per vendere gli immobili mentre lo Stato non tocca il suo patrimonio immobiliare inutilizzato”.

Partiamo dal rimborso Imu, seconda rata: “abbiamo deliberato di non partecipare all’eventuale assalto alla diligenza -dice il sindaco Tiziano Tagliani in conferenza stampa- perché se tutti mettono le aliquote massime la situazione non tiene essendo tutto a carico di Pantalone”. Ma ci sono anche altre ragioni: “l’Anci dà per scontato che i rimborsi saranno dati in base alle aliquote decise nei bilanci, ma non c’è nulla di sicuro e se per caso il governo dovesse cadere o non trovasse la copertura finanziaria poi sarebbero i ferraresi a dover pagare l’Imu con l’aliquota massima”.

Il complesso mondo della Tares poi, che neppure partita si trasformerà già in una voce della futura service tax (Tari, tariffa rifiuti) ancora in fase di gestazione e per la quale i Comuni riscuotono acconti dai cittadini -ai quali arriverà il conguaglio a dicembre- sulla base della Tia del 2012. Il passaggio da tariffa (Tia) a tributo (Tares) comporta maggiori spese per la riscossione (mantenuta in capo a Hera “perché ha già le competenze, i dati e le strutture”) ma con la responsabilità per i mancati pagamenti che grava sul Comune che dunque dovrà sopportare le eventuali morosità. I costi del servizio però, osservano Marattin e Tagliani, non sono quelli che comportano gli aumenti maggiori: “incidono solo per l’1,58%, meno del tasso d’inflazione” mostra Marattin taballe alla mano. Ma il costo per i ferraresi aumenterà del 13,52%: “tutto merito dell’addizionale di 30 centesimi a metro quadrato che ha aggiunto il governo e che andrà direttamente allo Stato -spiega l’assessore al bilancio-, senza di essa quest’anno avremmo potuto garantire alle famiglie una diminuzione in termini reali delle tariffe e per gli anziani soli addirittura una diminuzione in termini nominali mentre”. Invece i costi per la gestione dei rifiuti per le utenze domestiche aumenteranno fra l’8,5% (immobili con 6 o più occupanti) e il 14,3% (un solo occupante). Aumenti corposi -tra il 4 e il 16,3%- anche per le utenze non domestiche: “noi avremmo garantito invece aumenti di poco superiori al tasso di inflazione” chiude Marattin.

Infine, l’assestamento di bilancio: poco meno di 1 milione e 226 mila euro, quasi equamente suddiviso fra minori entrate e maggiori spese. “Quest’anno l’appuntamento per l’assestamento è stato però meno doloroso del solito”, commenta Tagliani, mentre per Marattin “cominciamo a cogliere i frutti del risanamento del bilancio, per questo è stato leggero e non sono stati fatti tagli alla spesa”. Nello specifico, il governo ha chiesto 1 milione tramite un taglio sui bilanci già chiusi del 2012, coperto quasi per intero da un accantonamento da 880 mila euro – definito “ca nisciun e fess” da Marattin-; ci sono anche minori entrate per i diritti di segreteria per l’attività edilizia, minori interessi attivi e, soprattutto, 300 mila euro che mancano dal contributo Carife.
Fra le maggiori spese si evidenziano i 103 mila euro per la gestione della neve, oltre 295 mila euro di Iva a debito e 50 mila euro di “maggior contributo” al Festival di Internazionale. Coperture trovate oltre che con l’accantonamento di cui sopra, tramite il recupero del gettito Imu evaso, un contributo statale dalla lotta all’evasione e un grosso rimborso dovuto a una causa vinta con l’Inail per una malattia professionale, oltre che da canoni per l’occupazione di aree pubbliche e un’addizionale sull’energia elettrica.

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